Ciao!
Sono stata fino ad oggi un "occhio silenzioso", un po' per timidezza, un po' perché mi sembra di aver ben poco da dire e molto invece da leggere/ascoltare/imparare.
Dare un'occhiata a Coquinaria è però piano piano diventata una consuetudine quotidiana, ed a questo punto mi sono detta: e che vuoi continuare a fare? La guardona a vita? Almeno presentati!
Mi chiamo Paola, ho 38 anni e vivo a Uscio, in provincia di Genova. Sono ingegnere elettronico, anche se, finché ho lavorato, mi sono sempre occupata di informatica. Adesso mi occupo di un marito, di una figlia,di tre gatti, di una casa e di un giardino-orto, e - ovviamente - di me stessa.
Non sono una gran cuoca, ma mi piace mangiare, e mi interessano le storie che stanno dietro alle ricette. I piatti migliori che preparo li ho imparati qui, quindi, per cominciare, dico a tutti un grosso GRAZIE, di cuore.
La scelta della ricettina d'ingresso mi ha paralizzato per un sacco di tempo; ci ho pensato tanto ma, alla fine, per non rischiare di rimandare ancora, vi scrivo quello che ho preparato ieri sera.
E' poco più di una minestrina di dado, ed in una canzone tradizionale genovese ne viene data una definzione poco lusinghiera, ma a me piace lo stesso e la maggiorana (in dialetto "erba persa", cioè persiana), ingrediente che amo molto, secondo me le dà un tocco speciale.
Menestrinn-a co-e èuve (Minestrina con le uova)
Per 2 persone
Cuocere della pastina in brodo di verdura (una tazzina abbondante in mezzo litro).
Nel frattempo, sfogliare tre-quattro steli di maggiorana fresca e tritarla. In una ciotola, sbattere leggermente un uovo (una variante più "fine" prevede che si usi solo il tuorlo; in questo caso si raddoppia la dose) con la maggiorana tritata ed una piccola manciata di parmigiano grattugiato.
Quando la pastina è cotta, spegnere ed aggiungere l'uovo sbattuto, versandolo a filo e mescolandolo velocemente con una forchetta per "stracciarlo".
Servire, aggiungendo a piacere altro parmigiano ed un filo d'olio. Mia nonna metteva anche una grattata di pepe bianco.
Sono stata fino ad oggi un "occhio silenzioso", un po' per timidezza, un po' perché mi sembra di aver ben poco da dire e molto invece da leggere/ascoltare/imparare.
Dare un'occhiata a Coquinaria è però piano piano diventata una consuetudine quotidiana, ed a questo punto mi sono detta: e che vuoi continuare a fare? La guardona a vita? Almeno presentati!
Mi chiamo Paola, ho 38 anni e vivo a Uscio, in provincia di Genova. Sono ingegnere elettronico, anche se, finché ho lavorato, mi sono sempre occupata di informatica. Adesso mi occupo di un marito, di una figlia,di tre gatti, di una casa e di un giardino-orto, e - ovviamente - di me stessa.
Non sono una gran cuoca, ma mi piace mangiare, e mi interessano le storie che stanno dietro alle ricette. I piatti migliori che preparo li ho imparati qui, quindi, per cominciare, dico a tutti un grosso GRAZIE, di cuore.
La scelta della ricettina d'ingresso mi ha paralizzato per un sacco di tempo; ci ho pensato tanto ma, alla fine, per non rischiare di rimandare ancora, vi scrivo quello che ho preparato ieri sera.
E' poco più di una minestrina di dado, ed in una canzone tradizionale genovese ne viene data una definzione poco lusinghiera, ma a me piace lo stesso e la maggiorana (in dialetto "erba persa", cioè persiana), ingrediente che amo molto, secondo me le dà un tocco speciale.
Menestrinn-a co-e èuve (Minestrina con le uova)
Per 2 persone
Cuocere della pastina in brodo di verdura (una tazzina abbondante in mezzo litro).
Nel frattempo, sfogliare tre-quattro steli di maggiorana fresca e tritarla. In una ciotola, sbattere leggermente un uovo (una variante più "fine" prevede che si usi solo il tuorlo; in questo caso si raddoppia la dose) con la maggiorana tritata ed una piccola manciata di parmigiano grattugiato.
Quando la pastina è cotta, spegnere ed aggiungere l'uovo sbattuto, versandolo a filo e mescolandolo velocemente con una forchetta per "stracciarlo".
Servire, aggiungendo a piacere altro parmigiano ed un filo d'olio. Mia nonna metteva anche una grattata di pepe bianco.
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