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  • Chimici, a me - osmosi di frutta

    Ho mangiato un piatto di frutta "condita" con finocchio forte, basilico e menta, sale e pepe, chiamato "osmosi sinergica di frutta".
    Ordunque, al di là del titolo roboante, la frutta (melone, anguria e ananas) aveva effettivamente una consistenza che era diversa dalla semplice frutta fresca, per cui stasera ho riprodotto il piatto - sempre buono ma mancante di quella particolare consistenza che aveva questa frutta conservata tramite osmosi.
    ho trovato questo in giro qui http://www.chimica-online.it/downloa...entrazione.htm

    Concentrazione tramite processi a membrana

    Tali metodi consentono una parziale separazione dell'acqua dai soluti caratterizzanti l'alimento mediante il passaggio dell'alimento attraverso membrane naturali o artificiali. Si ottengono concentrazioni fino al 50% in soluto. Il grande vantaggio sta nel fatto che il processo può avvenire anche a temperatura ambiente evitando gli inconvenienti dei trattamenti termici.

    Puà essere definita membrana qualsiasi struttura di spessore molto ridotto che separa due fasi omogenee fluide (il solvente puro da una sua soluzione o due soluzioni dello stesso solvente a diverse concentrazioni) e risulta chimicamente e fisicamente distinta da queste.

    Nel processo di "osmosi diretta" l'industria conserviera sfrutta il fenomeno naturale dell'osmosi per concentrare una soluzione diluita, l'alimento ed in particolare frutta (interi o tagliati a fette o cubetti), mettendola a contatto con una soluzione a maggiore concentrazione, appositamente preparata (generalmente a base di saccarosio), eventualmente riscaldata, per mezzo di membrane semipermeabili. Tali membrane non sono altro che le membrane delle cellule che costituiscono la superficie dell'alimento stesso.

    L'alimento a fettine, cubetti o intera (ciliegie, prugne, albicocche) viene immerso per 12-15 h in soluzioni ipertoniche di saccarosio al 65-70% o in sciroppi zuccherini (per evitare imbrunimenti spesso si aggiunge anche acido ascorbico).

    Un inconveniente che si verifica è quello dell'aumento di sapore dolce a causa dell'assorbimento di zuccheri presenti nel bagno. Cià , se per la frutta può essere gradevole, per gli ortaggi è difficilmente tollerabile. Si può ovviare con un leggero lavaggio e/o con l'aggiunta di NaCl (che tra l'altro contribuisce ad aumentare la pressione osmotica e a ridurre l'imbrunimento).

    In realtà l'osmosi diretta, più che una semplice concentrazione, costituisce una vera e propria trasformazione alimentare: insieme all'acqua fuoriescono dall'alimento anche altre sostanze solubili quali zuccheri semplici, sali minerali, vitamine idrosolubili, etc. mentre il saccarosio viene assorbito dall'alimento modificandone aroma, consistenza e resistenza ai processi degradativi. In ogni caso non si tratta di un trattamento di conservazione completa e va associato ad altri trattamenti conservieri: l'osmosi diretta viene applicata soprattutto come trattamento preliminare all'essiccamento, alla liofilizzazione o alla surgelazione. Inoltre, poichè l'osmosi diretta a T ambiente richiede tempi piuttosto lunghi, sono diffusi trattamenti ad alta temperatura (65-85 °C) per tempi brevi (1-20 min) in modo da combinare l'azione disidratante dell'osmosi con i vantaggi della pastorizzazione.

    Negli ultimi decenni sono stati messi a punto processi alimentari fondati sull'impiego di membrane artificiali generalmente costituite da polimeri organici: si parla in questi casi di ultrafiltrazione e osmosi inversa.


    ma 'sta osmosi, si potrebbe riprodurre in casa????? basta mettere i pezzi di frutta in forno come da tempi qui sopra, oppure è una cosa più sofisticata???
    Fiera produttrice dei biscotti al burro mangiati anche da Lastefi!

  • #2
    no, l'osmosi è un processo più complicato; qui dice semplicemente che la velocità del processo di osmosi può essere accelerata facendola avvenire a 65-85°C invece che a temperatura ambiente, ma devi sempre immergere la frutta in una soluzione molto concentrata, in modo che l'acqua della frutta sia spinta a uscire dal tessuto della frutta verso questa soluzione. il tutto, se lo metti in forno, avviene più rapidamente.

    comunque andrebbero sapute una serie di condizioni, ad esempio il calibro dei pezzi di frutta da usare, altrimenti ti si concentra solo la parte esterna, il cui tessuto poi collassa per l'assenza di acqua e impedisce che il fenomeno si estenda all'interno.
    "cambiare il forno è un po' come cambiare parrucchiere" - *coral reef*

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    • #3
      ho capito meno di zero cmq poniamo che abbia dei cubetti lato 3 cm di frutta, come potrei procedere? o meglio, potrei procedere?
      Fiera produttrice dei biscotti al burro mangiati anche da Lastefi!

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      • #4
        prepari una soluzione al 70% di zucchero, ci aggiungi qualche goccia di limone al posto dell'acido ascorbico (o ci sbricioli dentro una mezza compressa di vitamina C effervescente) e ce li butti dentro, o per 12-15 ore a temperatura ambiente o per un quarticello d'ora a 65-85°C (io consiglierei di iniziare con la temperatura ambiente). poi li estrai e vedi come sono messi, se hanno solo la parte esterna più consistente devi farli a pezzi più piccoli, se invece sono tutti completamente collassati e duri devi fare i pezzi più grossi e magari diminuire un po' la concentrazione di zucchero nella soluzione. vedi un po' cosa ti esce fuori...

        comunque, avendo studiato un po' di tecnologie chimiche alimentari, secondo me l'utilizzo dell'osmosi in casa non ti dà nessun vantaggio tangibile rispetto all'essiccazione lenta in forno... nell'industria si usa sostanzialmente perché è energeticamente meno dispendioso e perché gli impianti possono essere scalati a dimensione praticamente qualsiasi senza grossi problemi ingegneristici.
        Ultima modifica di Annette; 22/08/2012, 22:24.
        "cambiare il forno è un po' come cambiare parrucchiere" - *coral reef*

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        • #5
          Quanto mi piace la sensazione di precisione e assoluta prevedibilità che ti da la Scienza!!!
          "Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni.." Oscar Wilde

          "Le cose vere nella Vita non si studiano nè si imparano, ma si incontrano". Oscar Wilde

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          • #6
            Se la frutta sarà schifosa, almeno ti sarà passato il mal di testa.

            Fra, ma rilassarsi al mare no, eh?
            La resdora.

            La terra non è un dono dei nostri padri, bensì un prestito dei nostri figli.

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            • #7
              Fra perdonami, non ce la faccio a leggere, fa troppo caldo...
              "questa commistione contribuisce a fare di Coqui quel che è!!!! Una famiglia dove si chiacchiera di tutto, mangiando." Il Tosco

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              • #8
                Ma allora quella che chiamiamo semicanditura della frutta per le confetture con il metodo Ferber è una semiosmosi... e se te la dimentichi in frigo succede che l'osmosi è completa! A me le fragole sono risultate come pezzi di corteccia ma il liquido era di una bontà e di un colore super!
                "...nella vita non è importante per quanto tempo saremo insieme, quello che succederà in futuro, i progetti che non potremo condividere.. l'importante è esserci incontrati.. è questo l'importante"
                Il mio blog: Tentazioni di gusto

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                • #9
                  Pubblicato originariamente da Silvia77 Visualizza il messaggio
                  Fra perdonami, non ce la faccio a leggere, fa troppo caldo...
                  infatti manco io l'ho letto tutto
                  Fiera produttrice dei biscotti al burro mangiati anche da Lastefi!

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                  • #10
                    Pubblicato originariamente da federica_pozzi Visualizza il messaggio

                    Fra, ma rilassarsi al mare no, eh?
                    ma eravamo rilassatissimi, pranzo all'ombra tranquillo, chiacchiere comode... meglio di cosi?
                    Fiera produttrice dei biscotti al burro mangiati anche da Lastefi!

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                    • #11
                      ecco il relax
                      Fiera produttrice dei biscotti al burro mangiati anche da Lastefi!

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                      • #12
                        Anch'io avevo pensato al metodo Ferber. Si potrebbe usare Fresco a 75°.
                        Fra, ma viene tipo frutta sciroppata aromatizzata?

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                        • #13
                          no, viene tipo frutta fresca un po' più duretta... non so se mi sono capita
                          Fiera produttrice dei biscotti al burro mangiati anche da Lastefi!

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                          • #14
                            di solito quando metto la frutta sotto zucchero per iniziare la marmellata mi si ammoscia. Temo che le percentuali siano da tenere in stretta considerazione...

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                            • #15
                              E' possibile che abbiano usato una tecnica particolare descritta da Luca Lacalamita in questo post:
                              – Nastri di melone giallo e verde canditi a freddo – biscotto, gel e croccante di pistacchio – gel di sedano – fiori di coriandolo – basilico greco – scaglie di …




                              Teo
                              il mio blog di pasticceria: http://www.teonzo.com/

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