Mia figlia Marta ama le une, Anna ama gli altri ed oggi era la giornata giusta per esaudire i desideri e imbastire un pranzo-picnic in giardino.
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Prima ho fatto qualche ricerca tra i miei libri di cucina. Anelli di cipolle fritti = Stati Uniti. Tiro fuori un libro, edizione 1964: se dobbiamo peccare, facciamolo fino in fondo.
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Anelli di cipolla fritti, dal Mary Mead Country Cookbook del 1964
Affetta 5 cipolle grandine trasversalmente e "sfogliale" ad anelli di circa 1/2 cm di spessore.
Prepara una pastella mescolando 1/2 cup di farina con abbondante pepe e un po' di sale e 1/2 teaspoon di lievito chimico (ho usato farina autolievitante). A parte, sbatti un uovo con 1/2 tazza di latte, poi unisci al mix di farina e mescola. Unisci gli anelli di cipolla e friggi in olio profondo a 190 gradi.
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Che dire... notevoli, niente a che vedere con quelli di Burger King, che pure mi piacciono.
Per le alette di pollo ho usato la ricetta di Danielapad, alette alla barbacoa.
Ho pestato nel mortaio 3 spicchi di aglio, sale, 1 cucchiaino di pimenton picante, 2 di pimenton dulce (Daniela dice pimenton o paprika), origano ed olio fino ad ottenere una pasta, che ho massaggiato sulle alette.
Le ali le ho prese alla solita mia cascina, dove le vendono attaccate al busto. Graziano me le ha divise bene e tolto le punte e il pezzo di carcassa. Costano solo 2 euro e mezzo al chilo.
Ho messo tutto in una busta freezer, ho versato della salsa di soia ad occhio, ho chiuso, massaggiato bene ancora e messo in frigo a marinare un paio d'ore.
Ho riscaldato il forno a 200 gradi e sistemato le alette sulla teglia.
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Infornato e cotto fino a farle diventa croccanti. Rilasciano molto grasso (meno male: meglio nella teglia che nel piatto) ed hanno un profumo delizioso. I figli di Daniela le adorano e non faccio fatica a capire perchè.
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Birra artigianale, sole e brezza piacevolissima in giardino, mangiamo con le mani. Anche oggi siamo in pace con il mondo!
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Prima ho fatto qualche ricerca tra i miei libri di cucina. Anelli di cipolle fritti = Stati Uniti. Tiro fuori un libro, edizione 1964: se dobbiamo peccare, facciamolo fino in fondo.
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Anelli di cipolla fritti, dal Mary Mead Country Cookbook del 1964
Affetta 5 cipolle grandine trasversalmente e "sfogliale" ad anelli di circa 1/2 cm di spessore.
Prepara una pastella mescolando 1/2 cup di farina con abbondante pepe e un po' di sale e 1/2 teaspoon di lievito chimico (ho usato farina autolievitante). A parte, sbatti un uovo con 1/2 tazza di latte, poi unisci al mix di farina e mescola. Unisci gli anelli di cipolla e friggi in olio profondo a 190 gradi.
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Che dire... notevoli, niente a che vedere con quelli di Burger King, che pure mi piacciono.
Per le alette di pollo ho usato la ricetta di Danielapad, alette alla barbacoa.
Ho pestato nel mortaio 3 spicchi di aglio, sale, 1 cucchiaino di pimenton picante, 2 di pimenton dulce (Daniela dice pimenton o paprika), origano ed olio fino ad ottenere una pasta, che ho massaggiato sulle alette.
Le ali le ho prese alla solita mia cascina, dove le vendono attaccate al busto. Graziano me le ha divise bene e tolto le punte e il pezzo di carcassa. Costano solo 2 euro e mezzo al chilo.
Ho messo tutto in una busta freezer, ho versato della salsa di soia ad occhio, ho chiuso, massaggiato bene ancora e messo in frigo a marinare un paio d'ore.
Ho riscaldato il forno a 200 gradi e sistemato le alette sulla teglia.
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Infornato e cotto fino a farle diventa croccanti. Rilasciano molto grasso (meno male: meglio nella teglia che nel piatto) ed hanno un profumo delizioso. I figli di Daniela le adorano e non faccio fatica a capire perchè.
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Birra artigianale, sole e brezza piacevolissima in giardino, mangiamo con le mani. Anche oggi siamo in pace con il mondo!
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