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  • #16
    metto alla rinfusa tutto quello che ho preparato ..

    Frico



    circa 3/400 gr di formaggio Montasio fresco
    4 patate medie
    1 grossa cipolla
    sale, pepe nero abbondante
    olio

    tagliare in piccoli pezzi sottili le patate, Affettare sottilmente anche le cipolle. Tagliare a piccoli pezzi il formaggio.
    In una larga padella antiaderente scaldare un goccio d'olio, non troppo perchè poi il formaggio ne rilascerà del suo, far rosolare le cipolle mescolando sempre perchè non brucino.
    Quando sono appena appena morbide, aggiungere le patate, sempre mescolando e rigirando per non farle bruciare. Il fuoco deve comunque essere medio alto. Una volta cotte le patate e le cipolle, schiacciare il tutto con la forchetta in modo da avere un composto grossolano. Unire il formaggio a pezzetti e mescolare aiutandosi con un paio di forchette o cucchiai in modo che si sciolga bene e si distribuisca in tutto il composto. Una volta che è del tutto sciolto, fare in modo di dare la forma di una frittata, muovendo la padella in modo che si stacchi dal fondo, magri aiutandosi con una spatola. Lasciarlo dorare facendo attenzione che non si scurisca troppo altrimenti diventa amaro, quindi con l'ausilio di un coperchio, girarlo esattamente come una frittata rimettendolo a cuocere nella padella per un paio di minuti, sempre con la cura che non scurisca. Togliere dal fuoco, perchè intanto lui continuerà a cuocere, spolverare di pepe nero e servire rovente, meglio se con della polenta.
    Se ci fosse troppo olio nella padella, eliminarne un poco prima di rigirare il frico, altrimenti si rischia di scottarsi...



    Rotolo di coniglio al finocchietto



    1 coniglio disossato
    abbondante pancetta bella grassina, o prosciutto crudo
    (ho usato pancetta senza glutine e senza lattosio per Ross)
    2 spicchi d'aglio
    un mazzetto abbondante di finocchietto fresco
    2 rametti di rosmarino
    3 o 4 foglie di salvia
    2 foglie di alloro
    sale, pepe
    1 bicchiere di vino bianco
    olio e.v.

    Farsi disossare un coniglio dal macellaio, oppure se siete capaci di farlo, fatelo voi ma senza massacrare le carni.
    Una volta disossato, lavarlo in acqua e aceto, asciugarlo benissimo e allargarlo su un tagliere.
    Salare e pepare l'interno e, se ne avete, aggiungete anche un pizzico abbondane di finocchietto selvatico secco. Foderare la carne con la pancetta o il prosciutto crudo in modo che eventuali spazi o fessure siano coperti e chiusi. Premere leggermente per fare aderire bene la pancetta, o il prosciutto, alla carne.
    A parte preparare un trito con gli aghi del rosmarino, la salvia, quasi tutto il finocchietto e un piccolo spicchio d'aglio.
    Cospargere l'interno del coniglio con tre quarti del trito preparato, quindi arrotolare dal lato più corto e legare strettamente.
    In una casseruola scaldare un filo d'olio, aggiungere il rotolo di coniglio e lasciarlo rosolare a fuoco allegro finchè è perfettametne dorato da tutte le parti. Salare e pepare. Sfumare col bicchiere di vino bianco.
    Una volta evaporato il vino, coprire a filo il rotolo con acqua calda, o brodo caldo, aggiungendo il resto del finocchietto intero, le due foglie di alloro, e il restante spicchio d'aglio.
    Coprire la casseruola e lasciar pippiare dolcemente per almeno un'ora, controllando sempre la cottura.
    In caso il liquido non si asciugasse abbastanza, cuocere senza coperchio.
    Alla fine, una volta riassorbito il liquido, si formerà un bel sughetto e il coniglio sarà perfettamente cotto e dorato.
    Tagliatelo freddo, renderà di più, e scaldatelo in microonde cosparso con il suo fondo filtrato.


    Hummus di piselli



    300 gr piselli surgelati
    1 cucchiaio di mandorle pelate
    1 cucchiaio abbondante di pistacchi
    1 cucchiaio e 1/2 di Tahina
    1/2 spicchio d'aglio
    pepe rosa per decorare

    cuocere i piselli nel cestello a vapore della pentola a pressione, finchè saranno morbidi morbidi.
    Quando sono pronti trasferirli in un contenitore dove si possano frullare col minipimer.
    A parte tritare finissimamente le mandorle e i pistacchi preventivamente sgusciati e privati della pellicina scura.
    Aggiungere il trito nel contenitore dei piselli, unirvi anche la tahina, un poco di sale e una macinata di pepe biancom e il mezzo spicchio d'aglio già un poco tritato.
    Frullare il tutto fino ad avere una crema perfettamente liscia. Se fosse troppo denso, aggiungere qualche gocci dell'acqua di cottura dei piselli e condire con un filo di olio buono.
    Trasferire la crema in una ciotola, lasciar raffreddare in caso fosse ancora tiepido, quindi decorare con le bacche di pepe rosa, e tenere in frigo ben coperto con la pellicola.



    Paté di pesce spada, pane nero e marmellata di arance amare



    200 gr pesce spada affumicato
    100 gr burro di ottima qualità
    50 gr panna
    la scorza grattugiata di una arancia non trattata
    2 o 3 cucchiai di succo d'arancia
    1 vasetto di marmellata di arance amare.
    pane nero


    tagliare a pezzettini o a filetti il pesce spada affumicato, passarlo al mixer (io lo faccio nel Bimby) insieme alla scorza d'arancia, al burro e alla panna e al succo d'arancia, fino ad avere un composto cremoso e molto liscio. Tuttalpiù regolarsi con la quantità di panna, aggiungendone pochissima per volta, frullando, fino alla consistenza preferita.
    Formare un piccolo salame mettendo il paté in un foglio di pellicola, sigillarlo bene avvolgendolo strettamente , cercando di far fuoriuscire tutta l'aria, e conservare in frigorifero fino al momento di portarlo in tavola.

    Io l'ho accompagnato a del pane nero, spalmato con un velo di marmellata di arance amare su cui ho posato le rondelle di paté, e guarnito con un po' dei pistacchi tritati che aveva preparato Agata per finire i cannoli. Grazie Agata!



    Risotto in crema di asparagi e burro alla vaniglia



    vi metto la dose normale, quella che uso per noi due, e ve la metto come deve essere, perchè da Ross ho fatto un brodo vegetale (sedano carota e cipolla) e non quello con i gambi di scarto degli asparagi.


    riso Carnaroli q.b. (io calcolo due pugni a testa più due per la pentola)
    1 mazzetto di asparagi verdi o di aspargina sottile (in questo caso ce ne vorranno due piccoli mazzi)
    70/80 gr burro per mantecare
    1 cucchiaino abbondante di estratto di vaniglia
    oppure la vaniglia raschiata da una bacca
    1 noce di burro e poco olio
    1 o 2 cipollotti freschi, se son grossi ne basta uno
    sale, pepe


    Lasciar ammorbidire il burro in una ciotola fuori dal frigorifero e una volta pronto, aggiungere l'estratto di vaniglia o i semini della bacca raschiata ben bene. Lavorarlo a crema per qualche minuto in modo che la vaniglia sia perfettamente amalgamata quindi arrotolarlo in un poco di pellicola facendone un piccolo salame, e rimetterlo in frigorifero a indurire.
    Mondare gli asparagi, conservando anche i gambi spezzati di scarto.
    Lavare bene il tutto lasciandoli un poco a bagno in modo che si liberino di eventuale sabbia.

    Tagliare a pezzi gli asparagi che andranno nel risotto, tenendo da parte qualche punta.
    Raschiare con la mandolina i gambi di scarto tenuti da parte, lavarli.
    Preparare un brodo vegetale con i gambi raschiati.
    In una risottiera o in una casseruola sciogliere la noce di burro con un goccio d'olio, (in questo caso ho usato il burro senza lattosio di Ross)
    tritare i cipollotti freschi abbastanza finemente, e lasciarli stufare nel condimento, aggiungere gli asparagi tagliati a pezzi e qualche punta, conservandone un po' di altre da parte.
    Lasciar insaporire il tutto quindi aggiungere un poco del brodo di cottura dei gambi, e cuocerli una decina di minuti.
    A questo punto toglierne metà dalla casseruola e finire la loro cottura in un piccolo pentolino a parte, aggiungendo poco brodo, quindi frullarli a crema anche grossolana.
    Rimettere sul fuoco la casseruola e versare il riso, lasciare insaporire bene nel condimento e procedere a fare il risotto al solito modo, aggiungendo il brodo di gambi poco per volta fino a che la cottura sia al dente e il risotto ancora molto morbido, all'onda.
    A metà cottura aggiungere le punte crude tenute da parte e continuare la cottura per qualche minuto.Poco prima che sia cotto, unire anche la crema frullata a parte.
    Regolare di sale e di pepe bianco.
    Alla fine, quando il riso sarà pronto e all'onda, spegnere il fuoco e lasciar riposare qualche secondo, aggiungere un poco di parmigiano e mescolare bene, nel frattempo tagliare a rondelle il burro alla vaniglia che si sarà perfettamente indurito.
    Preparare nei piatti il riso, aggiungere un paio di rondelle sottili di burro in modo che ogni commensale possa mantecarlo direttamente nel piatto e servire velocemente.



    Sbrisolona salata



    200 gr. farina
    100 gr. pecorino misto a parmigiano

    100 gr. mandorle tritate grossolanamente

    80 gr. burro freddo a pezzetti
    1 uovo



    Per prima cosa tritare le mandorle in modo grossolano, non troppo fini ma nemmeno troppo grosse.
    In una ciotola mettere la farina con il burro morbido a pezzetti, e intriderla velocemente con le mani fino ad avere una specie di briciolame.
    Aggiungere il formaggio, un pizzico di sale e una macinata di pepe, le mandorle e l'uovo. Si dovrà otteenere un composto slegato, che andrà messo a grosse briciole in una teglia rivestita con carta forno facendo uno strato di 2-3 cm.senza compattare troppo.

    Cuocere a 180° per 30 minuti circa finchè è dorata



    Carne salada con crema di formaggio al tartufo

    400 gr carpaccio di carne salada a fette sottilissime
    2 conf. formaggi caprini vaccini (tipo Petit suisse)
    1 tartufo nero
    100 gr burro al tartufo
    erba cipollina
    sale, pepe


    in una ciotola mettere il formaggio fresco, il burro al tartufo , sale e poco pepe nero.
    Mescolare il tutto con la forchetta fino ad avere una crema liscia.
    tagliuzzare il tarfufo e aggiungerlo alla crema.
    Su un tagliere adagiare una fettina di carne salada e con uno spalmaburro rivestirla di uno strato leggero di crema al tartufo. Arrotolare il tutto a fagottino e mettere nei pirottini, oppure allineare i fagottini su un piatto da portata. Continuare così fino alla fine degli ingredienti.
    Una volta tutti impirottinati e allineati, tagliuzzarvi sopra l'erba cipollina per colorare.


    Rondelle di piadina



    piadine sfogliate, arrotolabili
    stracchino
    prosciutto crudo
    rucola

    Su una piadina spalmare lo stracchino in uno strato uniforme, appoggiarvi sopra una manciata abbondante di rucola e coprire il tutto con le fette di prosciutto crudo.
    Arrotolare strettamente formando un salame e avvolgere altrettanto strettamente nella pellicola. Conservare in frigorifero.
    Poco prima di servire, tagliare a rondelle il salame di piadina ripiena e mettere le rondelle nei pirottini.



    Frittata di carciofi



    metto la versione che faccio sempre per noi. Quella che ho portato al compleIng era senza latte e senza formaggio, per Ross.

    8 carciofi senza spine
    8/10 uova
    qualche cucchiaio di latte
    2 cucchiai parmigiano grattugiato
    poco prezzemolo
    poco basilico
    1 spicchio d'aglio
    sale, pepe
    olio e.v.
    mezzo limone


    Pulire i carciofi eliminando le foglie esterne in modo da lasciare solo quelle più tenere. Tagliarli a spicchietti sottili eliminando l'eventuale fieno e tuffarli in acqua e limone per non farli annerire.
    Quindi scolarli e asciugarli molto bene.
    In una larga padella antiaderente che possa andare in forno, scaldare un goccio d'olio, quando è caldo aggiungere i carciofi e lasciarli stufare per qualche minuto, poi aggiungere un trito abbondante di prezzemolo, basilico e aglio.
    Portare a cottura a fuoco basso regolando di sale e pepe.
    Scaldare il forno a 180°/200° ventilato.
    In una ciotola sbattere le uova molto bene, salare e pepare, allungare con un poco di latte e aggiungere anche il parmigiano.
    Mescolare bene il tutto e versarlo sui carciofi ormai cotti mescolando in modo che le uova arrivino dappertutto e coprano i carciofi.

    Mettere in forno e cuocere una ventina di minuti, finchè è ben dorata in superficie.
    Togliere dal forno, lasciar intiepidire quindi sformare.



    e finisco con l'unico dolce che son riuscita a portare, quello preferito dal festeggiato:


    Crema rovesciata di caramello e mandorle



    5 tuorli
    1 uovo intero
    150 gr zucchero
    scorza di 1/2 limone grattugiata
    2 pizzichi abbondanti di cannella in polvere
    75 gr mandorle tostate tritate finemente
    500 gr panna.

    per il caramello:
    4 cucchiai colmi di zucchero
    2 cucchiai di acqua
    2 o 3 gocce di limone

    Montare i tuorli e l'uovo con lo zucchero, aggiungere la cannella, le mandorle tritate e la scorza di limone grattugiata.
    Diluire il tutto con la panna liquida fredda.
    preparare il caramello e caramellare uno stampo rettangolare, lasciarlo raffreddare quindi versare il composto.
    Mettere il tutto in un bagnomaria già caldo e cuocere sul fornello per 90 minuti,a fuoco abbastanza vivace ma facendo attenzione che l'acqua sobbollendo non entri nel dolce, quindi trasferire il tutto nel forno già caldo a 180° e cuocere in funzione statica finchè al tatto la crema sarà solida.
    Eventualmente coprire con un po' di alluminio per evitare che si scurisca troppo in superficie.
    Col mio forno c'è voluta circa un'altra ora o poco meno, ma regolatevi col tatto.



    Tenetela in frigo almeno per un giorno prima di consumarla, e, una volta sformata, guarnitela con degli Alchechengi o come più vi piace....
    Ultima modifica di L'Ing; 03/04/2014, 23:11.
    http://lagallinavintage-giuliana.blogspot.com/

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    • #17
      Ho assaggiato quasi tutto e come sempre tutto squisito , in ogni preparazione si rispecchiano la passione e le origini di ognuno di noi, di fatti io che sono nato in Svizzera e vivo vicino a Cremona ho tentato di preparare un piatto cult della cucina peruviana , in alternativa avrei potuto cuocere un cotechino però mi sembrava ormai un po' troppo fuori stagione , il piatto cult è la "Causa limeña" ci sono due teorie sull'origine del nome, una è che deriva da una parola Quechua "kausay" che significa vita, alimento, sostento, l'altra è che era preparata proprio per la causa, le donne la preparavano e vendevano per le strade di Lima e i ricavi servivano per sostenere le spese militari nelle guerre di Indipendenza del 1821 e del Pacifico (ho dovuto documentarmi non sono così erudito, potrei essere smentito in qualunque momento).
      Le quantità si riferiscono spannometricamente a circa 12 porzioni se fatte come antipasto con dei coppa pasta di circa 5x5 cm, se invece si utilizza uno stampo, per eventuale buffet, anche per una trentina di assaggi.

      Causa limeña




      1,8 kg Patate (meglio se farinose)
      2 o 3 Lime
      2 o 3 Peperoncini Aji Amarillo (potete anche utilizzare un peperone arancio ma ...)
      3 Uova sode
      400 gr Maionese
      1 tubetto Maionese per guarnire
      1 vasetto di Tonno sott'olio in filetti
      200 gr Gamberetti lessati
      2 Avocado
      1/2 Cipolla rossa (tritata e messa a bagno per almeno un'oretta cambiando più volte l'acqua)
      qb di Olive nere
      qb di Olio di semi (io ho usato quello di arachidi, si può usare anche quello di oliva ma si rischia di coprire il gusto della patata, usare quello del Garda mi sembra eccessivo, anche se ...)
      qb di Sale
      qb di Prezzemolo tritato

      Far lessare le patate con la buccia, poi schiacciatele in una ciotola capiente come per fare un purè, frullare il succo dei Lime, il peperoncino e un cucchiaino raso di sale (passate sempre il frullato con un colino per evitare antiestetici pezzi di pelle del peperoncino o eventuali semi) e quando sono intiepidite aggiungetelo alla massa che rimestando energicamente prenderà un bel color arancio, salate ancora se necessario e aggiungete sempre rimestando un bel po' di olio, mezzo bicchiere ci vuole tutto. In due ciotole dividete la maionese, in una aggiungete i gamberetti tritati, un po' di cipolla che avrete scolato e strizzato, nell'altra il tonno sgocciolato e disfatto con una forchetta, un po' di cipolla come sopra, mescolate bene e mettete in frigo.
      Pelate l'Avocado e tagliatelo a fettine da mezzo cm, fatelo per ultimo altrimenti si ossida.
      Se fate uno stampo vi consiglio di rivestirlo con carta da forno altrimenti poi magari non esce, quando saranno fredde le patate si può cominciare a comporre il piatto, fare uno strato di patata e livellatela bene, distribuire le fettine di Avocado (se si deve vedere il contrasto curate bene la parte esterna della forma), ricoprite con altra patata, fate uno strato con il composto di maionese ai gamberetti o al tonno e per terminare un ultimo strato di patata.
      Affettate le uova sode e disponetele a piacimento sulla superfice della forma, aggiungete sempre a fantasia anche le olive nere, fate qualche ghirigoro con il tubetto di maionese e spolverate di prezzemolo tritato come nevicasse e buon appetito.

      Ultima modifica di L'Ing; 02/04/2014, 00:07.
      Marco

      Associazione Internazionale Studio Peperoncino E Solanacee

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      • #18
        Io sono impazzita letteralmente per la causa...

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        • #19
          Grazie di cuore a Giuliana per il buffet.. mi ha dato una mano incredibile!!!

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          • #20
            La causa era buonissima, ho provato e riprovato per essere sicura.

            Applauso a Giuliana per la bontà del coniglio, che cosa era! Ma mi sono persa praticamente tutte le altre cose. A no, l'hummus di piselli, fatelo, veramente squisito.
            I never lose. I either win or learn. (Nelson Mandela)

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            • #21
              Pubblicato originariamente da tere Visualizza il messaggio
              Portato un po' di formaggi francesi.

              Anche con gli avanzi, vero mugolio di soddisfazione!
              ...fatti non foste a viver come bruti...

              http://www.emanuelepolverelli.it/Sit...Benvenuto.html

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              • #22
                il patè di pescespada di Giuliana mi è piaciuto moltissimo.

                Io la ricetta della ricotta non la posso mettere, è coperta da copyright
                ...fatti non foste a viver come bruti...

                http://www.emanuelepolverelli.it/Sit...Benvenuto.html

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                • #23
                  Ho mangiato tutte le ricotte che sono state messe in tavola, che buone che erano, tutte. Altrochè formaggi francesi!
                  I never lose. I either win or learn. (Nelson Mandela)

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                  • #24
                    Pubblicato originariamente da sfizio Visualizza il messaggio
                    Ho assaggiato quasi tutto e come sempre tutto squisito , in ogni preparazione si rispecchiano la passione e le origini di ognuno di noi, di fatti io che sono nato in Svizzera e vivo vicino a Cremona ho tentato di preparare un piatto cult della cucina peruviana
                    Muoro!!!!!!
                    Io purtroppo ho potuto assaggiare "solo" le cose di sabato a pranzo... ma non ho disdegnato nulla, ed era tutto ottimo! Anzi, stasera ho finito l'ultima brioche di Agata, spalmata di nocciolata!!!!
                    francesca

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                    • #25
                      Io ho portato gorgonzola e salame della duja, tipici della zona di Novara.
                      Come altri ho assaggiato quasi tutto con grande piacere
                      Roberta

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                      • #26
                        Tutto veramente ottimo - presentazione e gusto. Ho fatto una scorpacciata di focaccia di Recco di Gino e hummus di piselli di Giuliana, insieme alla pizza scrocchiarella di Lallina, poi in quantità minore ma con altrettanta goduria, il frico e i crostini di pane nero con il patè di pesce spada e composta di arance amare, sempre di Giuliana, la brioche col tuppo e le granite di Agata, la causa di Sfizio, i formaggi francesi di Tere, la pasta al pesto di Gino e Ombretta e ben tre cocktail fatti da Andrea.

                        Io ho portato un snack salato e speziato a base di riso soffiato, una torta di mele e mandorle e un crumble di rabarbaro servito con la crema Bimby, tutto senza glutine, lattosio e lievito di birra. Gianfranco ha preparato i carpacci di tonno e salmone e la pasta con lo stracotto di tonno. Metterò più tardi le sue ricette.


                        CHIVDA (snack salato)



                        Le quantità sono indicative e possono essere variate secondo il proprio gusto. Gli ingredienti idem. In India si serve con il tè o con l'aperitivo.

                        3 tazze di riso soffiato (io uso i Rice Krispies)
                        1 rametto di foglie di curry (hanno un aroma molto particolare, e si può tranquillamente ometterle)
                        1 pizzico di peperoncino macinato fine
                        ½ tazza di arachidi tostati
                        ½ tazza di anacardi
                        ½ tazza di uvetta
                        1 pezzetto di cocco essiccato, affettato fine (se non lo trovate va bene lo stesso)
                        ½ cucchiaino di curcuma
                        1 cucchiaio di olio di semi
                        ½ cucchiaino di garam masala
                        2 cucchiaini di zucchero granulato
                        sale q.b.

                        Scaldare l'olio e aggiungere tutti gli ingredienti meno il sale, il peperoncino, lo zucchero e i Rice Krispies. Fare abbrustolire per 5 minuti, aggiungere i Rice Krispies, mescolare velocemente, aggiungere il sale, lo zucchero e il peperoncino e togliere dal fuoco. Lasciare raffreddare completamente prima di conservare in scatole o barattoli ermetici.



                        DAMP APPLE AND ALMOND CAKE



                        da 'Feast' di Nigella Lawson (io l'ho presa dal blog di Arabafelice, che ha fatto qualche piccola modifica azzeccata). Torta senza farina, burro, lievito.

                        Per una teglia da 25 cm di diametro:
                        3 mele asprigne, tipo Granny Smith
                        2 cucchiai di succo di limone
                        325 gr. di farina di mandorle
                        8 uova intere
                        275 gr. di zucchero semolato (ma ne bastano 200)
                        50 gr. di mandorle a lamelle per la copertura

                        Pulire le mele e tagliarle a cubetti. Metterle in un pentolino insieme a un cucchiaio di succo di limone e due cucchiaini di zucchero (preso da quello che serve per la torta), ed appena il tutto è ben scaldato mettere il coperchio, abbassare il fuoco e far cuocere per circa 10 minuti, finché sarà semplice schiacciarle con una forchetta.

                        Lasciarle da parte a raffreddare.

                        Quando è freddo mettere il purè di mele nel robot con le lame insieme allo zucchero, la farina di mandorle, un cucchiaio di succo di limone e le uova intere.

                        Appena ottenuto un composto omogeneo versare nella teglia coperta con carta forno, spolverizzarlo con dello zucchero semolato e le mandorle a lamelle (non saltare questo passaggio, viene una crosticina da cui non riuscirete a staccarvi...)

                        Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 45 minuti. Non toccarla finché è calda! Servirla solo quando completamente fredda.


                        NOTE
                        - se avete dell'applesauce pronta, potete usarla al posto del purè di mele: ne serviranno circa 285 grammi.

                        - lo zucchero previsto dalla ricetta è parecchio, diminuitelo tranquillamente.

                        - serve un robot piuttosto grande per contenere tutti gli ingredienti. Se il vostro non lo è meglio lavorare il composto in due volte.

                        - se riuscite, la torta è mille volte più buona il giorno dopo. E non scordate di spolverizzarla con lo zucchero semolato prima della cottura, viene una crosticina buonissima!

                        - dura tranquillamente cinque giorni, coperta con carta alluminio.



                        CRUMBLE DI RABARBARO



                        Primo passo - mandare la foto del banco apposito al figliolo, con la raccomandazione di andare al Borough Market a Londra entro le ore 17.00 a procurare il rabarbaro. Mandargli il biglietto aereo per il giorno in cui serve il crumble.

                        1 kg di rabarbaro tagliato a tocchetti da circa 5 cm
                        180 gr. di zucchero Demerara (ma va bene qualsiasi zucchero)
                        6 cucchiai di Porto, rhum o altro liquore a scelta (si può sostituire con dello succo d'arancia fresco)

                        Per il crumble:
                        280 gr. di farina gluten-free (io l'ho presa in farmacia ed era un mix di farina di riso, amido di riso e maizena, alla quale ho aggiunto 1 cucchiaino di gomma di xantana, ma solo perché ce l'avevo in casa )
                        2 cucchiaini di lievito chimico senza glutine
                        170 gr. di burro senza lattosio, freddo
                        100 gr. di zucchero muscovado tipo light (si può usare dello zucchero di canna grezzo)
                        100 gr. di noci spezzettate grossolanamente

                        Portare a bollore il rabarbaro con lo zucchero e il Porto. Abbassare immediatamente il fuoco al minimo, coprire la padella e cuocere per 10 minuti. Il rabarbaro dovrebbe mantenere la sua forma, non disfarsi. Versare il contenuto con tutto il liquido in una pirofila medio-grande.

                        Portare il forno a 200°C. Mescolare la farina e il burro con le punte delle dita finché assomiglia al pane grattugiato. Aggiungere lo zucchero e le noci e amalgamare bene. Fare uno strato sul rabarbaro e infornare per 30 minuti o finché dorato in superficie. Servire caldo con della crema pasticcera densa (io l'ho servito con la Crema Bimby).
                        Ultima modifica di L'Ing; 02/04/2014, 00:35.
                        https://savitak1.wordpress.com/
                        https://kulkarnisavita.wordpress.com/
                        (testo italiano in blu)

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                        • #27
                          Pubblicato originariamente da savita Visualizza il messaggio
                          CRUMBLE DI RABARBARO
                          Primo passo - mandare la foto del banco apposito al figliolo, con la raccomandazione di andare al Borough Market a Londra entro le ore 17.00 a procurare il rabarbaro. Mandargli il biglietto aereo per il giorno in cui serve il crumble.
                          STUPENDO
                          non riuscirò mai a farla.. non ho un figlio!

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                          • #28
                            oh mio dio, oh mio dio!!!
                            io sono estasiata
                            che bello che buono che brave io...grazie
                            evviva!!!!
                            http://www.flickr.com/photos/pierovis-ciada/

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                            • #29
                              Pubblicato originariamente da Rossanina Visualizza il messaggio
                              STUPENDO
                              non riuscirò mai a farla.. non ho un figlio!
                              Ti presto il mio? Non inorridire.
                              https://savitak1.wordpress.com/
                              https://kulkarnisavita.wordpress.com/
                              (testo italiano in blu)

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                              • #30
                                Pubblicato originariamente da Rossanina Visualizza il messaggio
                                STUPENDO
                                non riuscirò mai a farla.. non ho un figlio!
                                ti presto anche il mio se vuoi
                                ma lui fa rotta salerno-cagliari-valencia
                                no rabarbaro ma altro volendo
                                http://www.flickr.com/photos/pierovis-ciada/

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