PEPERONCINO CANCEROGENO: IL CODACONS DIFFIDA IL MINISTERO DELLA SALUTE
CHIESTO IL RITIRO IMMEDIATO DAL COMMERCIO DI MILIONI DI CONFEZIONI DI
SUGHI E LA DIFFUSIONE DEI NOMI DELLE AZIENDE COINVOLTE NELLO SCANDALO
Tratto da :
http://www.codacons.it/codaconsnews/...09_2003-38.doc
Milioni di confezioni di sughi devono essere ritirati immediatamente dagli
scaffali dei supermercati. Questa la richiesta del Codacons al Ministero
della Salute dopo lo scandalo del peperoncino cancerogeno sollevato dalla
rivista "Il Salvagente".
barilla, star, cirio, Si apprende infatti che, anche dopo i sequestri
della Procura di Torino che indaga sulla vicenda, e i richiami delle
aziende (tra i quali quelli effettuati da Barilla), la diffusione
dell'additivo tossico non si ferma. A finire nell'occhio del ciclone,
questa volta, diverse grandi aziende, tra le quali, come emerge
dall'indagine de Il Salvagente, la Star con il suo Gran pesto siciliano
Tigullio trovato positivo all'additivo bandito dalla Ue, ma anche la
Cirio, con il Gransugo all'arrabbiata.
Ma il sospetto è che l'additivo pericoloso oggetto della questione, il
SUDAN1, possa aver contaminato chissà quanti altri prodotti in commercio,
e possa essere già finito sulle tavole dei consumatori, mettendo a
repentaglio la loro salute.
Per questo il CODACONS chiede al Ministero della salute di rendere noti ai
cittadini, e in tempi strettissimi, i nomi di tutte le marche coinvolte
nello scandalo, affinchè il consumatore sia correttamente informato.
Ovviamente, conclude il Codacons, la Procura di Torino dovrà anche
accertare le responsabilità connesse alla vicenda, in particolare se vi
siano state omissioni,negligenze e "coperture" che abbiano messo a
repentaglio la salute dei consumatori italiani
CHIESTO IL RITIRO IMMEDIATO DAL COMMERCIO DI MILIONI DI CONFEZIONI DI
SUGHI E LA DIFFUSIONE DEI NOMI DELLE AZIENDE COINVOLTE NELLO SCANDALO
Tratto da :
http://www.codacons.it/codaconsnews/...09_2003-38.doc
Milioni di confezioni di sughi devono essere ritirati immediatamente dagli
scaffali dei supermercati. Questa la richiesta del Codacons al Ministero
della Salute dopo lo scandalo del peperoncino cancerogeno sollevato dalla
rivista "Il Salvagente".
barilla, star, cirio, Si apprende infatti che, anche dopo i sequestri
della Procura di Torino che indaga sulla vicenda, e i richiami delle
aziende (tra i quali quelli effettuati da Barilla), la diffusione
dell'additivo tossico non si ferma. A finire nell'occhio del ciclone,
questa volta, diverse grandi aziende, tra le quali, come emerge
dall'indagine de Il Salvagente, la Star con il suo Gran pesto siciliano
Tigullio trovato positivo all'additivo bandito dalla Ue, ma anche la
Cirio, con il Gransugo all'arrabbiata.
Ma il sospetto è che l'additivo pericoloso oggetto della questione, il
SUDAN1, possa aver contaminato chissà quanti altri prodotti in commercio,
e possa essere già finito sulle tavole dei consumatori, mettendo a
repentaglio la loro salute.
Per questo il CODACONS chiede al Ministero della salute di rendere noti ai
cittadini, e in tempi strettissimi, i nomi di tutte le marche coinvolte
nello scandalo, affinchè il consumatore sia correttamente informato.
Ovviamente, conclude il Codacons, la Procura di Torino dovrà anche
accertare le responsabilità connesse alla vicenda, in particolare se vi
siano state omissioni,negligenze e "coperture" che abbiano messo a
repentaglio la salute dei consumatori italiani
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