L'altro ieri ero a Milano per lavoro; era scattata la solidarietà coquinaria e Martedi sera sono stato ospite della persona più serena e amichevole che potessi immaginare.
Eleonora aveva preparato tra l'altro, una zuppa di pesce buonissima, ovviamente, abbinata con uno straordinario bianco campano proveniente dalle ricerche enologiche di Ellemir.
Tra i vari pesci e molluschi usati per la zuppa avevo già notato scorfani e gallinelle, che sono la vera essenza di ogni zuppa di pesce, ma la perfezione è stata nell'uso delle vongoline nostrane in vece delle onnipresenti "veraci".
L'ho fatto notare ad Eleonora ed ho avuto la conferma che non è stata una scelta casuale; aveva scelto a ragion veduta.
Infatti, come tutti sanno, le veraci sono il frutto di un inquinamento biologico dei nostri mari ed ormai questa specie ha sconfitto quelle autoctone, anche perchè i pescatori ed i commercianti la trovano estremamente più vantaggiosa.
Cresce prima, si riproduce con più rapidità, pesa di più delle vongole nostrane e quindi è stata pompata.
Naturalmente ne risente il sapore, ma ormai il nostro mondo sceglie con gli occhi e vuole il "di più".
In questa "Italia alle vongole" si mette troppa poca attenzione alla qualità dei prodotti e allora nelle ricette si scrive "vongole" e poi al negozio ti arrifilano le "veraci" e te sei pure contento.
Come quando prendi il "salmone" e ti danno un povero pesce nato e cresciuto senza aver visto il mare aperto, nutrito a forza con farina di bovini o di scarti, lui che sarebbe un predatore agile e scattante ed invece è diventato un borso pescione da acquario.
Poi la sera successiva sempre con Eleonora e dei suoi amici siamo andati ad una cena di Slow Food dove venivano presentati 5 vini premiati con i 3 bicchieri.
ed allora riflettevo sulla selezione anche feroce che facciamo tra i vini e ancora l'approssimazione che abbiamo nella scelta delle altre materie prime.
In conclusione due belle cene e due serate in ottima compagnia solo per produrre un pensierino così banale ?
O allora, che devo dire ? Forse che a Milano pioveva ?
Ma che lo dico a fà ( Piggi).
Eleonora aveva preparato tra l'altro, una zuppa di pesce buonissima, ovviamente, abbinata con uno straordinario bianco campano proveniente dalle ricerche enologiche di Ellemir.
Tra i vari pesci e molluschi usati per la zuppa avevo già notato scorfani e gallinelle, che sono la vera essenza di ogni zuppa di pesce, ma la perfezione è stata nell'uso delle vongoline nostrane in vece delle onnipresenti "veraci".
L'ho fatto notare ad Eleonora ed ho avuto la conferma che non è stata una scelta casuale; aveva scelto a ragion veduta.
Infatti, come tutti sanno, le veraci sono il frutto di un inquinamento biologico dei nostri mari ed ormai questa specie ha sconfitto quelle autoctone, anche perchè i pescatori ed i commercianti la trovano estremamente più vantaggiosa.
Cresce prima, si riproduce con più rapidità, pesa di più delle vongole nostrane e quindi è stata pompata.
Naturalmente ne risente il sapore, ma ormai il nostro mondo sceglie con gli occhi e vuole il "di più".
In questa "Italia alle vongole" si mette troppa poca attenzione alla qualità dei prodotti e allora nelle ricette si scrive "vongole" e poi al negozio ti arrifilano le "veraci" e te sei pure contento.
Come quando prendi il "salmone" e ti danno un povero pesce nato e cresciuto senza aver visto il mare aperto, nutrito a forza con farina di bovini o di scarti, lui che sarebbe un predatore agile e scattante ed invece è diventato un borso pescione da acquario.
Poi la sera successiva sempre con Eleonora e dei suoi amici siamo andati ad una cena di Slow Food dove venivano presentati 5 vini premiati con i 3 bicchieri.
ed allora riflettevo sulla selezione anche feroce che facciamo tra i vini e ancora l'approssimazione che abbiamo nella scelta delle altre materie prime.
In conclusione due belle cene e due serate in ottima compagnia solo per produrre un pensierino così banale ?
O allora, che devo dire ? Forse che a Milano pioveva ?
Ma che lo dico a fà ( Piggi).
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