C'è qualche coquinario che fa il torrone?

[annad]

Il natale scorso l'ho fatto ...ma devo migliorare mi date una mano?
grazie
ciao
Anna

[Dianella]

1) Quando metti lo zucchero e miele caldi sugli albumi montati , non devono essere proprio bollenti sennò gli albumi si cuociono.
2) La ciotola che usi per montare gli albumi deve essere molto grande, perché poi crescono molto, quando aggiungi il caramello.
3) Devi procurarti le ostie o la carta di riso assolutamente, ogni altro espediente fallisce.

Per ora basta così.

[annad]

grazie Dianella ma gli accorgimenti di cui parli già li avevo attuati.

mi piaceva avere qualche ricetta da provare.

di nuovo grazie e ciao.

[nonnapapera]

di mando due ricette sicure, le ho fattte molte volte quella del torrone bianco è di una mia cugina di Gubbio bravissima, la seconda la mia, un salutone anna che bello sono riuscita a tornare fra voi
TORRONE BIANCO

INGREDIENTI
500 g di miele
7 albumi
600 di zucchero
400 g di acqua
600 g di mandorle tostate
300 g di nocciole tostate
3 bustine di vaniglia


Procedimento
Scaldare il miele per circa 30 minuti, portarlo a 120° unire le chiare montate a neve e far cuocere fino a 130° gradi, unire la vaniglia.

In una seconda pentola unire lo zucchero con l’acqua e portare la cottura a
140°, unire le mandorle e le nocciole calde.

Unire il tutto al primo impasto con il miele, cuocere ancora x 15 minuti.
Foderare lo stampo con le ostie
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TORRONE AL CIOCCOLATO


Ingredienti
200 gr di zucchero
50 gr di glucosio
200 gr di miele
500 cioccolato fondente
500 gr di nocciuole tostate
2 albumi

Procedimento0

Mettere in un tegame di acciaio 200 di zucchero e 50 gr di glucosio, coprire con acqua e portare a 125 del caramellometro ( prima palla)
Scaldare il miele a uguale temperatura, lasciare intiepidire e unire i due albumi montati a neve, unire lo zucchero e le nocciole calde, amalgamare il tutto e unire il cioccolato fuso mescolare il tutto rimettere sul fuoco e riportare alla temperatura di 125°.Dare la forma a piacere al torrone mettendo sotto il foglio dell’ostia, lasciare bene freddare.

E' MEGLIO CHE UN UOMO ASPETTI IL SUO CIBO PIUTTOSTO CHE SIA IL SUO CIBO AD ASPETTARE LUI"