Sempre per la serie "il massimo del minimo", ho scovato questi cracker nel blog Koserunfu mama; di blog in blog, sono poi risalita alla versione originaria (almeno credo) del blog di Adina, tanto per dare a Cesare quel che è di Cesare.
Secondo me hanno vari pregi: sono semplicissimi da fare, sono economici, sono veloci, richiedono ingredienti che ho sempre in casa, si prestano ad infinite varianti, funzionano benissimo per tenere occupata una marmocchia cinquenne nei pomeriggi piovosi e, cosa non trascurabile, sono dignitosi, per non dire buoni . Insomma, valgono molto più del poco impegno che richiedono.
Ingredienti
Impastare di buona lena farina, olio e sale, aggiungendo acqua q.b. ad ottenere un impasto liscio ed elastico. A piacere, dividere l'impasto in più parti ed aggiungere semini vari, eventualmente tritati (sesamo, papavero, lino, girasole, zucca...) e/o erbe e spezie resistenti alla cottura (origano, rosmarino, paprika, peperoncino...), anche mescolati. Insomma, fate voi. Mettete l'impasto in una ciotola e farlo riposare, coperto, in un luogo fresco, per circa 30'. Intanto, accendere il forno a 200°C.
Trascorsa la mezz'ora, stendere l'impasto con il mattarello o con la macchina per la pasta, possibilmente ripiegandolo su se stesso tre o quattro volte come si fa con la sfoglia (non so se sia suggestione, ma mi sembra che se lo faccio gonfi di più) fino allo spessore di 2-3 mm. Se vi piace il sale, spargete un po' di sale grosso sulla superficie e date una passata di mattarello per fare affondare i grani nell'impasto. Tagliare a piacere, con le formine, la rotella dentata, un coltello, quello che vi pare, ed infornare per circa 12' finché non saranno dorati e croccanti.
Quelli della foto sono metà con con grani di sale grosso e l'altra metà con semi di papavero. Di solito li faccio anche con il sesamo, ma adesso non posso mangiarlo.
Cracker minimal.jpg
Secondo me hanno vari pregi: sono semplicissimi da fare, sono economici, sono veloci, richiedono ingredienti che ho sempre in casa, si prestano ad infinite varianti, funzionano benissimo per tenere occupata una marmocchia cinquenne nei pomeriggi piovosi e, cosa non trascurabile, sono dignitosi, per non dire buoni . Insomma, valgono molto più del poco impegno che richiedono.
Ingredienti
250 g di farina (io ho usato 175 g di farina 0 e 75 g di farina integrale)
8 cucchiai di olio di oliva
1 cucchiaino di sale
8 cucchiai di olio di oliva
1 cucchiaino di sale
Impastare di buona lena farina, olio e sale, aggiungendo acqua q.b. ad ottenere un impasto liscio ed elastico. A piacere, dividere l'impasto in più parti ed aggiungere semini vari, eventualmente tritati (sesamo, papavero, lino, girasole, zucca...) e/o erbe e spezie resistenti alla cottura (origano, rosmarino, paprika, peperoncino...), anche mescolati. Insomma, fate voi. Mettete l'impasto in una ciotola e farlo riposare, coperto, in un luogo fresco, per circa 30'. Intanto, accendere il forno a 200°C.
Trascorsa la mezz'ora, stendere l'impasto con il mattarello o con la macchina per la pasta, possibilmente ripiegandolo su se stesso tre o quattro volte come si fa con la sfoglia (non so se sia suggestione, ma mi sembra che se lo faccio gonfi di più) fino allo spessore di 2-3 mm. Se vi piace il sale, spargete un po' di sale grosso sulla superficie e date una passata di mattarello per fare affondare i grani nell'impasto. Tagliare a piacere, con le formine, la rotella dentata, un coltello, quello che vi pare, ed infornare per circa 12' finché non saranno dorati e croccanti.
Quelli della foto sono metà con con grani di sale grosso e l'altra metà con semi di papavero. Di solito li faccio anche con il sesamo, ma adesso non posso mangiarlo.
Cracker minimal.jpg
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