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  • #16
    </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: gabmic:
    E il pepe? </font>[/QUOTE]In quello ferrarese non ci va il pepe..pepato e' inteso come speziato.
    ..che mondo sarebbe senza \'nduja?!?..e senza Surya?!?
    (Simona)

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    • #17
      </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: Rossanina:
      </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: Neera:
      Scusa Ross, ma non è proprio una ricetta, è un procedimento.
      </font>[/QUOTE]io intendevo "ricetta" come "sistema, rimedio" (tipo "la ricetta per riuscire a mangiare senza sensi di colpa" ) [img]graemlins/E17.gif[/img]
      </font>[/QUOTE]Ottima ricetta.
      "Cannella bruna e calda come la pelle per trovare qualcuno che ti prenda per mano. Seme di coriandolo, rotondo come la terra, per farti vedere chiaro. Trigonella contro la discordia. Zenzero per il coraggio profondo di chi sa quando dire no."
      Da: " La Maga delle Spezie". Chitra Banerjee Divakaruni.

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      • #18
        Chandra, per quanto umido possa essere il territorio ferrarese, niente batte il delta del Mekong.
        E la pianura pavese.
        http://www.youtube.com/watch?v=A1RwMGW7dz4

        "Usate la punteggiatura; non siete Proust!" U.Eco

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        • #19
          ravanando nei vecchi forum:

          postata da Susanna:

          per 6/7 panpepati piccoli: 200 gr di miele d'acacia liquido, 100 gr di gherigli di noce, 100gr di mandorle, 100 gr di nocciole, 100 gr di uva passa, 100 gr di cioccolato fondente, 100 gr di canditi misti, 150 gr di farina 00, noce moscata, cannella, chiodi di garofano, pepe nero in grani, anice, anice stellato (facoltativo), buccia di limone, buccia d'arancia, sale, brandy o cognac
          - Per la glassa: 100 gr di cioccolato fondente, zucchero 3 cucchiai
          Ammorbidire l'uva passa in un po' di brandy o cognac. Sbollentare gherigli di noce e mandorle in acqua bollente, pelarle. Tostare le nocciole in forno e pelare anche loro. Tritare nel mixer noci, nocciole e mandorle fino a ridurle quasi in polvere, tritare i canditi e l'uvetta strizzata, mettere tutto in una terrina con un pizzico di sale. Mettere in un mortaio 1 chiodo di garofano, un cucchiaino da caffè di grani di pepe nero, mezzo cucchiaino di anice, pestare fino a ridurli in polvere. Tagliuzzare il cioccolato fondente. Riscaldare dolcemente il miele a bagnomaria con un cucchiaio d'acqua, aggiungere il cioccolato e le spezie del mortaio più un cucchiaino da caffè di noce moscata in polvere, 1 di cannella, 1 di anice stellato, la buccia del limone e dell'arancia; mescolare, quando il cioccolato sarà sciolto e il tutto ben amalgamato aggiungere alla frutta secca tritata, amalgamare, aggiungere tanta farina quanta ne serve per ottenere un composto consistente, che non si appiccichi molto alle mani. Rivestire delle piccole cocotte spennellate d'olio con un tondino di carta da forno e riempirle con l'impasto, pressando bene. In mancanza delle cocotte formare delle piccole cupolette. Cuocere in forno già caldo a 180°, per circa 1/4 d'ora, o comunque fino a quando infilando uno stecchino di legno questo sia asciutto. Lasciare raffreddare. Preparare uno sciroppo con lo zucchero e mezzo bicchiere d'acqua, aggiungere il cioccolato tagliuzzato e una spolveratina di pepe, far sciogliere bene e con questa glassa pennellare i panpepati, magari a più riprese.


          queste postate da Raffy:


          Panpepato 1

          800 gr di farina
          400 di zucchero
          220 gr di uova intere
          160 gr di miele
          100 gr di gherigli di noci
          100 gr di canditi
          20 gr di lievito in polvere
          zenzero o pepe e cannella

          Montare le uova con lo zucchero
          aggiungete al composto miele bollente i canditi a pezzetti i gherigli di noci sbriciolati
          le spezie in polvere e da ultimo la farinacon il lievito già incorporato
          Lavorare a lungo l'impasto e lasciatelo riposare almeno una notte intera prima di spianarlo
          poi formare il panpepatao come il panforte..un po&quot; più piccolo di diametro e cuocere


          panpepato 2

          1,2 di farina integrale
          1 kg di zucchero grezzo
          300 gr di miele
          5 dl di acqua
          spezie a piacere (zenzero cannella pepe)
          30 gr di lievito in polvere

          Far bollire il miele insieme allo zucchero e all'acqua, lasciate raffreddare e unite al composto le spezie e la farina con il lievito in polvere
          Mescolate a lungo energicamente e amalgamare gli ingredienti , lasciare riposare per tutta la notte prima di spianare e modellare a piacere


          PAMPEPATO di Vittoria


          Si pensa che la ricetta risalga al Cinquecento (ci fu una mostra ed un convegno al Castello, qualche anno fa, intitolato "A Tavola con il Principe", dove la cucina della raffinata e colta Ferrara estense venne indagata e studiata storicamente).
          Poichè il dolce prevede il cioccolato, che a quell'epoca era disponibile quasi solamente nell'ambito dei conventi, gli storici pensano che esso sia nato nell'ambito degli ecclesiastici, i quali lo dedicarono al Papa, per cui sembra che la prima denominazione sia stata "PampApato", poi tramutata in "PampEpato" nell'uso comune. Oggi c'è un recupero del primo nome.
          Le ricette originali, forse dei gesuiti, non ci sono pervenute; se ne tramanda a Ferrara la tradizione, di generazione in generazione.
          Oggi c'è anche il Pampepato commerciale; la ricetta che riporto è quella che usano le ultime generazioni di ferraresi, che ovviamente non è piu' esattamente quella del Cinquecento.

          Ricetta
          Tostare in padella 300 grammi di mandorle.
          Mescolare
          1 Kg. di farina 00, 300 gr. di zucchero, un pizzico di cannella, 50 gr di lievito in polvere, 200 gr. di cacao, gr. 120 di frutta candita a cubetti, 4 chiodi di garofano ridotti in polvere, 300 gr. di uvetta, le mandorle in parte intere in parte tagliate a metà .
          Aggiungere un po' di scorza di arancio, limone e mandarino, grattate, in quantità a piacere. Aggiungere un pizzico di sale ed un po' di noce moscata.
          Conosco due modi per impastare: con l'acqua, ve ne andrà circa 1 litro; oppure con 400 gr di marmellata di frutta mista.
          I due sistemi possono integrarsi.
          L'impasto deve essere uniforme ed abbastanza sodo.
          Formare due o tre pagnottelle a forma di 'papalina..., cioe' di cupola più piatta dello zuccotto, disporle su di una placca imburrata. Mettere in forno a 160° per un ora ed un quarto. Fare raffreddare bene i dolci, asciugarli tenendoli in luogo asciutto, coperti, per un paio di giorni almeno (meglio 4 giorni).
          Sciogliere a bagno- maria 600 gr. di fondente, e ricoprire completamente le cupole.
          E' più elegante e raffinato del certosino bolognese, di cui è parente stretto, anche nell'origine ecclesiastica.


          questo ce l'avevo io nei miei meandri, non è testato.
          E' quello umbro:


          Panpepato



          Gherigli di noci 600 gr
          Cioccolato fondente 350 gr
          Mandorle sgusciate 150 gr
          Scorzette d'arancia candite 150 gr
          Uva passa 150 gr
          Miele 150 gr
          Pinoli 100 gr
          Nocciole 100 gr
          Farina bianca 100 gr
          Zucchero 100 gr
          Cacao amaro 50 gr
          Pepe macinato 1 cucchiaino


          Togliere la pellicina alle mandorle e alle noci. Tostate le nocciole passandole per qualche minuto nel forno e pelatele.

          Tritate grossolanamente tutta la frutta secca con pinoli e le scorze d'arancio candite. Mescolate il tutto in una terrina aggiungendo anche l'uva passa, la noce moscata, la farina, il cacao, lo zucchero e il pepe.

          Dopo aver mescolato bene, grattugiate e aggiungete al composto il cioccolato. In un pentolino fate fondere il miele. Versatelo nella terrina e lavoratelo bene con un cucchiaio di legno.

          Ungete leggermente la teglia da forno e disponete il composto a forma di pagnottelle e infornate a 180 gradi per 30 minuti.

          Sfornate i dolci e riposateli in un luogo asciutto.
          http://lagallinavintage-giuliana.blogspot.com/

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          • #20
            </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: chandra:
            A me piace tantissimo il pampapato di Ferrara!
            </font>[/QUOTE]anche a me [img]graemlins/slurp.gif[/img] il mio amore me lo porta sempre
            Visita la nuova sezione Dove siamo perché i Coquinari sono coquinari fino in capo al mondo!

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            • #21
              la mia mamma l'ha fatto una volta o due... dopo le faccio mettere la sua ricetta... credo l'abbia presa dall'artusi
              Ogni Giorno Modifico (Qualcosa)
              Sai... come nella cucina... ci sono ingredienti che stanno bene con altri... e invece ingredienti che non legano... penso che l'umanita' sia un gran bel pranzo... con tante portate... alcune piacciono... altre no... ma che importa? (Alkmenes)

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              • #22
                </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: Neera:
                "Il territorio ferrarese è stato per secoli sotto il dominio della Chiesa e non a caso questo
                tipico dolce natalizio porta ancora oggi il nome di Pampapato, ovvero 'Pan del Papa...,
                chiaro riferimento al pubblico al quale era destinato. Il 'Pane del Papa..., pertanto, nelle
                origini, veniva preparato nei monasteri ferraresi e destinato agli alti prelati della città e di Roma, e ciò spiegherebbe l'etimologia del nome come chiaro riferimento al 'dolce
                degno del Papa....
                Questo è l'articolo.
                </font>[/QUOTE][img]smile.gif[/img] è proprio per questo che si chiama Pampapato , il pepe non ha colpe [img]smile.gif[/img]
                Visita la nuova sezione Dove siamo perché i Coquinari sono coquinari fino in capo al mondo!

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                • #23
                  </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: fiorella_radice:
                  Chandra, per quanto umido possa essere il territorio ferrarese, niente batte il delta del Mekong.
                  E la pianura pavese.
                  </font>[/QUOTE]Allora sei a posto! [img]graemlins/E17.gif[/img]
                  ..che mondo sarebbe senza \'nduja?!?..e senza Surya?!?
                  (Simona)

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                  • #24
                    Sto preparando quelli di Susanna.
                    Il pepe fa starnutire... etciù!
                    Incrociamo le dita.
                    Forno statico o ventilato?
                    "Cannella bruna e calda come la pelle per trovare qualcuno che ti prenda per mano. Seme di coriandolo, rotondo come la terra, per farti vedere chiaro. Trigonella contro la discordia. Zenzero per il coraggio profondo di chi sa quando dire no."
                    Da: " La Maga delle Spezie". Chitra Banerjee Divakaruni.

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                    • #25
                      io ho la ricetta del Panpapato.Feci una bellissima lezione con le Simili sui dolci del Natale e ce ne erano tanti proprio speziati e profumati,da preparare anche 15 gg prima.io facio spesso questo:
                      MIACETTO DI CATTOLICA (Simili)
                      200 gr fichi secchi,tritati al mixer
                      350 gr uva sltanina rinvenuta
                      100 gr olio
                      120 gr.miele
                      300 gr farina integrale
                      200 gr mandorle,ridotte in farina al mixer
                      250 gr.noci tritate grossolanamente a mano
                      30 gr.pinoli idem
                      scorza di un'arancia grossa grattugiata
                      " 1/2 limone grattugiata
                      250 gr. Marsala secco
                      100 gr.Maraschino
                      1/2 cucchiaio di cacao amaro
                      1 pz sale

                      Fondere il miele in un tegame,unire i fichi tritati,togliere dal fuoco e unire per primi i liquori,poi la farina,il sale e tutta la frutta secca,comprese le grattugiate di scorze di agrumi.
                      Mescolare bene e versare in due tegklie di circa 20 cm,unte e infarinate (vanno bene anche le cuki,ma poggiate sulla leccarda o lastra che sia)
                      Pareggiare la supericie con le mani bagnate e infornare a 180° per circa 25'.
                      Appena esce dal forno,bagnare un po' con altro Maraschino.Sformare dopo freddo,e spolverizzare di zucchero a velo.
                      E' ottimo.

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                      • #26
                        Ho fatto la ricetta di Susanna.
                        Non è complicato, solo un po' laborioso.
                        Gli ingredienti.
                        C'è tutto. Le noci vanno ancora pelate.



                        Poi tritati e amalgamati.
                        Con un pizzico di sale.



                        Ho unito il cioccolato e il miele. Ci sono voluti ancora un paio di cucchiai di miele, era un filo asciutto.



                        Disposto nelle ciotole di terracotta, con la base rivestita di cartaforno.
                        Probabilmente lo rimetterà nelle stesse ciotoline per regalarlo, una volta asciugato bene il cioccolato.

                        "Cannella bruna e calda come la pelle per trovare qualcuno che ti prenda per mano. Seme di coriandolo, rotondo come la terra, per farti vedere chiaro. Trigonella contro la discordia. Zenzero per il coraggio profondo di chi sa quando dire no."
                        Da: " La Maga delle Spezie". Chitra Banerjee Divakaruni.

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                        • #27
                          brava [img]graemlins/applause.gif[/img]
                          http://www.uaar.it
                          http://www.cicap.org/new/index.php
                          http://www.flickr.com/photos/rossopersempre/sets/72157626647765870/show/

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                          • #28
                            Una volta cotto... il profumo in casa era molto intenso, cioccolato e spezie.
                            Mi sono quasi meritata la firma.



                            Qui sono spennellati di cioccolato, ancora caldo, lucidissimo.



                            Dopo un po' il cioccolato ha cominciato a rapprendersi, ma non è ancora solido.
                            Quando sarà asciugato bene le rimetterà nelle ciotoline.
                            Naturalmente una fetta la fotograferà .
                            Io l'ho assaggiato.
                            Irresistibile.
                            Un pezzettino s'è staccato... no, non da solo... [img]graemlins/E8.gif[/img]
                            E' lui, è quello.
                            Dolcemente piccante, caldo di spezie e di arancia.



                            Mentre tritavo nel mortaio le spezie mi sentivo un po' Mago Merlino.

                            Al taglio è così.



                            [ 26.11.2006, 20:19: Messaggio modificato da: Neera ]
                            "Cannella bruna e calda come la pelle per trovare qualcuno che ti prenda per mano. Seme di coriandolo, rotondo come la terra, per farti vedere chiaro. Trigonella contro la discordia. Zenzero per il coraggio profondo di chi sa quando dire no."
                            Da: " La Maga delle Spezie". Chitra Banerjee Divakaruni.

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                            • #29
                              Grazie, Cansy. [img]smile.gif[/img]
                              "Cannella bruna e calda come la pelle per trovare qualcuno che ti prenda per mano. Seme di coriandolo, rotondo come la terra, per farti vedere chiaro. Trigonella contro la discordia. Zenzero per il coraggio profondo di chi sa quando dire no."
                              Da: " La Maga delle Spezie". Chitra Banerjee Divakaruni.

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                              • #30
                                Bellissimi Neera, veramente belli [img]graemlins/applause.gif[/img] [img]graemlins/applause.gif[/img] [img]graemlins/applause.gif[/img]

                                Ma Susanna lo sa che hai fatto la sua ricetta? Vedrai che le prende un colpo appena li vede [img]graemlins/E17.gif[/img] [img]graemlins/E17.gif[/img]
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