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  • Frollatura- no stomaci deboli!

    In questi giorni frequento le esercitazioni con molti ragazzi figli di allevatori di bovini. Tutti allevano e macellano alcuni capi per il consumo familiare, e si è parlato di frollatura.
    Tralasciando le mezzene di manzo, che solitamente vengono "trattate" in condizioni particolari, mi interesserebbe sapere se è vero che per frollare la cacciagione è necessario appenderla per il collo (nel caso di uccelli) senza eviscerarla, ed attendere che la testa si stacchi da sola...
    O che è possibile valutare il grado corretto di "maturazione" lasciando un'area con le penne, attendendo che esse cadano da sole.
    E la lepre dev'essere davvero appesa con la pelle, perché così resta più saporita?
    L'idea di un fagiano che si decompone appeso in cantina non mi entusiasma, ma visto che sono una curiosa patologica mi farebbe piacere se chi ha modo di trattare la cacciagione volesse rispondermi...
    Grazie! [img]smile.gif[/img]

    Eli
    \"Qui un poco piove, e un poco il sole; aspettiamo ogni giorno
    che questa estate finisca...
    che ogni incertezza svanisca...\"
    Francesco Guccini

  • #2
    </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: Elisa.:
    mi interesserebbe sapere se è vero che per frollare la cacciagione è necessario appenderla per il collo (nel caso di uccelli) senza eviscerarla, ed attendere che la testa si stacchi da sola...
    O che è possibile valutare il grado corretto di "maturazione" lasciando un'area con le penne, attendendo che esse cadano da sole.

    L'idea di un fagiano che si decompone appeso in cantina non mi entusiasma, ma visto che sono una curiosa patologica mi farebbe piacere se chi ha modo di trattare la cacciagione volesse rispondermi...
    Grazie! [img]smile.gif[/img]

    Eli
    </font>[/QUOTE]Io non so niente di lepri, ma quando mia madre preparava il fagiano faceva proprio così....

    Quando lo cuoceva emetteva un "aroma" pestilenziale, di solito ci trovavamo tutti degli impegni improvvisi fuori casa.
    Credo di averlo mangiato una volta sola, prima di assistere al procedimento...era... "saporito", niente da dire.
    There may be limits to cure, but there is no limit to care.

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    • #3
      [/qb][/QUOTE]
      Credo di averlo mangiato una volta sola, prima di assistere al procedimento...era... "saporito", niente da dire. [/QB][/QUOTE]

      Dì la verità , quella volta avevi il raffreddore, e ti avevano detto che era pollo abbronzato! [img]graemlins/E17.gif[/img]
      \"Qui un poco piove, e un poco il sole; aspettiamo ogni giorno
      che questa estate finisca...
      che ogni incertezza svanisca...\"
      Francesco Guccini

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      • #4
        No, davvero, aveva un sapore.... "marcato".....

        Da cotto non si vedono le ferite blu - verdognole... secondo mia madre doveva essere così...

        Chissà perché non l'ha mai più fatto....
        There may be limits to cure, but there is no limit to care.

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        • #5
          </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: martina pisa:
          No, davvero, aveva un sapore.... "marcato".....

          Da cotto non si vedono le ferite blu - verdognole... secondo mia madre doveva essere così...

          Chissà perché non l'ha mai più fatto....
          </font>[/QUOTE]Non so come mai, ma a me gli alimenti color ramarro fanno senso. Hai presente il prosciutto che diventa iridescente dopo un po' di giorni? Ecco, che orrore!
          No no, continuo a pensare che chi va a caccia abbia qualche problema serio, e che contagi i familiari a suon di cadaveri putrefatti!
          Grazie comunque per la risposta, credevo che questo metodo fosse ormai abbandonato!
          \"Qui un poco piove, e un poco il sole; aspettiamo ogni giorno
          che questa estate finisca...
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          Francesco Guccini

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          • #6
            Elisa io ne conosco una ancor meno adatta a stomaci deboli, non so se sia una leggenda, ma mio suocero la raccontava così. Semmai te la spiego tramite mp

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            • #7
              Betti, attendo...
              Mi piacciono le cose truculente!
              \"Qui un poco piove, e un poco il sole; aspettiamo ogni giorno
              che questa estate finisca...
              che ogni incertezza svanisca...\"
              Francesco Guccini

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              • #8
                Io non faccio così .. bleahh
                Appena arriva un fagiano , lo spenno, lo eviscero e lo lascio in frigo un giorno a frollare e poi olo cuocio o lo surgelo. Idem per la lepre

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                • #9
                  </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: Elisa.:
                  credevo che questo metodo fosse ormai abbandonato! </font>[/QUOTE]Lo è stato abbandonato, per forza!

                  Abbiamo minacciato un trasloco di massa in casa....
                  E poi ovviamente nessuno mangiava più quella "cosa"...ha smesso per forza di cose mia madre di farlo.
                  There may be limits to cure, but there is no limit to care.

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                  • #10
                    </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: Elisabetta66:
                    Io non faccio così .. bleahh
                    Appena arriva un fagiano , lo spenno, lo eviscero e lo lascio in frigo un giorno a frollare e poi olo cuocio o lo surgelo. Idem per la lepre
                    </font>[/QUOTE]anche a casa mia si fa così...
                    Federica
                    "La vita si ascolta, così come si ascolta il mare... Le onde montano, crescono, cambiano le cose. Poi, tutto torna come prima ma non è più la stessa cosa." (Oceano mare - A. Baricco)

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                    • #11
                      una volta marchino ha portato a casa un fagiano, "messo sotto" dal treno di un collega . Mi è toccato frollarlo e cucinarlo. Nonchè spiumarlo e pulirlo. La consigliera frollatrice era mia suocera. La bestia è rimasta un paio di giorni in cantina, appesa, e poi l'ho dovuta pulire. Una scena grand-guignolesca, con vermi e tutto quanto. Mai più.
                      "Loro" hanno mangiato un fagiano in umido. Io un risino all'olio.
                      Mai più. Mai.
                      (il fagiano, nella fattispecie, neanche a casa di altri. Per il cinghiale e la lepre, in case altrui, se ne può parlare )
                      s.
                      Again I must remind you that
                      A Dog's a Dog -- A CAT'S A CAT.
                      (T.S. Eliot - The Ad-dressing of Cats)

                      "Ambition is a poor excuse for not having sense enough to be lazy" (E. Bergen)

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                      • #12
                        Mio padre è cacciatore ma questi metodi in casa mia non si sono mai usati, mio nonno da ciò che raccontaa mia nonna, tornava dalla caccia con gli uccellini già spennati e lei doea solo eiscerarli, lavarli e cucinarli; mio padre non ha seguito l'esempio, però i fagiani restano appesi per la testa solo finché lui se ne sta in giro per i monti, poi appena torna a casa mia madre spiuma e pulisce o scortica e pulisce se si tratta di lepre e devo dire che le tagliatelle alla lepre di mia madre sono sublimi

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                        • #13
                          Per conferma ho interpellato mio padre, ex cacciatore fino al famoso impallinamento. Mai fatto frollare volatili in quel modo, era sufficiente un giorno di frollatura, già eviscerati. Come ti avevo detto nel mp, Elisa, è solo la beccaccia che non deve essere eviscerarta perché viene pure cucinata con tutto l'ambaradan.

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