X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Ho un pezzo di scamerita: come lo cucino in modo da porto poi portare nel porta pranzo?

    Eccomi di nuovo con i grandi dilemmi.
    Ho un bel pezzetto di scamerita di maiale.
    Pensavo inizialmente di farlo in forno e surgelarlo per portarlo poi via via nel porta pranzo. Ma poi ho pensato che in quel modo (fette di arrosto) poi non è mica granché, anche se lo scaldo. Oppure no?
    Voi come lo cucinereste?

  • #2
    La cottura in forno non mi dispiace; resta un pochino indietro con i tempi di cottura, altrimenti temo che riscaldando diventi una suola. Lasciaci un pochino-ino di sughetto e accompagnalo con verdure in modo che resti morbido.
    Chiara e Anna (4 anni e 2 e mezzo): "Il mio fiorellino ha sete, anche il tuo?" "Il mio ha fame"

    Commenta


    • #3
      Grazie

      Commenta


      • #4
        Scusa ma... che cosa è la scamerita?
        Isabella
        "per l'oca, citofonare Archicuoca!" (Annette)

        Commenta


        • #5
          Bè, un arrostino, da tagliare poi a fette molto sottili e nappare con un sughetto, secondo me non è un'idea mica male, invece. Oltretutto, fette sottili si scalderebbero pure molto in fretta, così non farebbe in tempo a diventare duro. Immagino una salsina al latte (senza lattosio), oppure di zucca e salvia/rosmarino, o ancora tipo vitello tonnato (anche se sto pensando se il esista tonno per vitellotonnare che non sia mai passato da una scatola di alluminio.. uhm..), o altri sughi/salsine che puoi concederti, insomma. Anche perché poi così, con un bel lettino di patate, carote, zucca, riso, quinoa, etc, sormontato da carne e salsina, sei bella che a posto. Altrimenti mi viene in mente che si potrebbe anche fare a fettine e poi tipo a cotoletta(col pangrattato gluten free), oppure a straccetti (che andrebbero sempre con un sughino).
          Ah, puoi mangiarli i piselli, Ross? La mia nonna faceva le cotolette e poi quelle avanzate (sempre troppo poche!) le riscaldava nel latte con dei pisellini.. veniva un sughino buono da impazzirci e le cotolette erano morbidissime! (Uuh, che voglia e nostalgia.. me le devo preparare al più presto..)
          - La vita è troppo incerta per far perdere di profumo alle spezie. -
          Diletta

          Commenta


          • #6
            Pubblicato originariamente da archicuoca Visualizza il messaggio
            Scusa ma... che cosa è la scamerita?
            anche io non ho idea di cosa sia
            Federica
            "La vita si ascolta, così come si ascolta il mare... Le onde montano, crescono, cambiano le cose. Poi, tutto torna come prima ma non è più la stessa cosa." (Oceano mare - A. Baricco)

            Commenta


            • #7
              Pubblicato originariamente da dilettaluna Visualizza il messaggio
              .....Ah, puoi mangiarli i piselli, Ross? La mia nonna faceva le cotolette e poi quelle avanzate (sempre troppo poche!) le riscaldava nel latte con dei pisellini.. veniva un sughino buono da impazzirci e le cotolette erano morbidissime! (Uuh, che voglia e nostalgia.. me le devo preparare al più presto..)
              Mamma mia Diletta che cosa hai tirato fuori....!!! Le cotolette in bianco con i pisellini sono anche per me uno dei ricordi d'infanzia....C'era un ristorante bolognese che le proponeva in forma di polpettine, la Braseria di via Testoni!
              Tornando alla tua richiesta Ross, le cotolette mi sembrano un'ottima idea, ci sarebbero anche quelle nel brodo di Annamaria Romano. Quelle in umido purtroppo no per via del pomodoro. Oppure l'arista al latte delattosato, affettata sottile e coperta di sughetto è una bontà.

              Commenta


              • #8
                Ma intendete le cotolette fritte? Scaldate col latte poi non perdono la panatura?
                "Non si preoccupi madame, ci sarà cibo a sufficienza." da Il pranzo di Babette.

                Commenta


                • #9
                  Parliamo della parte del suino che va dal collo alla punta del petto, chiamata lòcena nell'ex Regno di Napoli, scamerita in Toscana, coppa dalla via Emilia in su. Altrove credo sia nota anche come capocolllo.
                  Francesco

                  Commenta


                  • #10
                    Pubblicato originariamente da nespola Visualizza il messaggio
                    Ma intendete le cotolette fritte? Scaldate col latte poi non perdono la panatura?
                    Se sono fatte nel modo giusto no.. io non le passo nella farina prima dell'uovo (quindi solo uovo + pane, al massimo ripeto un'altra volta se voglio più spessore e creoccantezza, ma lo faccio di rado) e la panatura rimane bella aderente, anche facendole alla Petroniana, in cui vengono ripassate in padella con brodo e burro (o sugo di arrosto). Ovviamente si ammorbisce e perde un po' di bricioline, che vanno ad addensare e rendere più gustoso il sughetto, ma, quantomeno a me, non succede che si stacchi. Perà probabilmente, con il passaggio nella farina, che può far sì che la panatura di stacchi dalla carne, può succedere.
                    - La vita è troppo incerta per far perdere di profumo alle spezie. -
                    Diletta

                    Commenta


                    • #11
                      Pubblicato originariamente da betti Visualizza il messaggio

                      Mamma mia Diletta che cosa hai tirato fuori....!!! Le cotolette in bianco con i pisellini sono anche per me uno dei ricordi d'infanzia....C'era un ristorante bolognese che le proponeva in forma di polpettine, la Braseria di via Testoni!
                      Ma dai.. sai che le polpette alla Braseria non le ho mai mangiate? Oggi a pranzo però ho gustato quelle, sempre mitiche, dei Bertozzi in via Andrea Costa.. una super coccola!
                      Le cotolette al latte però me le devo fare presto, che ormai mi è venuta la voglia e la nostalgia.. appena le preparo metto foto qui!

                      - La vita è troppo incerta per far perdere di profumo alle spezie. -
                      Diletta

                      Commenta


                      • #12
                        Ross, e garci, come da tradizione partenopea, le braciole?( ovvero, involtini con formaggio delattosato uvetta pinoli aglio pepe sale ed eventualmente prezzemolo. Vengono poi cotti in unido)
                        Da ciascuno secondo le sue possibilità, a ciascuno secondo i suoi bisogni(A. Campanile) www.ricettelle.blogspot.com

                        Commenta


                        • #13
                          Pubblicato originariamente da Ellittica Visualizza il messaggio
                          Ross, e garci, come da tradizione partenopea, le braciole?( ovvero, involtini con formaggio delattosato uvetta pinoli aglio pepe sale ed eventualmente prezzemolo. Vengono poi cotti in unido)
                          Non sono sicuro che gli involtini di braciola si facciano col maiale. Anzi, sono quasi certo che sono di bovino. Locena di bovino, detta anche pettola 'e spalla (nella trasposizione cinematografica della commedia "Sabato, domenica e lunedì" di Eduardo, diretta da Lina Wertmüller, del 1990, nel celebre scontro in macelleria tra lei e una signora di Afragola, interpretata da Linda Moretti, Rosa Priore, interpretata da una elegantissima Sophia Loren, così la chiama).
                          Francesco

                          Commenta


                          • #14
                            Ross, puoi farci il pulled pork che avevo pubblicato tempo fa. Lo cuoci, lo freschi in porzioni, e te lo pappi quando vuoi riscaldato col suo sughetto
                            Isabella
                            "per l'oca, citofonare Archicuoca!" (Annette)

                            Commenta


                            • #15
                              Pubblicato originariamente da afragolese Visualizza il messaggio
                              Non sono sicuro che gli involtini di braciola si facciano col maiale. Anzi, sono quasi certo che sono di bovino. Locena di bovino, detta anche pettola 'e spalla (nella trasposizione cinematografica della commedia "Sabato, domenica e lunedì" di Eduardo, diretta da Lina Wertmüller, del 1990, nel celebre scontro in macelleria tra lei e una signora di Afragola, interpretata da Linda Moretti, Rosa Priore, interpretata da una elegantissima Sophia Loren, così la chiama).
                              Tu sei napoletano e ne sai sicuramente più di me, Campana di Salerno ma con mamma Lucana.
                              Posso dire però con certezza che la mamma sarnese del mio ex marito faceva il ragù col maiale e gli involtini li faceva con locena di maiale ossia scamerita
                              Da ciascuno secondo le sue possibilità, a ciascuno secondo i suoi bisogni(A. Campanile) www.ricettelle.blogspot.com

                              Commenta

                              Operazioni in corso..
                              X