130 g di panna fresca oppure mascarpone dolcificato
3 limoni freschi profumatissimi
2 cucchiai di limoncello
Salsa di copertura
4 cucchiai di crema chantilly avanzata
250 g di panna fresca dolcificata
4/5 limoni grattugiati
1 bicchierino di limoncello
PREPARAZIONE
Montare le uova intere con lo zucchero per 20 minuti circa. Unire delicatamente la farina e la fecola setacciate, poi unire un pizzico di vanillina.
Versare il composto in stampini monodose a semisfera di alluminio (di 7/8 cm di diametro), imburrati e infarinati (ne occorrono circa 8-10). Cuocere in forno a 160° per 25 minuti circa.
Montare 130 g. di panna fresca (molto soda).
Unire la crema pasticcera aromatizzata al limoncello con la panna appena montata e aggiungere anche della scorza di 3 limoni grattugiati.
Sformare i piccoli pan di Spagna e, con un coltellino, scavare un po’ alla base, togliendo con po’ di mollica e bagnarle leggermente con sciroppo di acqua, zucchero e limoncello. Riempire queste cavità con chantilly e richiudere con la mollica tolta precedentemente.
Mettere 4 cucchiai di crema rimasta in un robot, aggiungere il limoncello e la scorza grattugiata di 4/5 limoni. Frullare il tutto e aggiungere poco alla volta la panna zuccherata rimasta. Si dovrà ottenere una salsa fluida ma densa (tipo besciamella).Nel caso rimanesse troppo liquida montarla con le fruste.
Sistemate le delizie su un vassoio e versarvi sopra la salsa al limoncello preparata.
Decorare con spuntoni di panna montata, uno per delizia, mettendovi su un triangolino di spicchio di limone. grattugiarvi sopra scorza di limoni un po’ verdi.
Le foto non riesco.per ora a postarle,ma ci sono quelle di Nicola
Le ho fatte bagnando il piccoli pds con bagna fatta con bagna allo sciroppo di succo di fragole, poco limoncello.
Ho farcito le basi con una cucchiaiata di crema al limone e 5/6 fragoline di bosco.
La glassa l'ho fatta con
250 di purea di fragoloni, 30 gr acqua, 70 gr di glucosio, 70 gr di zucchero, 6 gr di pectina
"Crostata morbida a strati
3 strati di pasta frolla all'olio intervallati da confettura o marmellata fanno nascere un dolce buonissimo e particolare.
Porzioni
Tempo di preparazione
6persone
10minuti
Tempo di cottura
40minuti
Gli Ingredienti
280-300g di farina 00(leggi note)
100g di zucchero
1 uovointero grande
1 tuorlogrande
80g di olio di semi di arachidio olio di oliva leggero
1cucchiaino di lievito per dolci
1pizzico di sale
1 limonebuccia grattugiata
250-300 g di confetturadi ciliegie o preferita
Le Istruzioni
In una terrina unite lo zucchero, il pizzico di sale, l'olio, l'uovo intero ed il tuorlo. Mescolate con una forchetta, unite man mano la farina con il lievito fino a quando inizia a formarsi l'impasto.
Spostatevi su di una spianatoia ed incorporate la restante farina fino ad avere un impasto elastico che non si attacca più alle mani. (Solitamente a me ne basta 280 g). Dividete il panetto in 4 parti.
Stendete il primo panetto in uno strato sottile di circa 4 mm e rivestite uno stampo a ceniera da 18 cm precedentemente imburrato ed infarinato. Bucherellate la base e mettete un po' di marmellata senza esagerare lasciando i bordi liberi. Stendete il secondo panetto bucherellatelo e mettetelo nello stampo, alzate e schiacciate leggermente i bordi, farcite con marmellata senza esagerare. Stendete il terzo panetto, bucherellatelo e mettetelo nello stampo, farcite con marmellata.
Abbassate l'eventuale bordo e decorate a piacere con strisce oppure usate la formina che più vi piace e formate cuori o stelle decorative. Mettete la crostata in frigo mentre il forno raggiunge la temperatura. Infornate in forno preriscaldato a 180° funzione statico nella parte bassa del forno per circa 40 minuti, fino a quando è dorata. Fate raffreddare, sformate e servite.
Recipe Notes
La crostata essendo formata da 3 strati di frolla in cottura tende a gonfiarsi, poi una volta cotta si abbassa, quindi se volete potete decorarla con formine a cuore e stella in modo da non avere problemi con le strisce di frolla.
Questa pasta frolla oltre ad essere facilissima è un vero piacere da lavorare perché super elastica, consiglio di aggiungere la farina man mano perché cambiando il peso delle uova può cambiare l'assorbimento di farina; è pronta quando non si attacca più alle mani, solitamente a me ne basta 280 g.
Se usate uova piccole o medie potete usarle intere e regolatevi con la farina sempre aggiungendola man mano."
Una crostata veg economica, facilissima ed ottima; senza uova, burro e latte è perfetta per chi ha intolleranze e per una sana merenda di tutta la famiglia.
Porzioni
Tempo di preparazione
6persone
10minuti
Tempo di cottura
30-40minuti
Gli Ingredienti
60g di acqua
60g di oliodi semi
80g di zuccherointegrale, Mascobado o bianco
250 g di farina00 o di tipo 2 (semi integrale)
1cucchiaino di lievito per dolci
1 limone(buccia grattugiata) o vaniglia
1pizzico di sale
3-4cucchiai di confetturadi albicocca o preferita
Le Istruzioni
In una terrina sciogliete lo zucchero nell'acqua con un pizzico di sale mescolando con una frusta a mano (vi consiglio di frullare lo zucchero se usate uno di grana grossa). Aggiungete l'olio e continuate a mescolare. Unite la farina setacciata con 1 cucchiaino di lievito, la scorza grattugiata di 1 limone e mescolate velocemente con 1 cucchiaio o mani fino ad avere un composto ben amalgamato, fate riposare in frigo per almeno 40 minuti.
Dividete la frolla in 2 parti, stendete la prima su carta forno ad uno spessore di circa 5 mm e rivestite uno stampo da crosta da 18 cm, bucherellate la pasta e farcite con 4 cucchiai della vostra marmellata preferita. Stendete l'altra parte di pasta frolla e con un taglia biscotti a cuore ricavate tanti cuoricini che vi serviranno per ricoprire la crostata. Partite dalla circonferenza fino ad arrivare al centro. Infornate a 180° funzione statico per circa 35-40 minuti. Fate raffreddare bene e spolverizzate leggermente con zucchero a velo.
Recipe Notes
Potete usare lo zucchero che preferite; viene bene anche con lo zucchero bianco semolato ma se usate lo zucchero integrale vi verrà bella ambrata come la mia e con un sapore più caramellato. Non confondete lo zucchero grezzo di canna con quello integrale che oltre ad essere più buono e profumato, non è raffinato ed ha spesso una grana più sottile.
Se volete farla al cacao dovete aggiungere agli ingredienti 25 g di cacao amaro.
Come farina potete usare quella 00 oppure la farina di tipo 2 semi-integrale; viene ottima e della giusta consistenza anche se fate metà 00 e metà semi-integrale.
Se volete farla gluten-free fate un mix tra farina di grano saraceno che dona un sapore rustico, farina di riso che dona struttura e un piccola parte di farina di mais che la rende più friabile.
Potete comodamente preparare la pasta frolla in anticipo e conservarla in frigo fino a 2 giorni. Potete anche congelarla fino a 3 mesi."
Io stavolta ho pensato che non c'è mai abbastanza verdura ai raduni, quindi ho portato, oltre alle "solite" fiorentine, anche fagioli all'uccelletto e spinaci all'agro. In più, crostini toscani, crostini cavolo nero e bottarga, spiedini pomodorini acciuga e oliva ed un pezzo di finocchiona.
1,5kg di fagioli cannellini (rigorosamente cannellini) già lessati
mezza bottiglia di passata di pomodoro
5 spicchi d'aglio belli grossi
10 foglie di salvia
sale e pepe
abbondante olio "bono"
Lo ammetto, la mia ricetta dei fagioli non è del tutto prismatica, però io li faccio così: metto in un tegame un bel po' di olio evo e l'aglio (divido gli spicchi in due se sono grossi), lo faccio appena rosolare poi aggiungo i fagioli, a fiamma vivace li faccio saltare giusto due minuti poi aggiungo la passata di pomodoro e le foglie di salvia. Abbasso la fiamma, copro e faccio cuocere per una quindicina di minuti, ma molto dipende dal grado di cottura dei fagioli prima della preparazione, comunque tra quindici e venti minuti è ok. Appena prima di spengere regolo di sale e di pepe.
La ricetta originale prevede invece di scaldare il pomodoro in olio e aglio, poi aggiungere i fagioli.
1.5 kg di spinaci freschi (un po' meno, li ho controllati foglia per foglia...)
olio "bono"
3 limoni succosi
sale e pepe
Ho sbollentato velocemente gli spinaci in acqua non salata, li ho scolati e tritati grossolanamente. Messo una capace padella con un po' di olio evo e l'aglio, l'ho fatto imbiondire poi ho aggiunto gli spinaci, ho abbassato la fiamma e li ho fatti cuocere coperti per 10 minuti. Ho strizzato i limoni, ho alzato la fiamma ed ho spadellato gli spinaci aggiungendo man mano il succo. Regolato di sale e via. Attenzione a non scolare troppo l'acqua degli spinaci, devono cuocere senza aggiunta di altra acqua.
3 mazzi belli grossi di cavolo nero
una baffa di bottarga (quella che preferite)
4 spicchi d'aglio
olio "bono"
poco sale
Ho sbollentato appena il cavolo (previa pulitura cioè eliminazione della nervatura centrale), poi l'ho fatto saltare velocemente in padella con l'aglio ed un filo d'olio. L'ho fatto intieipidire, badate che non sia proprio cotto ma piuttosto "al dente", poi l'ho frullato col pimer, completo degli spicchi d'aglio, aggiungendo olio evo fino ad ottenere una crema piuttosto densa ma abbastanza liscia. Regolato, se mai ce ne fosse bisogno, di sale poi l'ho spalmato su fette di pane toscano e completato con fettine sottilissime di bottarga ricoprendo quasi del tutto la superficie.
Gli spiedini sono facili da fare ma piuttosto laboriosi: infilzate un filetto di acciuga, poi un pomodorino, rigirate attorno a metà pomodorino l'acciuga e infilzatela dall'altra parte, poi infilzate l'oliva, rigirate il filetto attorno, infilzatene un altro, un pomodorino e girategli attorno per infilzare dall'altra parte l'acciuga. Se siete già arrivati al mal di testa basterà guardare una foto, è più facile rifarli guardandoli che seguendo le spiegazioni.
La finocchiona, siccome è di quella buona, va affettata a mano, non per niente si chiama anche "sbriciolona" per cui l'utilizzo dell'affettatrice equivale circa ad una inutile e controproducente tortura. Dalla faccia di Raffaele nel selfie, si capisce come ancora non ne abbia avuta e quanto la agognasse...
1 arista di maiale
1 paio di cucchiai di senape di digione
sale marino
1 bicchiere d'olio evo
il succo di un limone.
Proc.
E' il classico arrosto all'olio che ha imperversato per il forum , solo che questa volta ho usato una bella arista di maiale.
inoltre ho aggiunto tra gli ingredienti la senape di Digione.
Ho iniziato legando per bene la carne e poi massaggiandola con il sale marino. poi ho cosparso con la senape di Digione , ho messo dentro la pentola per le lunghe cotture , ho aggiunto l'olio ed il limone. ho quindi chiuso con il coperchio dopo aver messo tra pentola e coperchio un foglio di carta forno.
Fuoco bassissimo per cira 3 ore .
1 kg. di mezzi rigatoni
1 kg e mezzo di cicoria di campo
200 gr di pecorino romano
1 paio di rametti di rosmarino
2 spicchi di aglio
peperoncino a piacere
olio evo
sale qb
proc.
per prima cosa si lessa la cicoria con pochissima acqua ( quasi una cottura al vapore)
poi si prepara una padella con olio(abbondante), aglio, peperoncino e rosmarino. Si fa' prendere colore e si aggiunge la cicoria facendola insaporire per bene.
Nel frattempo si cuoce la pasta al dente e si mette a saltare nella padella con la cicoria, quindi si cosparge di pecorino romano .
E poi si porta a tavola.
SCROCCHIA
proc.
Si va' al forno di EZIO a Monte Porzio Catone ;
si comprano du fogli de scrocchia e se porta al raduno
farina 180g
uova 3
olio di riso 1dl
latte zymil 1dl
gorgonzola piccante 150g
pera 1
lievito in polvere (tipo per dolci ma non zuccherato, baking powder) 16g
sale
Sbattere le uova con il latte e l’olio. Aggiungere la farina setacciata insieme al lievito, poi il gorgonzola e la pera, tagliati a dadini, . Condire con sale, versare in uno stampo da plumcake foderato con carta da forno, e fare cuocere a 180° per circa 50 minuti.
1 coniglio da circa 1,8/2 kg
tagliato a pezzi
1 cipolla grossa
1 carota
1 costa di sedano
1 porro
2 spicchi di aglio un po' grossi
1 bicchiere abbondante di vino bianco (di buona qualità, preferibilmente un Gavi)
1 mazzetto di erbe:
un ciuffo di prezzemolo
un ciuffo di basilico
un ciuffo di salvia
rametti di timo
rametti di maggiorana
2 rametti di rosmarino
2 o 3 foglie di alloro
1 cucchiaio di grani di pepe nero
1 cucchiaio di bacche di ginepro
2 chiodi di garofano
per condire:
olio e.v.
foglie di salvia
aglio
sale e pepe
In una capace pentola mettere la carota raschiata, il sedano, la cipolla steccata con i due chiodi di garofano, il porro mondato e gli spicchi d'aglio, il mazzetto di erbe legato e aggiungere l'acqua come per un brodo e portare a ebollizione. Quando bolle mettere il coniglio a pezzi e il bicchiere di vino, salare e coprire, abbassare il fuoco. Cuocere per un'ora e spegnere.
Lasciar raffreddare completamente.
Quando il tutto è freddo, cominciare a disossare il coniglio.
Prendere un contenitore che possa stare in frigorifero e fare strati. Spolpare i pezzi di coniglio ricavandone pezzetti di polpa non troppo grossi, metterli ben distesi, cospargerli di sale, pepe nero macinato al momento, foglie di salvia spezzettate e aglio tagliato fine, un giro d'olio a coprire e continuare così fino ad esaurimento degli ingredienti.
Alla fine coprire bene d'olio e tenere in frigorifero per almeno tre giorni prima di consumare.
1 Kg di trippa foiolo (centopelli)
1 grossa carota
2 coste di sedano
1 grossa cipolla bionda
2 foglie di alloro
1 bicchiere di vino bianco di buona qualità
1 scatola di pomodori pelati (o della passata di pomodoro)
brodo di carne q.b.
sale, pepe nero
olio e.v.
per il brodo:
1 pezzo di biancostato non troppo grosso
1 pezzetto di muscolo o altro che sia misto
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
1 foglia di salvia
qualche gambo di prezzemolo
qualche grano di pepe nero
preparate il brodo mettendo carne e verdure a freddo. Fate bollire finchè la carne è cotta e poi filtrate il brodo. Operazione che si può fare anche il giorno prima.
Tagliate o fatevi tagliare dal macellaio la trippa a striscioline non troppo sottili ma neanche troppo grosse.
Tritate non troppo finemente carota, sedano e cipolla nel tritatutto.
Lavate e scolate la trippa.
In un goccio d'olio rosolate il trito di verdure poi unite la trippa ben scolata, aggiungete l'alloro e lasciatela insaporire nel soffritto. Bagnate col vino bianco e lasciate evaporare.
A questo punto unite i pomodori pelati tagliuzzati, o della passata. Mescolate e continuate a cuocere per qualche minuto, regolate di sale e di pepe, quindi versate il brodo fino a coprire tutta la trippa. Chiudete la casseruola con un coperchio, abbassate il fuoco e lasciate cuocere pian piano, mescolando ogni tanto e controllando che non si asciughi troppo, in questo caso rabboccate con del brodo caldo, o con poca acqua calda. Ci vorrà parecchio tempo, circa 3 ore e più, sarà pronta quando il foiolo sarà morbido ma ancora calloso, e il sugo ristretto ma non asciutto.
Più buona il giorno dopo.
2 kg di costolette di agnello
la scorza di 1 limone
rosmarino
2 spicchi d'aglio
sale, pepe
pane grattugiato q.b.
3 uova
olio di arachide per friggere
parate le costolette, eliminate grasso in eccesso, poi incidetene i bordi con una forbice e mettetele man mano in un contenitore a strati, unite ad ogni strato pezzetti di scorza di limone, il rosmarino tagliuzzato e l'aglio a pezzetti, un pizzico di pepe. Continuate così fino a finire le costolette, poi compattatele bene nel contenitore. Copritele e lasciate marinare in frigorifero fino al momento di prepararle. Quando dovete friggere, eliminate accuratamente le scorze del limone, i pezzetti di aglio e il rosmarino più evidente, quindi impanatele con uovo e pane grattugiato e friggetele in olio caldo, salatele solo alla fine, dopo cotte.
Giuli... quelle costolette erano straordinarie. Non avevo mai marinato prima l’agnello per farlo fritto, ma d’ora in poi non mancherò!!!
Quanto tempo prima le hai preparate?? .
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