No, non mi sono trasferita in Giappone, sono sempre nella mia bella Milàn , e non voglio far piovere, visto che saranno anni che non inizio un nuovo topic (non vi voglio dire che non trovavo il tasto "nuovo topic"...), ma insomma, visto che l'altra sera ho buttato in padella più di due ingredienti, vi racconto cosa ho prodotto.
Dovete sapere che per motivi sportivi sto seguendo un piano alimentare piuttosto preciso (il piano è mooolto preciso, io un po' meno...) dove, come potrete facilmente immaginare, i dolci sono banditi, i grassi e tutto il resto sono misurati. L'unica cosa su cui posso spaziare fondamentalmente sono le verdure (per fortuna!). Quindi se ho voglia di fare un piatto un po' diverso dal solito devo un po' ingegnarmi perché rientri nei parametri... e così mi sono inventata questa cosa qui che non è per niente male!
La scintilla me l'ha data il Mercato della Terra di sabato, dove c'era una bancarella di una cooperativa sociale e agricola che opera in veneto, e oltre a del magnifico radicchio tardivo e variegato di Castelfranco, avevano questi fantastici funghetti shiitake freschi, coltivati in carcere. I funghi shiitake sono originari del Giappone, crescono sui tronchi di quercia e pare abbiano un sacco di proprietà benefiche tra le quali la stimolazione del sistema immunitario e la capacità di ridurre i livelli di colesterolo. Crescendo sul legno sono anche puliti e quindi comodi da usare
Solitamente qui si trovano secchi nei negozi di alimenti etnici, e sinceramente non li avevo mai assaggiati, ma visto che li ho trovati freschi li ho presi subito. Si possono mangiare sia crudi che cotti, e così ho fatto.
Ne ho affettati alcuni e me li sono pappati in insalata con un cespo di tardivo e un po' di raspadura, gli altri (circa 3 etti) li ho cubettati e fatti andare a fuoco vivace con un cucchiaio di olio.
Poi ho aggiunto una confezione (200g) di silken tofu. Ragazzi, che scoperta! Io avevo assaggiato solo il tofu solido in panetti, e non mi ha mai fatto impazzire, ma questo è una meraviglia! Allora, è sempre tofu... cioè insapore... ma ha una consistenza budinosa che mi ha veramente sorpreso! C'è da dire che avevo acquistato un tofu di un marchio inglese ma prodotto in giappone, credo che sia uno dei più buoni. Comunque l'ho scolato bene dal liquidino di conservazione e l'ho rotto nella padella dei funghi.
Mentre facevo tutto questo, ho preparato gli shirataki, gli spaghetti di konjac -sapete, quelli senza calorie, prodotti dalla radice di konjac, pianta giapponese. Sono diventati famosi con la Dukan, ma se andate in un negozio etnico li trovate anche non marchiati dukan e quindi costano meno. Si trovano sia secchi che morbidi, conservati in liquido. Li ho provati entrambi, alla fine il risultato è uguale, ma quelli secchi oltre alla radice di konjac avevano anche come ingrediente un po' di amido e quindi non erano proprio a zero calorie. Invece questi che ho preso stavolta, giapponesi, erano praticamente a zero e comunque volevo provarli. Devo dire che il liquidino di governo non aveva un buonissimo odore, ma dopo una sciacquata sotto acqua corrente (come scritto sulla confezione) è andato via subito.
Dopo averli sciacquati si buttano in acqua bollente per 10 minuti (poi si possono anche lasciare di più perché non scuociono) e si scolano normalmente.
Anche questi sono finiti quindi nella padella, dove poi ho aggiunto anche un paio di cucchiai di salsa di soja (quella con meno sale).
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Ed ecco qui, devo dire un bel piatto soddisfacente (per due persone), con un totale di 385 calorie, 30 g di carboidrati, 27 di proteine e 20 di grassi - certo non molto vario nei colori ma pazienza.
filedata/fetch?id=2927916&d=1550663253&type=thumb
Dovete sapere che per motivi sportivi sto seguendo un piano alimentare piuttosto preciso (il piano è mooolto preciso, io un po' meno...) dove, come potrete facilmente immaginare, i dolci sono banditi, i grassi e tutto il resto sono misurati. L'unica cosa su cui posso spaziare fondamentalmente sono le verdure (per fortuna!). Quindi se ho voglia di fare un piatto un po' diverso dal solito devo un po' ingegnarmi perché rientri nei parametri... e così mi sono inventata questa cosa qui che non è per niente male!
La scintilla me l'ha data il Mercato della Terra di sabato, dove c'era una bancarella di una cooperativa sociale e agricola che opera in veneto, e oltre a del magnifico radicchio tardivo e variegato di Castelfranco, avevano questi fantastici funghetti shiitake freschi, coltivati in carcere. I funghi shiitake sono originari del Giappone, crescono sui tronchi di quercia e pare abbiano un sacco di proprietà benefiche tra le quali la stimolazione del sistema immunitario e la capacità di ridurre i livelli di colesterolo. Crescendo sul legno sono anche puliti e quindi comodi da usare
Solitamente qui si trovano secchi nei negozi di alimenti etnici, e sinceramente non li avevo mai assaggiati, ma visto che li ho trovati freschi li ho presi subito. Si possono mangiare sia crudi che cotti, e così ho fatto.
Ne ho affettati alcuni e me li sono pappati in insalata con un cespo di tardivo e un po' di raspadura, gli altri (circa 3 etti) li ho cubettati e fatti andare a fuoco vivace con un cucchiaio di olio.
Poi ho aggiunto una confezione (200g) di silken tofu. Ragazzi, che scoperta! Io avevo assaggiato solo il tofu solido in panetti, e non mi ha mai fatto impazzire, ma questo è una meraviglia! Allora, è sempre tofu... cioè insapore... ma ha una consistenza budinosa che mi ha veramente sorpreso! C'è da dire che avevo acquistato un tofu di un marchio inglese ma prodotto in giappone, credo che sia uno dei più buoni. Comunque l'ho scolato bene dal liquidino di conservazione e l'ho rotto nella padella dei funghi.
Mentre facevo tutto questo, ho preparato gli shirataki, gli spaghetti di konjac -sapete, quelli senza calorie, prodotti dalla radice di konjac, pianta giapponese. Sono diventati famosi con la Dukan, ma se andate in un negozio etnico li trovate anche non marchiati dukan e quindi costano meno. Si trovano sia secchi che morbidi, conservati in liquido. Li ho provati entrambi, alla fine il risultato è uguale, ma quelli secchi oltre alla radice di konjac avevano anche come ingrediente un po' di amido e quindi non erano proprio a zero calorie. Invece questi che ho preso stavolta, giapponesi, erano praticamente a zero e comunque volevo provarli. Devo dire che il liquidino di governo non aveva un buonissimo odore, ma dopo una sciacquata sotto acqua corrente (come scritto sulla confezione) è andato via subito.
Dopo averli sciacquati si buttano in acqua bollente per 10 minuti (poi si possono anche lasciare di più perché non scuociono) e si scolano normalmente.
Anche questi sono finiti quindi nella padella, dove poi ho aggiunto anche un paio di cucchiai di salsa di soja (quella con meno sale).
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Ed ecco qui, devo dire un bel piatto soddisfacente (per due persone), con un totale di 385 calorie, 30 g di carboidrati, 27 di proteine e 20 di grassi - certo non molto vario nei colori ma pazienza.
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