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  • #76
    Ussignur anche a me manca il pane zucchero e vino!

    Da piccola ero alquanto inappetente quindi mamma per farmi mangiare mi proponeva pane e ciao crem....... sì perché a casa mia la nutella era roba da ricchi ed è arrivata molto dopo, oppure un buondì Motta. Ma c'era anche pane e marmellata, pane e salame e quando mamma faceva la polenta (rigorosamente polenta bianca) c'era polenta bianca e zucchero...... questa sì che la mangiavo sempre molto volentieri, ricordo ancora come lo zucchero crocchiava sotto i denti perché la polenta era rigorosamente fredda
    Cristina.

    Brox ... con quel suo sorriso che dice tutto quello che ha nel cuore... (Giuliana, 12/10/09)

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    • #77
      a metà anni '50 non è che ci fosse tanta scelta: pane acqua e zucchero, o burro e zucchero, pane e olio. a volte se mamma la faceva o ce la regalavano, pane e marmellata. se ero dai nonni, delle cose buonissime: pane fatto in casa con la lonza di fichi preparata da nonna, oppure pane e prosciutto o pancetta che era meglio del prosciutto. in estate pane e fichi, in autunno pane e noci. seee, le merendine! la domenica la crostata o il ciambellone. a metà anni '60 mamma comperò una roba moderna: il tostapane! il problema era trovare il pancarrè. lo comperava papo" in un forno a via Veneto, che ancora c'è. era un pancarrè vero, intero, che tagliavano a fette con una macchina..tempi passati! a mio figlio ho dato tanto pane olio e pomodoro, e ancora adesso lo considera un cibo consolatorio..
      I vostri figli non sono vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di se stessa. Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi. E, benchè vivano con voi, ciò non di meno non vi appartengono.

      La Tavola di Rita

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      • #78
        A merenda pane burro zucchero, pane vino zucchero(oggi non mi sembra la merenda perfetta per dei bambini)o pane olio e sale ah pane pomodoro
        Se c'e' un problema parliamone ,cosi' la risolviamo la situazione altrimenti non la risolviamo (mia figlia a 4 anni parlando col "fidanzato" dell asilo)

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        • #79
          Pubblicato originariamente da ritabuzz Visualizza il messaggio
          a metà anni '50 non è che ci fosse tanta scelta: pane acqua e zucchero, o burro e zucchero, pane e olio. a volte se mamma la faceva o ce la regalavano, pane e marmellata. se ero dai nonni, delle cose buonissime: pane fatto in casa con la lonza di fichi preparata da nonna, oppure pane e prosciutto o pancetta che era meglio del prosciutto. in estate pane e fichi, in autunno pane e noci. seee, le merendine! la domenica la crostata o il ciambellone. a metà anni '60 mamma comperò una roba moderna: il tostapane! il problema era trovare il pancarrè. lo comperava papo" in un forno a via Veneto, che ancora c'è. era un pancarrè vero, intero, che tagliavano a fette con una macchina..tempi passati! a mio figlio ho dato tanto pane olio e pomodoro, e ancora adesso lo considera un cibo consolatorio..
          rita cos'è la lonza di fichi?
          mi hai fatto ricordare il primo toast fatto in casa con fettine di pane tagliato sottile, prosciutto cotto e fontina ( sottilette ancora lontane) e messo in forno a dorare... che buono. la mamma me lo faceva prima di un compito in classe da colazione assieme ad un ovetto con caffe è zucchero montatissimo la colazione era sostanziosa, ma i compiti in classe non sempre erano direttamente proporzionali alla colazione
          amore è quando qualcuno ti fa del male e tu sei molto arrabbiato, ma non strilli per non farlo piangere. (Susanna 5 anni)

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          • #80
            Ho parlato con mamma di questo topo.
            Vabbè, neanche lei ha visto usare, qua, pane vino ed acqua.
            Perà mi ha raccontato che quando era piccola trovavano al negozio solo marmellata di ciliege.
            Ricorda che era in un cestello e gliela mettevano in un cono di carta (di color carta da zucchero). Che tempi!
            Somewhere I belong!!

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            • #81
              Pubblicato originariamente da Lumachina1979 Visualizza il messaggio
              Ho parlato con mamma di questo topo.
              Vabbè, neanche lei ha visto usare, qua, pane vino ed acqua.
              Perà mi ha raccontato che quando era piccola trovavano al negozio solo marmellata di ciliege.
              Ricorda che era in un cestello e gliela mettevano in un cono di carta (di color carta da zucchero). Che tempi!
              vero, pure da noi si comperava la marmellata sfusa, ricordo che era in scatole di latta tipo quelle grosse di tonno che aprono la vigilia di natale e anche questa la vendevano a etti in cartocci di carta oleata.. mi piaceva tanto vedere il bottegaio fare il cartoccio , non era per nulla facile, lo arricciava da ogni lato dopo avere raddoppiato la carta e alla fine era piu' sigillato del sottovuoto. erano i tempi in cui la spesa si faceva con la sporta di paglia e non con le buste di plastica
              amore è quando qualcuno ti fa del male e tu sei molto arrabbiato, ma non strilli per non farlo piangere. (Susanna 5 anni)

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              • #82
                Pubblicato originariamente da aidi Visualizza il messaggio
                rita cos'è la lonza di fichi?
                mi hai fatto ricordare il primo toast fatto in casa con fettine di pane tagliato sottile, prosciutto cotto e fontina ( sottilette ancora lontane) e messo in forno a dorare... che buono. la mamma me lo faceva prima di un compito in classe da colazione assieme ad un ovetto con caffe è zucchero montatissimo la colazione era sostanziosa, ma i compiti in classe non sempre erano direttamente proporzionali alla colazione
                la lonza di fichi...dunque, andiamo per ordine: i nonni avevano qualche albero di fichi, e dopo aver rifornito i vicini, ne avanzavano tanti. allora nonna li stendeva su delle assi, li cospargeva (forse) di farina, ci metteva dei veli sopra per le mosche, e li lasciava ad asciugare al sole.
                una volta asciutti, una buona parte venivano usati per la lonza di fichi. li passava al tritacarne, ci metteva semi di anice e noci. impastava il tutto, formava una specie di salame che avvolgeva nelle foglie stesse del fico. legava e lasciava appeso ad asciugare. era una fonte di energia in inverno, ed un'ottima merenda per i bambini, e non solo...bè, qualche anno fa, quando cominciò la moda del pecorino di fossa, insieme al formaggio mi consigliarono un abbinamento con salame di fichi (venduto a carati...). l'ho pure comperato, ma niente a che vedere con quello di nonna..
                I vostri figli non sono vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di se stessa. Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi. E, benchè vivano con voi, ciò non di meno non vi appartengono.

                La Tavola di Rita

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                • #83
                  che meraviglia rita , anche tutto il rituale, grazie mille
                  amore è quando qualcuno ti fa del male e tu sei molto arrabbiato, ma non strilli per non farlo piangere. (Susanna 5 anni)

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                  • #84
                    Oltre a parecchie cose che mangiavate anche voi (pan coll'olio, coll'olio e pomodoro, burro e zucchero, burro e miele, acqua e zucchero, vino e zucchero, carrarmato) mi ricordo il pane con la panna di affioramento che si raccoglieva dal latte che ci portavano a casa.
                    D'estate, dei gran frullati di frutta e latte, bevuti in giardino.
                    In giornate eccezionali, la Coppa Smeralda che, come ricordava credo Stefano Benni, dalle foto sembrava una torta nuziale e quando la aprivi trovavi invece 4 dita di gelato industriale, con in fondo una meringhina stitica e sopra due o tre pezzetti di qualcosa che non ricordo...

                    Cmq a me, che mangiavo solo roba fatta in casa, sembrava molto elegante e chic fare merenda col gelato compro...
                    Poor people have big TV's. Rich people have big libraries.
                    La cuoca che copia

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                    • #85
                      Io ricordo pane ACQUA e zucchero (il pane veniva ben strizzato e spolverato, quando andava bene ci mettevano 1 po" di cacao amaro)
                      oppure pane ricotta e zucchero
                      Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.

                      Giovanni Falcone

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                      • #86
                        Ma come cappero si fa a mangiare pane vino e zucchero?
                        Scioglievate lo zucchero nel vino e poi ci pocciavate dentro il pane? (mi viene l'impeto...)

                        Io ero una bimba da allevamento.
                        Mai mangiato pane e.......tranne eccezioni.
                        Da mia nonna thè con i biscotti (gran turchese o mattutini).
                        A casa fette biscottate o crackers con nutella, ciambella di mia mamma, tortino Porretta, buondì Motta, girella.
                        Ah!Quando ero da mia nonna, il mercoledì passava il camioncino dell'"Amico della tavola" e mi comperavo 1 etto di ricotta.
                        La mettevo in un piattino, mettevo sopra un cucchiaio di zucchero e schiacciavo.
                        Me la mangiavo tutta.
                        Uh, che voglia!!
                        La resdora.

                        La terra non è un dono dei nostri padri, bensì un prestito dei nostri figli.

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                        • #87
                          veniva mangiato bagnato con acqua sporcata di vino, e lo zucchero sparso sopra... 'mbuta.
                          poveroloris
                          Fiera produttrice dei biscotti al burro mangiati anche da Lastefi!

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                          • #88
                            Che schifo!!
                            La resdora.

                            La terra non è un dono dei nostri padri, bensì un prestito dei nostri figli.

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                            • #89
                              Hai ragione Fede... una cosa da carcere duro. Pane e acqua....si, vabbè un poco di zucchero.

                              Ma meglio pane e olio allora o pane e pomodoro o pane e qualcosa insomma.

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                              • #90
                                Pubblicato originariamente da federica_pozzi Visualizza il messaggio
                                Ma come cappero si fa a mangiare pane vino e zucchero?
                                Scioglievate lo zucchero nel vino e poi ci pocciavate dentro il pane? (mi viene l'impeto...)

                                Io ero una bimba da allevamento.
                                Mai mangiato pane e.......tranne eccezioni.
                                Da mia nonna thè con i biscotti (gran turchese o mattutini).
                                A casa fette biscottate o crackers con nutella, ciambella di mia mamma, tortino Porretta, buondì Motta, girella.
                                Ah!Quando ero da mia nonna, il mercoledì passava il camioncino dell'"Amico della tavola" e mi comperavo 1 etto di ricotta.
                                La mettevo in un piattino, mettevo sopra un cucchiaio di zucchero e schiacciavo.
                                Me la mangiavo tutta.
                                Uh, che voglia!!
                                Federica, si vede che sei giovane, e forse figlia di anni migliori...ti assicuro che pane acqua e zucchero lo mangerei ancora... prova! ti posto la ricetta:

                                andare dal fornaio e comperare il pane, o in alternativa, perdere qualche ora e prepararlo in casa
                                aspettare magari che diventi un po' duretto e che in famiglia tutti dicano: che p....ancora 'sto pane!!!!!
                                tagliarlo a fette sottili o no, e mettere le suddette fette sotto il rubinetto dell'acqua
                                ritirarle velocemente e metterle in un piatto a gonfiarsi un po'
                                scolare l'acqua in eccesso
                                prendere il barattolo dello zucchero e con il cucchiaio o con la mano, spargere sul suddetto pane una bella manciata di zucchero
                                aspettare che lo zucchero a contatto con la superficie umida faccia mappazza
                                il piatto è pronto per essere gustato..
                                I vostri figli non sono vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di se stessa. Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi. E, benchè vivano con voi, ciò non di meno non vi appartengono.

                                La Tavola di Rita

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