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  • #16
    CHE BORBOTTINO!

    Lo diceva sempre il mì nonno, davanti a questo piatto.
    Grande persona, il nonno. Ha segnato la mia vita in maniera indelebile. Socialista e fondatore del partito a Prato, spirito libero, autodidatta (aveva fatto la terza alle scuole domenicali!) col quale potevi affrontare qualunque argomento sicuro di trovarlo preparato, profondo conoscitore ed amante della montagna. Avevo solo 5 anni quando mi portà in cima alla Calvana, la "montagna" di Prato, e di lì mi fece ammirare quel bellissimo panorama della piana Firenze-Prato-Pistoia che avevamo ai nostri piedi. Quante volte siamo stati "in poggio" insieme, tornando sempre con qualche dono: a seconda della stagione, radicchio selvatico misto ("metti sempre poca salvastrella, che ha un sapore forte!"), mazzi di giunchiglie o giaggioli o altri fiori profumatissimi oltre che splendidi, funghi pinaroli o pennecciole o vesce o prataioli (niente porcini, in Calvana un fanno), asparagi selvatici da noi detti "spazzole" a mazzi grossi come un tronco, fichi seccati sulla pianta perché mai colti (dolcissimi!), il formaggio del primo sardo che avea cominciato ad allevare pecore su quella montagna identica a quelle della sua isola, carsica e brulla (ma il nonno ce l'aveva con lui: le sue pecore brucavano tutti i germogli delle giunchiglie, che infatti dopo poco sono praticamente sparite!).
    Aveva conosciuto la fame, il nonno: a 4 anni l'avevano mandato a "girare la ruota" del cordaio, per portare a casa anche quei pochi spiccioli; e come tutti coloro che hanno vissuto quella tremenda esperienza era un buongustaio. Nel senso che apprezzava i sapori semplici, i piatti di poca apparenza e di molta sostanza, le ricette che consentivano di usare poco companatico e dimolto pane. Oltre che in tantissime altre cose, mi ha influenzato anche in questo, il nonno: spesso, quando imbratto le pentole, penso che a lui certe cose sarebbero piaciute molto.
    E ho ripensato a lui anche ieri sera, quando ho fatto "il borbottino" per cena. Con quella strana parola a Prato si indica in genere una ricetta che richiede un misto di ingredienti: tipico esempio di un "borbottino" ad esempio è la minestra di pane, con tutti quei tipi di verdura. E lo sarebbe, sempre per esempio anche il cacciucco; ma questo non è un piatto molto pratese....
    Il nonno però con quella parola identificava questo: si prendono dei fagioli bianchi lessati, possibilmente in forno (qui da noi si trovano in tutti i panifici) La cottura dev'essere piuttosto prolungata, i fagioli molto ben contti ed il loro brodo denso. Si tirano su scolati ma non troppo, ed in un azuppiera si condiscono con pezzetti di pomodoro maturo (oggi uso i ciliegini), cipolla a fette (oggi uso la Tropea)messa in un bicchiere con l'aceto a perdere "il forte", radici (=ravanelli) anch'esse a fettine, tre o quattro foglie di basilico spezzettate, un bel pezzo di tonno sott'olio grossolanamente sbriciolato. Olio d'oliva di Filettole (paesino alle falde della Calvana, noto per dare un olio squisito), l'aceto in cui hanno riposato le cipolle, sale, pepe abbondante ed una bella mescolata.
    Nient'altro, se non un filone di pane a portata di mano. E vino rosso.
    Magari, se potete, provate a immaginare il mì nonno che lo mangia a grosse cucchiate, dicendo estasiato: "che borbottino......"!
    "Le Belle Arti sono cinque, e cioè: la pittura, la scultura, la poesia, la musica, l'architettura. Quest'ultima ha per ramo principale la pasticceria." Careme Marie Antoine

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    • #17
      SALSICCE E FAGIOLI
      mi limito a fare rosolare le salsicce bucherellate, che emettono il loro grasso ed in quello cuociono. Poi fagioli, cucchiaiata di conserva, foglie di salvia ed ancora un po" di cottura.
      "Le Belle Arti sono cinque, e cioè: la pittura, la scultura, la poesia, la musica, l'architettura. Quest'ultima ha per ramo principale la pasticceria." Careme Marie Antoine

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      • #18
        I fagioli di Sorana meritano un raccontino.
        Alla fiera della palamita a S. Vincenzo (ricordi, Enzo?) presi una pubblicanzioncina che, fra le varie feste e sagre, pubblicizzava anche quella del fagiolo di Sorana per il primo week end di giugno.
        Detto fatto, sabato pomeriggio carico Angela sullo scooterone e via verso Pescia, sulle cui colline si trova Sorana. Più avanzavo, e più mi dicevo: qualcosa non quadra. Non un cartello, non uno striscione tipici di queste fiere di paese. Arrivo a destinazione, e comincio a girare per il minuscolo agglomerato, vuoto da sembrare disabitato. Arriva un tizio, che subito blocco: "scusi, ma la fiera del fagiolo?" Mi guarda con un mezzo sorriso e fa: "La deve avere un pochino di pazienza. Sa, s'enno (=li abbiamo) piantati da pochi giorni...."
        La fiera si svolge, ho saputo poi, alla fine di agosto o ai primi di settembre. I fagioli di Sorana sono prelibati e praticamente senza buccia, sostituita da una membrana leggerissima che non dà i consueti problemini dopo-fagioli.
        Non ci sono ricette specifiche, e possono essere usati al posto dei più comuni cannellini. Quindi benissimo al fiasco, per farne una cosa tipica, ma benissimo pure lessati in una maniera più tradizionale (pentola a pressione o normale); io li gusterei appunto "al naturale", lessati (il giusto!) in acqua con un po" di salvia e uno spicchio d'aglio, e poi conditi con dell'olio alla loro altezza, sale e pepe, magari in contorno ad una bistecca ai ferri come Dio comanda.
        Ci puoi fare anche quella pasta e fagioli estiva di cui parlavo pochi giorni fa.
        "Le Belle Arti sono cinque, e cioè: la pittura, la scultura, la poesia, la musica, l'architettura. Quest'ultima ha per ramo principale la pasticceria." Careme Marie Antoine

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        • #19
          Non tutto l'inverno vien per nuocere.
          Nel senso che quando fa un po" più freddo si possono azzardare piatti un po" più calorifici (!) senza sudarne le conseguenze.
          Io ieri l'altro mi sono fatto per cena un bel piatto (veramente ne ho mangiati due) di farro con i fagioli.
          Che fra l'altro è semplicissimo: per chi ha come me la fortuna di trovarli dal fornaio, si comprano 4 o 5 bei romaioli di fagioli cotti in forno "con parecchia broda, mi raccomando!".
          A casa, ho fatto ammollare un po" il farro in acqua; nel frattempo ho messo i fagioli nella pentola e ho minipimerato ben bene, ottenendo una crema che sarebbe già buona così. Non contento, ho fatto un trito fine fine di uno spicchio d'aglio, gli aghi di un rametto di rosmarino e quattro cinque foglie di salvia. Tutto in pentola, con il farro ed un cucchiaino bello colmo di conserva di pomodoro, e via al fuoco. Cottura, dipende dal farro. Possono bastare 10 minuti ma ce ne possono volere anche di più, dipende dal farro e da quanto è ammollato. Probabilmente per arrivare a cottura servirà un po" di acqua calda, nella quale io alla faccia dei khomeinisti sciolgo un bel cucchiaio di Rapunzel (dado vegetale senza glutammato).
          Viene una minestra bella densa, nella quale il cucchiaio sta quasi ritto da sè. C d'olio, spolverata di parmigiano e goduria immensa. In pochi minuti. Non proprio dietetica ma sicuramente nemmeno pesante, senza soffritti nè appesantimenti vari.
          "Le Belle Arti sono cinque, e cioè: la pittura, la scultura, la poesia, la musica, l'architettura. Quest'ultima ha per ramo principale la pasticceria." Careme Marie Antoine

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          • #20
            Grazie Gabriele, io adoro queste ricette!
            Stefania

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            • #21
              grazie anche a marisa!
              ...fatti non foste a viver come bruti...

              http://www.emanuelepolverelli.it/Sit...Benvenuto.html

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              • #22
                Marisa sei meglio del Tosco(il che è tutto dire!)
                Annamaria

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                • #23
                  Tosco (il sabato e la domenica si riposa) lunedì spediscici una pentola di fagioli!!!
                  "Le Belle Arti sono cinque, e cioè: la pittura, la scultura, la poesia, la musica, l'architettura. Quest'ultima ha per ramo principale la pasticceria." Careme Marie Antoine

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                  • #24
                    Orpo!!!!!!!!!!!!!!!!
                    Mi ritrovo addirittura citato 4 o 5 volte, con ricette e raccontini che avevo quasi dimenticato! Solo rileggendoli mi sono ritornati alla mente..................

                    Ma davvero Marisina li avevi salvati? Che onore.........
                    Senti i fagioli non li posso certo spedire, però sabato prossimo dalla Capa prometto solennemente di portarne una bella scorta. Solo lessati, ovviamente; poi si decide insieme cosa farne, ti va?

                    Gabriele
                    "A essere italiani tutti son boni!..... Ma provati a esser toscano, e pratese, se ti riesce." (Curzio Malaparte)

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                    • #25
                      cosa farne? ma che domande... vanno mangiati
                      Ogni Giorno Modifico (Qualcosa)
                      Sai... come nella cucina... ci sono ingredienti che stanno bene con altri... e invece ingredienti che non legano... penso che l'umanita' sia un gran bel pranzo... con tante portate... alcune piacciono... altre no... ma che importa? (Alkmenes)

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                      • #26
                        Fin lì ci ero arrivato.

                        Ma così, gnudi e crudi anzi cotti? Oddio, son boni anche così, però..... se si trovasse dù salsiccine di quelle bone......
                        Male che la vada, si fanno all'uccelletto. Un po" di aglio, salvia e conserva si troverà , dalla Ross?
                        Gabriele
                        "A essere italiani tutti son boni!..... Ma provati a esser toscano, e pratese, se ti riesce." (Curzio Malaparte)

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                        • #27
                          Aggiudicata salvia e conserva.

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                          • #28
                            Fritti!!
                            "Le Belle Arti sono cinque, e cioè: la pittura, la scultura, la poesia, la musica, l'architettura. Quest'ultima ha per ramo principale la pasticceria." Careme Marie Antoine

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                            • #29
                              Pubblicato originariamente da Rossanina Visualizza il messaggio
                              Aggiudicata salvia e conserva.

                              Aglio in casa tua no?

                              E come fai coi vampiri?

                              Gabriele
                              "A essere italiani tutti son boni!..... Ma provati a esser toscano, e pratese, se ti riesce." (Curzio Malaparte)

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                              • #30
                                quello che intendevo dire e' che sono buoni anche cosi' al naturale... io me li mangerei a cucchiaiate
                                Ogni Giorno Modifico (Qualcosa)
                                Sai... come nella cucina... ci sono ingredienti che stanno bene con altri... e invece ingredienti che non legano... penso che l'umanita' sia un gran bel pranzo... con tante portate... alcune piacciono... altre no... ma che importa? (Alkmenes)

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