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  • GINJINHA (liquore portoghese)

    A maggio sono andata a Lisbona e ho comprato una bottiglia di questo famoso liquore.
    Mi è piaciuto e visto che era tempo di amarene l'ho provato.
    Finalmente, dopo tutto questo tempo, lo abbiamo assaggiato e devo dire che è piaciuto molto, insomma un esperimento da ripetere.

    Tanto per cominciare a ginja è l'amarena.
    Ho preso la ricetta da un blog portoghese, questo

    io vi metto la ricetta tradotta e riassunta.

    Riempire per un 1/3 un recipiente (ho usato un barattolo grande Bormioli) con amarene lavate, asciugate e senza picciolo.

    Aggiungere lo zucchero fino a coprire la frutta, agitare, mettere anche un po' di cannella (non avevo le stecche ne ho messa un po' in polvere, senza esagerare!).

    Chiudere il barattolo e far riposare fino al giorno seguente.

    Il giorno seguente ho messo la grappa (aguardente) fino a riempire il barattolo.

    L'ho agitato ogni giorno per una settimana, poi l'ho conservato al buio per 8 mesi.

    E' pronto dopo 6 mesi, ma un anno sarebbe ancora meglio!
    Maddalena G.
    iltegamedicoccio.blogspot.it

  • #2
    Me ne parlava la Raffy pochi giorni fa in chat,al ritorno dal Portogallo,diceva che era una cosa buonissima!
    Mi fa pensare al ratafià (che adoro) e mi salvo la ricetta che vorrei provare quando maturano le mie ciliege (che è un mezzo amareno)

    grazie
    Federica

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    • #3
      Ne ho fatti tre barattoli!
      Per fortuna è venuto bene, era un'incognita!
      Per ora ne ho filtrato solo uno e non dico che sia finito, ma quasi.
      Eh, mica l'abbiamo bevuto tutto noi!

      Federica ho letto che si può usare anche il brandy.
      Maddalena G.
      iltegamedicoccio.blogspot.it

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      • #4
        Oh..grazie, voglio proprio provarlo!
        http://lacuocabiondatrafornelliebaraonda.blogspot.com/

        teStARDA à®

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        • #5
          questo è quello che ho comprato io.
          Maddalena G.
          iltegamedicoccio.blogspot.it

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          • #6
            ne ho prese tre bottiglie a Lisbona, proprio nel negozino in centro, dove vanno tutti
            per quest'anno sono a posto, per il prossimo anno ...magari torno a lisbona
            scherzi a parte...interessante ricetta..da provare sicuramente, grazie
            Raffuccia

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            • #7
              La zia della mia "nuorina" portoghese me ne ha regalato una bottiglia preparata da lei, veramente una bontà !
              Angiuledda
              Il sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano Anonimo

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              • #8
                mmm, sembra buono!
                Come si legge, "gingigna" con la g dolce?
                Laura

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                • #9
                  Pubblicato originariamente da *elsie* Visualizza il messaggio
                  mmm, sembra buono!
                  Come si legge, "gingigna" con la g dolce?
                  Brava! Si pronuncia così.

                  Ieri sera ho assaggiato la "mia" ginjinha e ciò che è rimasto dell'originale portato da Lisbona.
                  Il risultato è più che soddisfacente, solo che la mia sapeva un po' troppo di grappa, vorrà dire che ripeterà l'esperimento col brandy.
                  Maddalena G.
                  iltegamedicoccio.blogspot.it

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                  • #10
                    Pubblicato originariamente da amarena Visualizza il messaggio
                    Brava! Si pronuncia così.

                    Ieri sera ho assaggiato la "mia" ginjinha e ciò che è rimasto dell'originale portato da Lisbona.
                    Il risultato è più che soddisfacente, solo che la mia sapeva un po' troppo di grappa, vorrà dire che ripeterà l'esperimento col brandy.
                    e provare con alcool semplice?
                    Federica

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                    • #11
                      Federica ci avevo pensato, però l'alcol che si usa per i liquori è a 90°, pertanto si potrebbe abbassare la gradazione alcolica diluendolo con acqua.
                      Maddalena G.
                      iltegamedicoccio.blogspot.it

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                      • #12
                        Prima di farlo mi ero messa a cercare la ricetta sul web e tra le altre ho trovato questa, in cui si parla di aguardente (alcool tra i 38 e 54°) q.b., però ho preferito seguire quella del blog portoghese.
                        Maddalena G.
                        iltegamedicoccio.blogspot.it

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                        • #13
                          Pubblicato originariamente da amarena Visualizza il messaggio
                          Prima di farlo mi ero messa a cercare la ricetta sul web e tra le altre ho trovato questa, in cui si parla di aguardente (alcool tra i 38 e 54°) q.b., però ho preferito seguire quella del blog portoghese.
                          Hai ragione,anche nelle ricette di ratafià in Francia si parla di alcool a 30°:chissà se si trova a questa gradazione o basta semplicemnte tagliarlo con acqua?
                          Federica

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                          • #14
                            Federica potresti darmi la ricetta del ratafià ?

                            quanto alle quantità di alcool e acqua, cioè delle percentuali, chiederà a mio marito che è chimico e dovrebbe avere l'alcolometro.
                            Maddalena G.
                            iltegamedicoccio.blogspot.it

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                            • #15
                              Grazie Maddalena,allora aspetto l'alcolometro di tuo marito

                              Per il ratafià ,ho trovato questa ricetta


                              RATAFIA'

                              per ogni litro di succo

                              300gr di zucchero
                              1 litro di alcoolo a 30°
                              1 stecca di cannella

                              Snocciolare le amarene e pestare nel mortaio la metà dei noccioli,mettere tutto insieme in un vaso di grès per 24 ore.
                              Filtrare attraverso un colino e per ogni litro si succo ottenuto, aggiungere l'alcool,zucchero e cannella,riporre al buio 8 giorni.
                              Filtrare e mettere in bottiglia.
                              Federica

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