Si, tira un vento pauroso. Che spazza tutto. Foglie, pezzi di carta, petali di fiori appena venuti fuori contro ogni logica.
In genere detesto il vento.
Oggi, invece, mi pare che il vento non sia poi cosi male. Sarà che mi costringe a stare in casa. E la cosa non puo' che farmi piacere.
Adoro stare in casa. Mi piace moltissimo.Anche se non sempre è stato o è cosi.
Ma oggi, oggi è una giornata carina, direbbe mia sorella....
E che le cose si sviluppino, poi, a seconda di come tu ti senta è una quasi sacrosanta verità . Per me, almeno.
Se sto giu' come uno zerbino, dalle mani non tiro fuori nulla.
Facessi un uovo sodo, sarebbe cosa certa vederlo esplodere come un vulcano .
Passassi l'aspirapolvere nelle stanze, di sicuro si staccerebbe la presa ogni piè sospinto.
Il sugo si attaccherebbe alla padella. Il brodo sarebbe salato. E stirando mi dimenticherei assolutamente che con le cose sintetiche non va mica bene passarci il ferro bollente.
Invece, esistono giornate speciali. Ho regolato il cervello sintonizzandolo con il cuore e le mani hanno percepito che tirava un'aria della serie" tanto lo so che oggi questa cosa mi va di lusso..."
Il ragazzo di casa mi chiede se vado a correre con lui...
" Naaa, tranquillo, vorrei finire il tuo dolce di compleanno...."
Nel tempo che e' stato via...30 minuti esatti...ho fatto la glassa. Per un miracolo avevo tutto. Arance a manetta. Latte condensato. Caffè solubile. Pectina, anche la pectina.
Poi, non mi si venga a dire che tutto non è scritto prima....
La glassa mi ha quasi commosso. Quando ho preso il dolce e ci ho fatto colare lei...sdong! mi è preso un batticuore. Il tempo di realizzare e la glassa era li, bloccata.
Ci potevo vedere i quadri sopra, il pensile...wow!

ho tirato fiato e ho pensato che aggiungendo un minimo di cioccolato fondente ad alcuni cucchiai di glassa, potevo evitare di fare la glassa di Fagiotto....E se scaldassi del cioccolato e...non ho tempo per temperare, cavoli!...me la tento di fare un qualcosa con l'acetato? Vai.....
In genere detesto il vento.
Oggi, invece, mi pare che il vento non sia poi cosi male. Sarà che mi costringe a stare in casa. E la cosa non puo' che farmi piacere.
Adoro stare in casa. Mi piace moltissimo.Anche se non sempre è stato o è cosi.
Ma oggi, oggi è una giornata carina, direbbe mia sorella....
E che le cose si sviluppino, poi, a seconda di come tu ti senta è una quasi sacrosanta verità . Per me, almeno.
Se sto giu' come uno zerbino, dalle mani non tiro fuori nulla.
Facessi un uovo sodo, sarebbe cosa certa vederlo esplodere come un vulcano .
Passassi l'aspirapolvere nelle stanze, di sicuro si staccerebbe la presa ogni piè sospinto.
Il sugo si attaccherebbe alla padella. Il brodo sarebbe salato. E stirando mi dimenticherei assolutamente che con le cose sintetiche non va mica bene passarci il ferro bollente.
Invece, esistono giornate speciali. Ho regolato il cervello sintonizzandolo con il cuore e le mani hanno percepito che tirava un'aria della serie" tanto lo so che oggi questa cosa mi va di lusso..."
Il ragazzo di casa mi chiede se vado a correre con lui...
" Naaa, tranquillo, vorrei finire il tuo dolce di compleanno...."
Nel tempo che e' stato via...30 minuti esatti...ho fatto la glassa. Per un miracolo avevo tutto. Arance a manetta. Latte condensato. Caffè solubile. Pectina, anche la pectina.
Poi, non mi si venga a dire che tutto non è scritto prima....
La glassa mi ha quasi commosso. Quando ho preso il dolce e ci ho fatto colare lei...sdong! mi è preso un batticuore. Il tempo di realizzare e la glassa era li, bloccata.
Ci potevo vedere i quadri sopra, il pensile...wow!

ho tirato fiato e ho pensato che aggiungendo un minimo di cioccolato fondente ad alcuni cucchiai di glassa, potevo evitare di fare la glassa di Fagiotto....E se scaldassi del cioccolato e...non ho tempo per temperare, cavoli!...me la tento di fare un qualcosa con l'acetato? Vai.....

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