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  • MISTOCCHINE, DOLCE SCOMPARSO

    MISTOCCHINE, DOLCE SCOMPARSO
    Fino a non tanti anni fa all’ angolo di certe strade, specialmente nei quartieri popolari, non era difficile vedere un trespolo con un fornello sul quale, fino circa a carnevale, si cuocevano le mistocchine.
    L’ odore che ne sprigionava, si spandeva per il quartiere e i bimbetti, appena lo avvertivano in lontananza, cominciavano a domandare e a strattonare la mano di chi li stava accompagnando.
    Dietro al piccolo banco, spesso protetto da un basso paravento pieghevole a tre lati, stava la mistocchinaia,con a fianco il trespolo del focone, necessario per la cottura, lunghe gonne e grembiale bianco, in testa un largo fazzoletto simile alle bandane di oggi, sulle spalle l'immancabile scialle fatto ai ferri o all' uncinetto e alle braccia alti manicotti anch'essi bianchi.
    I bambini le si affollavano attorno, curiosi ed eccitati.I piu' piccoli tentavano di sbirciare oltre il paravento alzandosi sulle punte dei piedi, mentre i grandicelli, preso coraggio, chedevano, speranzosi e con l' occhio languido, se per caso qualche mistocchina si fosse rotta...
    Oggi simili attivita’ artigianali sono quasi del tutto scomparse, ad eccezione di pochi caldarrostai che nel periodo invernale propongono le castagne arrostite.

    Le mistocchine sono un semplice impasto di acqua e farina di castagne cotto in forma di schiacciatine sopra una piastra metallica ardente che ne abbrustolisce le due parti lasciando morbida la parte interna..
    La parola”mistocchina” dovrebbe derivare dal latino “miscère” e cioe’ mescolare, ad intendere la mescolanza degli ingredienti tra loro.Ancora oggi sopravvive il termine “mesticheria”, laddove si mescolano colori e vernici per creare la tinta desiderata.
    Appena diversi erano i mostaccioli, addolciti da spezie e zucchero ma uguali in tutto il resto.

    Di mistocchine si parla a Bologna fin dalla meta’ del ‘600 in una moltitudine di bandi comunali e anche in una filastrocca settecentesca che parla del fidanzamento tra Babion del Capitol, un venditore di mistocchine e Filippa, “filira” di canapa, una ragazza , cioe’, che lavorava alla filatura della canapa.
    Tali bandi talvolta, per ignoti motivi, arrivavano a proibire completamente la fabbricazione e il commercio delle mistocchine, pena una pesantissima multa di 50 scudi d’ oro, facendo obbligo ai produttori di presentarsi ai Notai per conoscere le norme di tale commercio.
    Altre volte, invece, venivano stabiliti i prezzi, che erano diversi dalla citta’alla campagna.

    Le mistocchinaie, che spesso vendevano anche castagne arrostite, dette caldarroste, furono spesso oggetto di scherzi piu’ o meno pesanti da parte di giovani un po’ scapestrati; quella che per anni lavoro’ in via Castiglione, un giorno si vide d’ un tratto portar via trespolo e focone da sotto perche’ un ragazzino lo aveva legato con una fune a una macchina appena partita dal parcheggio, pochi metri piu’ in la’.

    Una delle piu’ note mistocchinaie aveva il suo laboratorio-negozio sotto gli antichi portici di via Marsala all' angolo con via Mentana, laddove, sul muro di palazzo Leoni esisteva un grande affresco, da tempo scomparso per il tempo e per l’ incuria, attribuito a Nicolo’ dell’Abate, lo stesso le cui opere si possono ammirare nel castello di Fontainebleu e raffigurante un presepe che, si dice, fu molto ammirato dallo stesso Michelangelo.
    Per l’ affresco come per le mistocchinaie, transivit gloria mundi!

    PS
    Se qualcuna/o di voi avesse notizie e/o curiosita' storiche o di costume riguardo le mistocchinaie e le caldarrostaie di Bologna, mi farebbe cosa graditissima se me le mandasse o le pubblicasse qui dandomene magari avviso. Grazie [img]smile.gif[/img] A.

  • #2
    a casa mia ( nonni materni bolognesi, paterni napoletani), sono chiamate "mistocche" quelle ragazze col viso un poco-tanto squadrato ( tipo Brook Shields, Candice Bergen), un poco spesse anche come corporatura, pero' non brutte. Si dice " è una bella mistocca!"
    certo non è un termine di origine partenopea. Avrà attinenza ? ciao. Renata

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    • #3
      cita:
      Inviato da: renatafiore45:
      a casa mia ( nonni materni bolognesi, paterni napoletani), sono chiamate "mistocche" quelle ragazze col viso un poco-tanto squadrato ( tipo Brook Shields, Candice Bergen), un poco spesse anche come corporatura, pero' non brutte. Si dice " è una bella mistocca!"
      certo non è un termine di origine partenopea. Avrà attinenza ? ciao. Renata
      [/QUOTE]ciao Renata...che carina, questa cosa che mi racconti sulle mistocche...No, io di tale espressione non ho mai saputo nulla. Grazie, pero', per avermela riferita [img]smile.gif[/img] A.

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