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  • Ricetta Cantucci

    Adesso che a Siena mi hanno regalato ben tre bottiglie di Vin Santo mi tocca fare i cantucci! ... ma naturalmente non ho la ricetta. Chi mi aiuta? GIA
    [img]graemlins/E20.gif[/img] [img]graemlins/E20.gif[/img]
    Tu mi hai fatto conoscere amici che non conoscevo, Tu mi hai fatto sedere in case che non erano la mia, Chi mi era lontano oggi è vicino e lo straniero è divenuto mio fratello (Tagore)

  • #2
    cita:
    Inviato da: MarinaB:
    Adesso che a Siena mi hanno regalato ben tre bottiglie di Vin Santo mi tocca fare i cantucci! ... ma naturalmente non ho la ricetta. Chi mi aiuta? GIA
    [img]graemlins/E20.gif[/img] [img]graemlins/E20.gif[/img]
    [/QUOTE]Cantuccini di Prato
    Ingredienti per circa 40 biscotti

    Farina bianca 00: 500 gr.
    Zucchero: 400 gr.
    Mandorle intere: 250 gr.
    Buccia di 1 limone grattata
    3 uova intere
    3 tuorli
    Burro: 50 gr.
    1/2 bustina di lievito
    Un bicchierino di Vin santo dolce
    Sale
    Preparazione

    Mettete la farina sul tavolo e fate la fontana; al centro ponete lo zucchero, 3 uova intere e due tuorli, il vin santo, il lievito, il burro fuso e un pizzico di sale e la buccia di limone grattata.
    lavorate velocemente la pasta e poi aggiungete le mandorle non pelate e leggermente tostate in forno, poi continuate ad impastare bene.
    Preparate tanti filoncini schiacciati larghi circa due dita e alti circa 1 centimetro; poneteli ben distanziati (dovranno lievitare) su una placca inburrata ed infarinata (ancora meglio su della carta da forno) e dopo averli spennellati con un tuorlo, metteteli in forno a 180° per circa mezz'ora
    Appena cotti, tagliateli subito, obliquamente, ogni centimetro circa.
    Rimetteteli in forno ad asciugare e tostare leggermente
    Questi squisiti biscotti si gustano con il Vin santo dolce. Si conservano a lungo in scatole di latta.

    Cantuccini per i poveri


    Leonardo Romanelli:

    Non chiamateli cantucci altrimenti i pratesi si arrabbiano. Il nome originale è semplicemente quello di biscotti di Prato, preparati con abbondanza di mandorle, diventati erroneamente famosi per essere veramente buoni solo se consumati inzuppati nel Vin Santo.
    Sì perché, a ragion veduta, i buongustai più attenti affermano che, in questo modo, si rovinano due prodotti di grande nobiltà: il vino, poiché frutto di un lavoro certosino, che non merita di essere “sporcato” da briciole di pasta; ed il biscotto, che altrimenti pare non essere un prodotto completo senza l’aggiunta del nettare alcolico.
    Consumati in abbinamento, mangiando uno e bevendo l’altro, sono però un matrimonio ben riuscito.

    Se dobbiamo essere precisi, una ragione sul nome cantucci può essere trovata nel fatto che le persone meno abbienti, pur di godere della bo ntà dei biscotti senza poterseli permettere da un punto di vista economico, si accontentavano delle parti terminali del filoncino cotto, dette appunto cantucci. Si tratta di un dolce recente, nato alla metà del XIX secolo.
    La tradizione vuole che sia il biscottificio Mattei, detto popolarmente “Mattonella”, tuttora esistente nella centralissima Via Ricasoli, ad aver creato la ricetta originale.
    Secondo i bene informati, il manoscritto sarebbe conservato in una cassetta di sicurezza ma la famiglia Pandolfini, che rilevò la gestione del biscottificio all’inizio del XX secolo, di certo non ha cambiato una virgola rispetto alle indicazioni date dal fondatore, Antonio Mattei.

    Fra gli estimatori del dessert pratese, si annovera anche lo scrittore tedesco Herman Hesse, che cita in una lettera raccolta nel libro “Dall’Italia” dei biscotti di Prato tanto buoni che furono in grado di fargli tornare il buonumore. Ma non è il solo personaggio famoso ad essere venuto in contatto con la delizia alle mandorle.
    Pellegrino Artusi nel suo libro “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene” narra dell’incontro con Antonio Mattei, persona tanto gentile e squisita che gli fa assaggiare la sua produzione dolciaria. Tra i prodotti che più lo colpiscono, i biscotti alle mandorle e le cosiddette “mantovane”, delle torte Paradiso con l’aggiunta di pinoli.

    La lavorazione dei biscotti è semplice: un impasto fatto con uova, zucchero, farina, burro, scorza di limone viene addizionato di mandorle e lievito, quindi steso a forma di filoncino e cotto in forno.
    Tra i segreti della riuscita sta proprio il forno, che deve essere in grado di asciugare perfettamente l’impasto, senza però seccare troppo l’interno. Si consiglia infatti, dopo il taglio del filoncino, che a livello artigianale viene fatto a mano, di rimettere i biscotti ottenuti in teglia e poi farli passare di nuovo in forno per qualche minuto, affinché risultino croccanti e friabili allo stesso mome nto.

    L’utilizzo in cucina è stato tentato, negli ultimi anni, nella preparazione dei dolci al cucchiaio. Per esempio, come ingrediente di complemento di bavarese e panna cotta, messo insieme nell’impasto, oppure utilizzato per aromatizzare salse che vengono servite insieme a charlotte.
    Non manca, ovviamente, anche il gelato fatto con il biscotto di Prato, ed il semifreddo, dove viene riproposto il vituperato legame con il Vin Santo.
    http://www.buonappetitoate.com

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    • #3
      La mia ricetta è questa:

      http://www.coquinaria.it/archivio/cu...tuccini_1.html

      Con modifica personale dell'uso delle noci.

      Ma, visto che siamo in tema di regali, la ricetta degli spaetzle sta da qualche parte? [img]graemlins/E20.gif[/img]

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      • #4
        cita:
        Inviato da: Rossanina:

        Ma, visto che siamo in tema di regali, la ricetta degli spaetzle sta da qualche parte? [img]graemlins/E20.gif[/img]
        [/QUOTE]Grazie del link Ross ... la ricetta te la metto nel topic delle ricette tanto per non fare la solita confusione!
        Tu mi hai fatto conoscere amici che non conoscevo, Tu mi hai fatto sedere in case che non erano la mia, Chi mi era lontano oggi è vicino e lo straniero è divenuto mio fratello (Tagore)

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        • #5
          questa è la mia
          Cantuccini
          4 uova
          400g zucchero
          700g farina
          100g burro
          400g mandorle con la buccia
          vaniglia
          1 bicchiere anche meno di vinsanto
          1 bustina lievito
          Impastare tutti gli ingredienti fare dei filoncini non troppo ciccioni perchè lievitano in cottura, infornare a 180°per 15' sfornare e tagliare i cantuccini con taglio diagonale, rimetterli 10' in forno a biscottare.
          "Le Belle Arti sono cinque, e cioè: la pittura, la scultura, la poesia, la musica, l'architettura. Quest'ultima ha per ramo principale la pasticceria." Careme Marie Antoine

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          • #6
            cita:
            Inviato da: MarinaB:
            cita:
            Inviato da: Rossanina:

            Ma, visto che siamo in tema di regali, la ricetta degli spaetzle sta da qualche parte? [img]graemlins/E20.gif[/img]
            [/QUOTE]Grazie del link Ross ... la ricetta te la metto nel topic delle ricette tanto per non fare la solita confusione!
            [/QUOTE]E datevi da fare...
            JM.
            http://www.buonappetitoate.com

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            • #7
              Grazie JM, grazie Marisa per le vostre ricette ... mi sa che le proverò tutte così le metto a confronto e poi vi so dire ...
              [img]graemlins/E20.gif[/img]
              Tu mi hai fatto conoscere amici che non conoscevo, Tu mi hai fatto sedere in case che non erano la mia, Chi mi era lontano oggi è vicino e lo straniero è divenuto mio fratello (Tagore)

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              • #8
                con quelli che ti avanzano, se ti avanzano, facci la terrina . Slurp!!!
                http://lagallinavintage-giuliana.blogspot.com/

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                • #9
                  cita:
                  Inviato da: Giuliana:
                  con quelli che ti avanzano, se ti avanzano, facci la terrina . Slurp!!! [/QUOTE]L'ho asssaggiata Giuli ... l'ho assaggiata ... veramente slurp!!! ... vado subito a vedere se c'è la ricetta! Grazie per la segnalazione [img]graemlins/E20.gif[/img]
                  Tu mi hai fatto conoscere amici che non conoscevo, Tu mi hai fatto sedere in case che non erano la mia, Chi mi era lontano oggi è vicino e lo straniero è divenuto mio fratello (Tagore)

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