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  • Per Pinella: richiesta di ricetta dei fatti fritti

    Cara Pinella, prima di mandarti mia figlia a fare "sa sciente", non avresti da tramandare a me la ricetta dei fatti fritti (is para frittus) se e come li fate dalle parti vostre? La vorrei confrontare con la ricetta di mia mamma (che tra l'altro non mi ritrovo più). Naturalmente sono bene accette anche versioni di altre zone, se ne esistono.
    Per chi non sa di cosa sto parlando aggiungo che i fatti fritti sono delle ciambelline fritte molto buonissime, che si preparano in genere a carnevale.
    Grazie.
    Roberta

  • #2
    io i fatti fritti li ho assaggiati 2 anni fa dai miei parenti che abitano a decimomannu (per chi non lo sa si trova a pochi km da cagliari) erano strepitosi, io li ho visti anche mentre li facevano!!!,per la ricetta dovrei cercarla ma in questo momento sono in fase di trasloco e non so se riesco a trovarla. comunque ci provo!!! [img]graemlins/E16.gif[/img]
    MON AMOUR FOREVER

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    • #3
      Certo che ho una ricetta, carissima e vengono pure buoni da matti.Ma non l'ho registrata sul p.c. per cui te la devo scrivere e in questi giorni sono super-incasinata. Aspetta con fiducia perche' te la mando sicura.
      Non fosse per altro che quel "scienti" che mi riporta indietro nel tempo... [img]smile.gif[/img]
      www.idolcidipinella.blogspot.com

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      • #4
        ricetta fatti e fritti:
        6 tuorli
        1 kg farina
        100 grammi di zucchero
        100 grammi di strutto
        bucia di 1 limone grattugiato
        1 bicchierino di maraschino o altro a piacere
        50 grammi di lievito di birra
        latte
        procedimento
        frullare i tuorli x pochi minuti aggiungere la farina la buccia di limone ,il lievito sciolto con un po' di latte, lo strutto sciolto,il liquore
        impastare con il latte tiepido,l'impasto deve essere morbido lasciare lievitare x circa 1 ora,
        prendere dei piccoli pezzi di pasta con le mani ben infarinate e fare il foro centrale e metterli a lievitare sul tavolo infarinato x circa 1,30 o 2
        ore ,coprirli con un telo,quando sono ben gonfi si friggono in abbondante olio e si spolverano di zucchero buon lavoro flo
        http://floriana-style.blogspot.com/

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        • #5
          come al solito dimentico sempre qualcosa i tuorli vanno frullati con lo zucchero scusate ciao flo
          http://floriana-style.blogspot.com/

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          • #6
            Citato:
            scrive flo:
            100 grammi di strutto
            [/QUOTE]Secondo te sono blasfema o posso anche usare il burro e se si sempre 100 grammi?
            Grazie Stefania
            \"Quando il saggio indica la luna, l\'idiota non vede altro che il dito\"

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            • #7
              Esempio di lavorazione dei parafritti:






              La lavoratrice di cui sopra è mia cugina Rita.
              Poi:


              si "pesano" e infine 2^ lievitazione:


              Non ho trovato né la ricetta, né la foto della frittura con relativo esito.

              P.S. Ci vuole lo strutto per fare is parafrittus

              [ 20-09-2002, 14:45: Messaggio modificato da: Stefania Casula ]

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              • #8
                Stefi perche'pesate i parafrittus per regolarvi con la seconda lievitazione .
                Grazie [img]graemlins/E20.gif[/img]
                Io non spatascio mai, casomai molecolarizzo.Babby.
                Don't breed or buy while dogs shelter die.
                I cani sono per meta' angeli e per l'altra meta' bambini.Toto'.

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                • #9
                  Ecco i miei

                  "fatti fritti":

                  1 kg di farina
                  150 gr di strutto
                  150 gr di zucchero
                  il succo di un'arancia
                  scorza grattugiata di ul limone e di un'arancia
                  70 gr di lievito di birra
                  4 uova
                  250 ml di latte
                  un bicchierino di acquavite

                  Lavorare in un recipiente di terracotta ( "sa scivedda")un pochino le uova con lo zucchero.Aggiungere la farina e tutti gli altri ingredienti e un po' di latte tiepido nel quale avrete sciolto il lievito. Lavorate molto bene, meglio se con l'impastatrice e man mano aggiungete il latte, ma molto lentamente, nel senso che lo fate assorbire prima di aggiungerne dell'altro. La pasta deve risultare morbida. Coprite con un panno , mettete in un ambiente caldo, tipo in cucina, far lievitare in modo che l'impasto raddoppi.A questo punto stendete sopra un tavolo un panno infarinato e con le mani prendete dei pezzi di pasta grandi quanto un'arancia, fate un buco in mezzo e metteteli a lievitare nelle stesse condizioni fino a quando raddoppiano di volume. Mettete dell'olio in una padella alta e stretta ( sarebbe meglio dello strutto!) e fatelo scaldare, ma non deve essere caldissimo. Prendete una ciambella e mettetela nell'olio dal lato opposto a quello che era adagiato sul tavolo. quando sono dorate, scolatele e passatele subito nello zucchero semolato. Se sono ben lievitate, dopo fritte avranno una riga chiara a meta' ciambella.
                  www.idolcidipinella.blogspot.com

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                  • #10
                    Citato:
                    scrive DoraLee:
                    Stefi perche'pesate i parafrittus per regolarvi con la seconda lievitazione .
                    Grazie [img]graemlins/E20.gif[/img]
                    [/QUOTE]Scusami DoraLee sono stata una sciocca visto che rispondevo a una sarda ho usato italianizzandola una parola sarda (l'ho messa tra virgolette) Pesai in sardo vuol dire togliere alzare, in questo caso significa prendere le porzioni dall'impasto lievitato per fare i singoli frati fritti( traduzione di parafrittus).

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                    • #11
                      Ragazze, non ho parole per dirvi quanto piacere mi fa dialogare con voi, questo forum è davvero qualcosa di prezioso per la possibilità che da di tramandare sapori che rischiano di andare perduti.
                      Mia mamma non fa più is parafrittus da anni, quando le ho chiesto la ricetta me ne ha data una che si ritrovava in casa, ma non corrispondeva a quella che io vagamente ricordavo di quando da bambina la aiutavo a prepararli. Mi sembra che quella di Pinella si avvicini maggiormente a quella dei miei ricordi, ma il liquore era un altro: possibile fosse la sambuca? Proverò in tutti e due i modi.
                      Pinella!E' "sa scienti", non "sa sciente", ci ho persino ripensato la notte al fatto che potevo aver sbagliato a scriverlo, e difatti... che bella cosa poter parlare un po' la propria lingua anche al di fuori delle telefonate ai familiari!
                      Stefania, se ancora non ci hai pensato, ti esorto a lavorare all'idea di una pubblicazione delle tue ricette corredate dalle foto della preparazione, faresti un ottimo servizio all'umanità intera!
                      Grazie mille a tutte
                      Roberta

                      [ 23-09-2002, 01:35: Messaggio modificato da: Jana ]

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                      • #12
                        Altroche' se hai ragione sulla sambuca!In effetti si puo' usare sambuca o acquavite.Io preferisco quest'ultima.
                        www.idolcidipinella.blogspot.com

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