Il termine pastarelle qui indica anche le paste da pasticceria, i bignè ripieni, ma le pastarelle che vi mostro sono biscottoni tondi che hanno una lunga tradizione. Venivano donati in vassoi di carta dagli sposi, come "presente" agli invitati, dopo i giorni di ricevimento (così si direbbe oggi ). Si trovano ancora in qualche forno, ma sempre meno. A volte solo su ordinazione.
Pastarelle
250 gr di zucchero
4 uova intere
2 tuorli
1/2 bicchiere di latte tiepido
200 gr di olio d'oliva (io metto olio di cereali o riso)
buccia di un limone grattugiata finemente
20 gr di ammoniaca
1 kg di farina
Per il "gillep"
2 albumi sbattuti
zucchero semolato
Si impasta tutto, unendo l'ammoniaca sciolta nel latte. La farina va aggiunta gradualmente, 1 kg è la quantità indicativa, ma si deve andare un po" ad occhio. Si tira una sfoglia alta 1,5-2 cm e si tagliano le pastarelle con un tagliabiscotti grande (io uso il tappo della nutella ). Si spennellano le pastarelle con l'albume, si passano nello zucchero semolato e poi si infornano a 180° per 15-20 minuti.
Pastarelle
250 gr di zucchero
4 uova intere
2 tuorli
1/2 bicchiere di latte tiepido
200 gr di olio d'oliva (io metto olio di cereali o riso)
buccia di un limone grattugiata finemente
20 gr di ammoniaca
1 kg di farina
Per il "gillep"
2 albumi sbattuti
zucchero semolato
Si impasta tutto, unendo l'ammoniaca sciolta nel latte. La farina va aggiunta gradualmente, 1 kg è la quantità indicativa, ma si deve andare un po" ad occhio. Si tira una sfoglia alta 1,5-2 cm e si tagliano le pastarelle con un tagliabiscotti grande (io uso il tappo della nutella ). Si spennellano le pastarelle con l'albume, si passano nello zucchero semolato e poi si infornano a 180° per 15-20 minuti.
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