A me piace tanto ma non la mangio mai perché, appunto, non tratto l'articolo....
secoli fa la cucinava mia mamma, ma ora anche lei non se ne occupa più
Le mangio, purtroppo non molto spesso, primo perché sono molto grasse e in secondo luogo perché costicchiano parecchio, però mi piacciono e qui le usiamo molto.
L'ho mangiata solo due volte: la prima a Kyoto, durante uno dei festival autunnali, cotta sulla brace insieme a pezzi di gobo (scorzonera), chiedendola nel mio giapponese rattoppato con l'inglese. Il venditore mi ha guardato a dir poco divertito, forse si aspettava che la gaijin facesse una faccia schifata al primo morso. E invece no, era buonissima, per niente grassa, molto saporita.
La seconda volta a Milano, in un ristorante giapponese rinomato, sperando che fosse all'altezza: niente da fare, sapeva di... acquario!
A me piace moltissimo. Finchè era in vita mio zio e si faceva Natale assieme, era impensabile la vigilia senza capitone fritto. Il pescivendolo la decapitava e la faceva a pezzi, io poi non ho mai avuto problemi a pulirla. Adesso che per vari motivi la vigilia non è più giorno di festa, in genere non la prendiamo; qualche volta già marinata, (anche quest'anno), ma così rimane troppo acetosa e alquanto indigesta. Se marinavo io i resti di quella fritta, era un'altra cosa...
Mi piace anche arrostita, e in umido, anche se così rimane un po' troppo grassa.
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