Pinella , grazie !So che la T ambiente e l'umidita' giocano un ruolo importante nel temperaggio e che la T dovrebbe non superare i 20 C Avrei dovuto riprovare a gennaio febbraio !
Manu, io uso questo stesso metodo perché non ho piano per spatolare, e ti dico, per me, dov'è stato il problema da superare: l'inerzia termica della massa.
Per capire questo comportamento, ti conviene temperare una prima volta non con l'aggiunta di cioccolato tenuto da parte, ma direttamente alternando bagnomaria caldo e freddo.
Allora, primo, il termometro va tenuto sempre dento la ciotola del cioccolato, mai tolto. Poi: quando metti nel bagnomaria caldo, NON aspettare di aver raggiunto la temperatura. Perchè poi, a causa dell'inerzia termica, anche se metti subito il recipiente in acqua ghiacciata, la temperatura salirà senza controllo per...molti più gradi di quanto pensi. E lo stesso succede verso il basso. Quando hai la ciotola nell'acqua fredda, non aspettare che sia scesa del tutto, ma fermati ad una temperatura leggermente più alta.
Nel primo caso, più bassa quanto? Nel secondo, più alta quanto? Beh, questo dipenderà dalla temperatura ambiente, dalla temperatura dell'acqua, dal tuo cioccolato anche, dalla quantità ...personalmente ho dovuto fare qualche tentativo prima di avere un ciclo "giusto". Io direi più o meno due gradi di scarto.
Questa è spettacolare. Io lo usavo solo x disinfettare i contenitori x le conservazioni delicate... Non avevo mai pensato di usarlo x gli stampi...
Ross il mio amico cioccolatiere di Fermo con l'alcol pulisce anche la superficie di acciaio dove spatola il cioccolato !
lo ci pulisco i tappi delle marmellate, che una volta solo lavavo con acqua calda e detergente , risciacquavo e asciugavo.
Pinella , grazie !So che la T ambiente e l'umidita' giocano un ruolo importante nel temperaggio e che la T dovrebbe non superare i 20 C Avrei dovuto riprovare a gennaio febbraio !
La tua semisfera e l'uovo son cosi' lucidi che fanno da specchio ! Sei irraggiungibile !
Diciamo che quel piccolo pezzo d'oro che sta in modo quasi invisibile sull'uovo ma che ne fa accrescere con il suo prezioso carico di cose non dette il valore in modo incredibile mi ricorda una certa Pinella...
Ci voleva un pezzettino di carta oro per un ragazzo.
Quella che usa qui da noi. Che è simbolo di calore. Di ospitalità . Di tradizione.
Che, pero', piu' di tutto , è simbolo d'amore.
Parole grosse, mi sa.
Continuo a guardare incantata le foto.
E solo ora mi sono accorta di una mini pagliuzza dorata sull'uovo. La classe nel minimalismo.
Splendida Pin, splendida.
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