Mi ispirerebbe farlo nel microonde, aggiustando i tempi di cottura. Una verza ce l'ho, ma serve a mia mamma per la minestra di pane. Se dovesse rinunciare mi offrirà di cucinarla. Comunque conservo la ricetta, perché a volte abbiamo nell'orto numerosi cavoli cappuccio da smaltire.
E, ben ultima, ecco la mia prova, con variante alcolica: vino bianco al posto del brodo e visto che la verza è la migliore amica del maiale non mi sono fatto mancare qualche salamella.
Prima
E dopo
Molto molto apprezzato dagli amici ospiti oggi. Veramente buone, 'ste verze fatte così.Le pargole non hanno degnato di uno sguardo (la sacher, invece, quella si).
Quanti anni ha la tua pargola grande? Io spero (mi illudo) di rifilarlo per cena a Federico. Considerato che prima delle 15:30 non uscira' dal forno e sara' quindi rovente, mi chiedo se non sia meglio servirlo a cena. Tu che dici?
Aggiungo anche i miei commenti, fotoprivi. Ci è piaciuto davvero molto, sia caldo che il giorno dopo a temperatura ambiente. Ho solo commesso l'errore di cuocerlo nel mio maledetto forno a gas, per pigrizia perché quello elettrico è in cantina, e si è asciugato un po', ragion per cui negli ultimi venti minuti l'ho allungato con un goccio di vino caldo.
Giuli le carote cotte non fanno impazzire neanche me, ma qui ci stanno benissimo. Danno una nota solo leggermente dolce ma rinfrescante
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