Andare subito dai carabinieri e alla ASL! Se lui si sente come Cristo in croce è un problema suo, che cambi lavoro (notare che non ho scritto professione, quello non è un professionista)
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Stefania, vacci in compagnia di qualcuno e rinnova la richiesta. avrai un testimone se servirà . il nostro medico di base è sempre venuto a casa se necessario e con mia mamma aveva attivato anche un programma di visite periodiche. cmq non si è mai rifiutata...mai.
anche io andrei a denunciare il fatto alla asl, e anche ai carabinieriI vostri figli non sono vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di se stessa. Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi. E, benchè vivano con voi, ciò non di meno non vi appartengono.
La Tavola di Rita
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Tempo fa si è sentita poco bene anche mia nonna,aveva perso l'appetito,e non beveva nemmeno.Il medico l'ha solo curata telefonicamente,senza nemmeno visitarla perché lui a casa non viene.Per fortuna adesso si è ripresa.Io ero furibonda,volevo che lo denunciassero ma tutti dicevano che ormai fanno tutti così e a casa non vengono più. Alla fine di novembre è andato in pensione,perché non aveva più voglia di essere sempre disponibile (parole sue). sempre lo stesso medico si è rifiutato di andare a fare la constatazione di morte della nonna di una mia amica.Mah... Tuttavia,anche io avevo cercato online gli obblighi dei medici e avevo trovato quello che ha scritto lallina! Una segnalazione alla asl è più che doverosa.Stefania
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Ma scherziamo? e se non viene a casa come fa a fare il certificato medico per chi non può andare al lavoro? A fiducia?
Meno male che queste sono eccezioni! Il mio medico viene (e non solo da me) anzi, fa le visite mensili anche ai pazienti anziani (e proprio ieri si è preso una multa nonostante avesse messo il cartello in vista "medico in visita")...
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Mi sa che non siano eccezioni...
Anche io sono anni che non chiamo più il nostro medico a casa; sgrida quando vede la sala d'aspetto piena, figuriamoci se viene a casa!
Sai come faccio io?
Ormai so come diagnosticare una tonsillite alla Valeria, per esempio.
Quindi telefono alla segretaria del medico, le dico di farmi preparare una ricetta con quel dato antibiotico e io vado a ritirare la ricetta dalla segretaria in giornata, senza nemmeno vedere il dottore.
E così ho fatto la settimana scorsa, sia per la Valeria che per Loris.La resdora.
La terra non è un dono dei nostri padri, bensì un prestito dei nostri figli.
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Federica ma è pazzesco!! dare antibiotici così a vanvera??? ma siamo diventati tutti medici? Non ce l'ho con te perché ti fai fare le prescrizioni ma con il tuo medico che te le fa e con te che non protesti per un diritto. Cavoli, lui è pagato per questo. E se gli danno un numero di pazienti che lui non può gestire che sia lui a lamentarsi con la ASL. Ma scherziamo???
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Infatti il problema è proprio questo: prendono troppi pazienti (per ogni paziente sono soldini in più), ma poi non riescono a gestirli.
Diciamo che di me si fida perché mi conosce bene e sa perfettamente che non darei mai farmici senza che ci sia necessità (nel caso della valeria, deve avere le placche nelle tonsille e la febbre alta per almeno tre giorni), ma non so se lo fa anche con altri..... E comunque non è corretto, come dici tu.La resdora.
La terra non è un dono dei nostri padri, bensì un prestito dei nostri figli.
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sottoscrivo! potresti rivolgerti al Tribunale per i diritti del malato per farti dare supporto:Pubblicato originariamente da francifocus Visualizza il messaggioPenso che è ora di finirla di stare sempre zitti e subire. Il cittadino paga le tasse per avere un servizio e se il medico si rifiuta di fornirlo è giusto protestare e rompere le scatole di modo che queste cose non debbano più succedere. Eccheccavolo!!!!
Lazio:
Borgo S. Spirito, 2
00193 Roma
tel. 06/6875264-68808602 - fax 06/68808602Eliana
Manduca, bibe et irride semper
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il certificato si fa on line e deve avere il suo computer davanti perciò tu per forza devi andare da luiPubblicato originariamente da Rossanina Visualizza il messaggioMa scherziamo? e se non viene a casa come fa a fare il certificato medico per chi non può andare al lavoro? A fiducia?
e comunque neanche il nostro viene a casa, era capitato con la nonna che in effetti lui non aveva mai visto dato che l'avevamo cambiato da poco e lei era sempre stata bene, chiamato un altro medico a pagamento
e non è voluto venire neanche da mia suocera difatti lei l'ha cambiato
mi pare che quel "qualora fossero impossibilitati per la malattia a raggiungere lo studio" trovato da lallina sia molto generico e facile da interpretare e probabilmente loro giocano su quello, quando non hanno voglia di venire a casa
penso però che sia cambiato anche il loro modo di fare, non ci sono più i medici di una volta
quello che avevamo prima era di vecchio stampo e almeno da noi veniva sempre a casa a farsi una chiacchierata e sigaretta
Ultima modifica di Adriana; 12/12/2012, 12:46.
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Non è che lui debba avere in contemporanea il malato e il computer. Visita il malato e va in studio a fare il certificato. Come fa il nostro medico.Pubblicato originariamente da Adriana Visualizza il messaggioil certificato si fa on line e deve avere il suo computer davanti perciò tu per forza devi andare da lui
Scusa, ma se io no posso andare al lavoro non è che per un miracolo sto bene e possono andare in studio!!!
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Dunque, cerchiamo di fare un po' di chiarezza:
posto che l'atteggiamento di quel medico è da proscrivere (purtroppo ho tanti colleghi a cui dovrebbero stracciare la laurea...), la questione visite domiciliari è come avete letto nell'estratto pubblicato da Lallina: se il paziente è trasportabile, viene in studio. Poi è ovvio che la vecchina che si può trasportare solo con l'ambulanza me la vado a vedere a casa, ma non avete idea di quanti pazienti chiedano la visita a domicilio quando poi sono trasportabilissimi per andare dal parrucchiere, a fare la spesa, al bar... vabbè, sorvoliamo.
Altra questione: i certificati. Da quando è in vigore l'obbligo di invio telematico, è ovvio che il paziente devo vederlo ma non posso fargli il certificato a casa. Quindi per ovviare alla questione io mi comporto così: vado a vederlo, poi una volta in studio preparo il certificato e qualche parente di buon cuore se lo viene a prendere. Purtroppo l'obbligo c'è e non è stato deciso dai medici. C'è anche da dire che io cerco sempre, se il paziente è in condizioni di muoversi, di vederlo in studio, così lo visito, gli faccio ricette e certificato e fine della storia; per non fargli perdere tempo mi metto d'accordo sul fatto che lo visiterà appena arriva, così non deve aspettare mezza giornata se per caso la mattina ho ambulatorio o altre visite.
Poi che ci siano colleghi deficienti o con voglia di lavorare pari a zero, questa è un'altra questione; posso solo dire che è un lavoro difficile, e purtroppo molti medici di famiglia vanno in burn out. Voi non avete idea della pressione e della maleducazione della maggior parte dei pazienti, e posso assicurarvi che se non si è dotati di un certo carattere diventa un lavoro da incubo. Perà , per favore, non scrivete che i medici di base sono solo capaci di scrivere ricette... è un insulto verso chi, come me, quel mestiere se l'è scelto, se lo sta sudando e cerca sempre di farlo nel migliore dei modi."Il vero cuoco non assaggia, è un po' come il pianista che suona senza guardare la tastiera" (A. Buzzi) -- Francesca
http://noteincucina.blogspot.com
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