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  • Mariantonietta
    ha risposto
    In effetti, dalla descrizione che ne fai, ci vedo una grossa similitudine con la nostra "fregula".

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  • Uccio®
    ha risposto
    </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: Eros:
    Più grande, più buona. </font>[/QUOTE]Pubblicitario a tempo pieno.
    E' un'offesa, naturalmente. [img]graemlins/E17.gif[/img]

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  • Eros
    ha risposto
    Patty, è bello ritrovare immagini delle vecchie paste.

    Stefania, non ho mai visto fare i scucuzun ma mi impegnerà a cercare le procedure di lavorazione e una foto più dettagliata. Sai comunque che Liguria e Sardegna sono a qualche vigorosa bracciata di distanza. Certe cose sono simili.

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  • mispatty
    ha risposto
    </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: Daria:
    </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: mispatty:
    Eros, per le foto penso di non avere niente, però appena vado dai miei sfoglierà gli album di quando ero piccola e vediamo cosa esce fuori!!! </font>[/QUOTE]Patty dai un'occhiata qui: le sagne di Concy
    </font>[/QUOTE]Grazie Daria [img]graemlins/E20.gif[/img]
    E grazie anche a concy: effettivamente sono proprio loro... che nostalgia!
    Eros, ti confermo che sono uguali uguali, ma cercherà comunque le mie foto "antiche"!!!

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  • Stefania Casula
    ha risposto
    I grattini sono come "briciolame" di pasta.
    Se è come sa freula sono piccole sfere fatte unendo alla semola grossa di grano duro semola fine e gocce d'acqua e facendole ruotare nella conca con la mano fino ad assumere le dimensioni volute. Poi si mettono su un telo ad asciugare o in una teglia a tostare.
    E' così liguri?

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  • Lumachina1979
    ha risposto
    Scusami la domanda "commerciale", ma forse assomigliano ai grattini della B@ri... ?
    Perchè dalla foto non capisco bene... [img]redface.gif[/img]

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  • Stefania Casula
    ha risposto
    Più le guardo e più mi accorgo quanto somigliano a sa freula. anche questa deriva dal cuscus con la differenza della tostatura in forno. A seconda delle misura si usa per minestina, minestroni e paste asciutte. E oggi adattandosi benissimo anche per insalate estive di pasta, nonchè per similrisotti.
    Devo dire che però non è una pasta in estinzione, le paste tradizionali continuano a essere fatte, se non in casa, dai fornai e anche dall'industria.
    Altra pasta tradizionale sono i "micchittus nieddus" grosse fettucce corte di farina integrale. Poi ogni zona ha dei formati caratteristici da farsi per le feste (vedasi le lorighittas di Morgonigiori, piccoli anelli di pasta arrotoalta, ecc....

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  • Daria
    ha risposto
    </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: mispatty:
    Eros, per le foto penso di non avere niente, però appena vado dai miei sfoglierà gli album di quando ero piccola e vediamo cosa esce fuori!!! </font>[/QUOTE]Patty dai un'occhiata qui: le sagne di Concy

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  • antonellina
    ha risposto
    Un tipo di pasta che non vedo più in giro (forse a Roma?) è le "avemarie".

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  • mispatty
    ha risposto
    Eros, per le foto penso di non avere niente, però appena vado dai miei sfoglierà gli album di quando ero piccola e vediamo cosa esce fuori!!!

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  • Eros
    ha risposto
    Più grande, più buona.

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  • gabrigabri
    ha risposto
    Scusa Eros,
    ma non somiglia alle tempestine della Ba@@@@la?

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  • Eros
    ha risposto
    Si. Semola di grano duro e acqua.

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  • Neera
    ha risposto
    Com'è fatta quella pasta?
    Semola?

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  • margherita
    ha risposto
    Io le ho mangiate le sagne....ma nessuna foto

    la tua pastina ,Eros, non l'ho mai vista.

    quì a Milano non ricordo nulla, ma mio marito con nonni di origine lodigiana si ricorda una pasta fatta raggranellando nei campi le spighe rimaste,macinate e impastate con solo acqua,la chiamavano pasta 'stiada ,la usavano nella pasta e fagioli.

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