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  • #16
    Non posso non dire che era una persona stupenda, e le ho voluto un sacco di bene
    http://www.uaar.it
    http://www.cicap.org/new/index.php
    http://www.flickr.com/photos/rossopersempre/sets/72157626647765870/show/

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    • #17
      ma poi la luce l'ha accesa ?
      Visita la nuova sezione Dove siamo perché i Coquinari sono coquinari fino in capo al mondo!

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      • #18
        Mia zia Lea? Credo di sì
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        • #19
          [img]smile.gif[/img] brava zia Lea
          e zia Ada cosa cucinava ?
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          • #20
            non mi ricordo, è morta che avevo 12 anni
            http://www.uaar.it
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            • #21
              il pane azzimo! ecco cosa ricordo
              http://www.uaar.it
              http://www.cicap.org/new/index.php
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              • #22
                ah mi spiace
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                • #23
                  Interessantissimo!
                  Alessandra, non c'entra niente ma sto riprovando a fare il pane anche oggi. Deve venirmi per forza!!! Mio marito dopo aver visto il tuo nero mi ha messo ai lavori forzati!
                  Un baciottone. [img]graemlins/E20.gif[/img]
                  http://bosina.net

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                  • #24
                    Magari ci insegnate a fare il pane azzimo?
                    http://www.uaar.it
                    http://www.cicap.org/new/index.php
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                    • #25
                      </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: Amarillina:

                      CHALLA
                      ..... Riprendere l'impasto, farci velocemente i cordoni e preparare la treccia.
                      </font>[/QUOTE]Incordare allora significa fare la treccia ?
                      Scusate ma è un tecnicismo che non conosco.
                      Visita la nuova sezione Dove siamo perché i Coquinari sono coquinari fino in capo al mondo!

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                      • #26
                        Incordarsi vuol dire di un impasto quando da semiliquido prende una certa consistenza
                        http://www.uaar.it
                        http://www.cicap.org/new/index.php
                        http://www.flickr.com/photos/rossopersempre/sets/72157626647765870/show/

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                        • #27
                          ah ho capito, quindi io quando preparo gli impasti e questi da semiliquidi diventano duri come pietre, allora in realtà non ho spatasciato ma ho incordato. Ho capito tutto


                          grazie sei stato chiarissimo [img]graemlins/E20.gif[/img]
                          Visita la nuova sezione Dove siamo perché i Coquinari sono coquinari fino in capo al mondo!

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                          • #28
                            </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: cansado:
                            Magari ci insegnate a fare il pane azzimo? </font>[/QUOTE]Ma chi te lo fa fa'?
                            Sono insipide! Secche, non sanno di niente!
                            Detesto Pesach (la pasqua ebraica) solo per come arrivo gonfia alla fine degli 8 giorni:
                            non si possono mangiare cibi lievitati: pane, pasta, biscotti. In generale si cucina tutto in casa. Sono permessi la carne, le verdure e... le azzime! Poi gli ashkenaziti (ebrei di origini mitteleuropee) evitano anche riso e legumi. Noi fortunatamente no.
                            Normalmente si usa cucinare per pesach cose tipiche cercando dei surrogati delle pietanze di tutti i giorni: lasagne fatte con le azzime ammollate, pasta fatta con la farina di azzime.... Io invece cerco di coniugare le regole con il buon gusto (modesta eh?) e preparo secondi sugosi (normali) accompagnati da riso oppure risotti, pomodori col riso, fagioli o lenticchie... Voi capite già la mia pancia come lievita. Metteteci poi anche le azzime....
                            L'unica cosa veramente buona di pesach sono le pizzarelle con il miele (veramente da paura!!!!) e le ciambelline. Se ce la faccio le posto stanotte, sennò domani, ok?

                            Ciao a tutti

                            [img]graemlins/hello.gif[/img] [img]graemlins/hello.gif[/img]

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                            • #29
                              </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: Lauretta:
                              Interessantissimo!
                              Alessandra, non c'entra niente ma sto riprovando a fare il pane anche oggi. Deve venirmi per forza!!! Mio marito dopo aver visto il tuo nero mi ha messo ai lavori forzati!
                              Un baciottone. [img]graemlins/E20.gif[/img]
                              </font>[/QUOTE]Guarda Lauretta che viene da solo! Poi dimmi se avevo ragione!

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                              • #30
                                CIAMBELLINE DI PESACH (Pasqua)

                                Questa è un'antica ricetta di famiglia. Badate: ogni famiglia ne ha una sua, e quella sarà ovviamente la migliore per loro. E quindi anche questa. Per me.

                                Durante la pasqua ebraica la casa deve essere completamente libera da "chametz" cioè cibo lievitato. Le grandi manovre iniziano almeno un mese prima con le pulizie di pesach (ebbene si: le abbiamo inventate noi!!!!). E durante la settimana di pesach, come dicevo prima non si può mangiare nessun cibo lievitato o che sia andato in contatto con tali alimenti.
                                Il divieto risiede nella storia che Pesach ricorda: l'uscita degli ebrei dall'Egitto. In quell'occasione fu talmente affrettata la partenza (la fuga) che non ci fu il tempo per far lievitare il pane.
                                La farina di per sè è chametz, quindi si deve usare solo prima di pesach e con molta attenzione: non deve entrare in contatto con acqua o con ingredienti che contengano acqua (burro, margarina, vino, aceto....) bisogna impastarla velocissimamente e cuocere subito i cibi per evitare che inizi il processo di lievitazione. Insomma un gran macello.
                                E prima di pesach si cominciano a fare le ciambelline. In quantità sufficiente da durare tutta la festa perché rappresentano la colazione, lo spuntino, il dolcetto di fine pasto, la merenda: insomma sostituiscono tutto ciò che è abolito. Nel mio caso ne impasto 20 uova.
                                Se durante la settimana di pesach (o qualche giorno prima) vi trovate a passare a Portico D'Ottavia ed entrate da Boccione, la pasticceria storica del ghetto, vedrete che tutti i loro prodotti (o quasi) saranno spariti per far spazio alle ciambelline di pesach. Molti di quelli che le assaggiano dicono che sono molto buone. Secondo me è che "fa pittoresco" il dolcetto ebraico, perché in realtà le loro proprio non vanno giù. Fisicamente intendo. Sono un po' stoppacciose.

                                Quindi quella che sto postando non è "la mia versione" delle ciambelline di Boccione, ma "L'ANTICA RICETTA DELLE CIAMBELLINE DI PESACH DELLA MIA FAMIGLIA".
                                Questo per contestualizzare il prodotto.
                                Dunque:

                                5 uova
                                5 uova d'olio
                                10 cucchiai di zucchero
                                5 cucchiai di zucchero vanigliato
                                scorza di limone grattugiata
                                farina q.b.

                                Per 5 uova d'olio si intendono 10 mezzi gusci riempiti d'olio.
                                La ricetta prevede olio d'oliva.
                                Io uso quello di semi di arachide: è un po' più leggero.

                                Si impastano gli ingredienti e alla fine si aggiunge la farina. Attenzione perché il trucco sta qui: nel non usarne troppa, perché verrebbero troppo dure. Bisogna che l'impasto sia appena impastabile con le mani infarinate. Ancora un po' appiccicoso.
                                Si formano le ciambelline e si cuociono a forno moderato (150/180) già caldo, finché non sono appena dorate.

                                Sono molto semplici, al limite della banalità ... ma sentirete che profumo si spargerà per la casa mentre si fanno!

                                Beteavà n (che, Babby, si pronuncia proprio così, come lo leggi) - buon appetito


                                Ciao ciao!
                                [img]graemlins/hello.gif[/img] [img]graemlins/hello.gif[/img]

                                [ 17.01.2007, 14:36: Messaggio modificato da: Alessandra S. ]

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