Da giorni voglio intervenire per parlare di quello che sta succedendo in Birmania. Sono giorni che mi trattengo perché queste sono questioni molto serie che possono anche non interessare alla maggior parte di chi frequenta il sito. Questioni politiche, di un paese lontano, di violenze di regime, di persone sconosciute. Mica cose allegre come i risottini e le torte.
Mi sono trattenuto perché parlare della Birmania voleva dire parlare della nostra recente esperienza. L'incontro con i monaci, le serate nei loro monasteri, il dialogo nella casa dei comici perseguitati, i sorrisi di uomini, donne e bambini, i racconti della loro disperazione. Il verificare con rabbia l'avidità di un governo che ti ruba i soldi dalla tasca con gabelle assurde, il poter dimostrare con semplici gesti la mia solidarietà e la complicità contro il nemico dittatore.
Ma il rischio è di apparire come uno snob che mette in piazza i viaggi esotici. Per questo motivo non pubblico più le mie foto di viaggio.
Migliaia di monaci stanno insegnando al mondo che si può rispondere con il silenzio e la preghiera alla violenza e alla repressione. Sono pronti a morire per la libertà del loro popolo. Sfidano i militari con il cesto delle offerte capovolto. E' un segno offensivo e di sfida al regime militare. Significa che non accetteranno da loro mai più un'elemosina. Le elemosina con cui i tiranni cercano da sempre di ingraziarsi i religiosi e di conquistare il proprio paradiso.
Mi sono trattenuto sinora perché da giorni sto veramente male al pensiero di quello che sta succedendo in quelle strade che anche i miei piedi hanno percorso. Scalzo o con le infradito.
Perchè quelle ciabatte indistruttibili sono le vere e uniche scarpe della Birmania. E oggi molte di queste scarpe sono insanguinate senza più proprietario.
[ 27.09.2007, 19:40: Messaggio modificato da: Eros ]
Mi sono trattenuto perché parlare della Birmania voleva dire parlare della nostra recente esperienza. L'incontro con i monaci, le serate nei loro monasteri, il dialogo nella casa dei comici perseguitati, i sorrisi di uomini, donne e bambini, i racconti della loro disperazione. Il verificare con rabbia l'avidità di un governo che ti ruba i soldi dalla tasca con gabelle assurde, il poter dimostrare con semplici gesti la mia solidarietà e la complicità contro il nemico dittatore.
Ma il rischio è di apparire come uno snob che mette in piazza i viaggi esotici. Per questo motivo non pubblico più le mie foto di viaggio.
Migliaia di monaci stanno insegnando al mondo che si può rispondere con il silenzio e la preghiera alla violenza e alla repressione. Sono pronti a morire per la libertà del loro popolo. Sfidano i militari con il cesto delle offerte capovolto. E' un segno offensivo e di sfida al regime militare. Significa che non accetteranno da loro mai più un'elemosina. Le elemosina con cui i tiranni cercano da sempre di ingraziarsi i religiosi e di conquistare il proprio paradiso.
Mi sono trattenuto sinora perché da giorni sto veramente male al pensiero di quello che sta succedendo in quelle strade che anche i miei piedi hanno percorso. Scalzo o con le infradito.
Perchè quelle ciabatte indistruttibili sono le vere e uniche scarpe della Birmania. E oggi molte di queste scarpe sono insanguinate senza più proprietario.
[ 27.09.2007, 19:40: Messaggio modificato da: Eros ]
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