anch'io era buonissima!
però quando Savita mi ha detto che era glutin e lattasio free mi sono sentita in colpa perchè non sapendolo non ne ho messo da parte un pò per la Ross
Ma no! Casomai dovrei sentirmi in colpa io, ma siccome è stata messa sul tavolo sabato sera, non immaginavo che non sarebbe arrivata alla colazione di domenica mattina. Vorrà dire che dobbiamo radunarci a breve per darmi la possibilità di farne un'altra per la Ross. Grazie per la foto - è bellissima.
400 gr. di tonno fresco (possibilmente ventresca)
1 cipolla di Tropea
1 stecca di cannella non troppo grossa
2 bicchieri di vino rosso buono
1 spicchio d’aglio
500 gr. di pomodori da sugo, sbollentati e sbucciati
basilico
sale qb
peperoncino o pepe secondo la propria tolleranza
320 gr. di penne rigate
In una padella capiente che possa contenere la pasta dopo, mettere 2 cucchiai di olio evo, la cipolla frullata, la stecca di cannella, lo spicchio d’aglio intero, sale quanto basta, e fare rosolare.
Aggiungere il pezzo di tonno intero e farlo rosolare per qualche minuto. Versare il vino rosso e farlo cuocere per 2-3 minuti. Aggiungere i pomodori concassé e fare cuocere a fuoco moderato, coperto, per circa 1 ora – 1 ora e mezza. Il tonno è pronto quando, schiacciandolo con la forchetta, si sfalda. A quel punto, spegnere il fuoco e sfaldare tutto il tonno nel sugo. Togliere lo spicchio d’aglio.
Cuocere le penne al dente, scolarle e versarle nella padella. Aggiungere del basilico tritato e rimetterle sul fuoco per una trentina di secondi, spadellando. Se occorre, aggiungere un filo di olio evo. Quando impiattate, aggiungere un po’ di basilico tritato e un giro di olio evo.
Io invece quest'anno ho vinto il guinness dei lavativi . In cucina il mio sovrumano sforzo è stato quello di lavare tre chili di fragole candonga e l'insalata (fatica...eh ) e mettere in ammollo gli asparagi. Solo in ammollo perchè il pentolone con l'acqua calda l'ha riempito ed accudito Sfizio. E Sfizio ha pure cotto le uova sode delle cocche della Fedepozzi.
Di già pronto ho portato
I BISCOTTI CROCCANTI ALLE MANDORLE E ZENZERO
Ingredienti: 100 g albume (3 albumi di un uovo medio) 500 g di zucchero a velo (si avete letto bene 500 !) 150 g di farina di grano 00 400 g di mandorle 3 g di zenzero fresco grattugiato 3 g di scorza di limone grattugiata 1 g di bicarbonato d’ammonio (ammoniaca per dolci)
Quelli portati al raduno li ho fatti con la farina gluten free della Schar
Montare a lungo in planetaria con la frusta (o con un frullino elettrico casalingo) l’albume e lo zucchero a velo (potete farlo in casa frullando alla massima potenza lo zucchero semolato) fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso.
Unire, mescolando a mano con una spatola, la farina setacciata e miscelata con il bicarbonato d’ammonio e poi le mandorle – usandole indifferentemente pelate o meno – e da ultimo la scorza del limone (solo la parte gialla perché lo strato bianco conferisce un gusto amaro) e lo zenzero. Impastare quel tanto che basta ad ottenere un composto omogeneo.
Stendere l’impasto su un foglio di carta forno cosparso di zucchero a velo, che serve a far si che l’impasto non si appiccichi alla carta. Spolverare con altro zucchero a velo ed appiattire con il matterello fino allo spessore delle mandorle. Lasciar asciugare per 12-15 ore a temperatura ambiente: lo zucchero a velo farà asciugare la parte esterna mentre l’interno resterà morbido.
Trascorse le 12-15 ore, prima di infornare, tagliare a quadretti e distanziarli un po’ tra loro, altrimenti in cottura si appiccicano l’un l’altro, e cuocere subito dopo averli tagliati.
Cuocere in forno preriscaldato a 160 gradi per 15 minuti. In ogni caso son cotti non appena cominciano a dorare.
Se non avete il bicarbonato d’ammonio…procuratevelo in un qualsiasi supermercato ma non sostituitelo con il lievito chimico perché è una tipologia d’impasto povera d’acqua ed il baking invece ha bisogno di una certo quantitativo d’acqua per attivarsi.
Le mandorle non occorre tostarle in forno perché…si tosteranno per conto loro con la cottura del biscotto.
Questi biscotti si mantengono molto a lungo, purché chiusi in un sacchetto in modo che non entri aria.
Ma no! Casomai dovrei sentirmi in colpa io, ma siccome è stata messa sul tavolo sabato sera, non immaginavo che non sarebbe arrivata alla colazione di domenica mattina. Vorrà dire che dobbiamo radunarci a breve per darmi la possibilità di farne un'altra per la Ross. Grazie per la foto - è bellissima.
Savita e Franco, cosa non erano quelle penne: quel sabato sera mentre era in macchina sulla strada di casa ancora ci pensavo!!!!
Ciao Selma, ben tornata! Eccoti la ricetta.
PENNE ALLO STRACOTTO DI TONNO di Gianfranco
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[foto di Archicuoca/Pierluigi]
[foto di Vitaminas73/Pietro]
(per 4)
400 gr. di tonno fresco (possibilmente ventresca)
1 cipolla di Tropea
1 stecca di cannella non troppo grossa
2 bicchieri di vino rosso buono
1 spicchio d’aglio
500 gr. di pomodori da sugo, sbollentati e sbucciati
basilico
sale qb
peperoncino o pepe secondo la propria tolleranza
320 gr. di penne rigate
In una padella capiente che possa contenere la pasta dopo, mettere 2 cucchiai di olio evo, la cipolla frullata, la stecca di cannella, lo spicchio d’aglio intero, sale quanto basta, e fare rosolare.
Aggiungere il pezzo di tonno intero e farlo rosolare per qualche minuto. Versare il vino rosso e farlo cuocere per 2-3 minuti. Aggiungere i pomodori concassé e fare cuocere a fuoco moderato, coperto, per circa 1 ora – 1 ora e mezza. Il tonno è pronto quando, schiacciandolo con la forchetta, si sfalda. A quel punto, spegnere il fuoco e sfaldare tutto il tonno nel sugo. Togliere lo spicchio d’aglio.
Cuocere le penne al dente, scolarle e versarle nella padella. Aggiungere del basilico tritato e rimetterle sul fuoco per una trentina di secondi, spadellando. Se occorre, aggiungere un filo di olio evo. Quando impiattate, aggiungere un po’ di basilico tritato e un giro di olio evo.
Savita e Franco, cosa non erano quelle penne: quel sabato sera mentre ero in macchina sulla strada di casa ancora ci pensavo!!!!
"Conta poco avere il vento favorevole, se non sai dove andare."
Io invece quest'anno ho vinto il guinness dei lavativi . In cucina il mio sovrumano sforzo è stato quello di lavare tre chili di fragole candonga e l'insalata (fatica...eh ) e mettere in ammollo gli asparagi. Solo in ammollo perchè il pentolone con l'acqua calda l'ha riempito ed accudito Sfizio. E Sfizio ha pure cotto le uova sode delle cocche della Fedepozzi.
Di già pronto ho portato
I BISCOTTI CROCCANTI ALLE MANDORLE E ZENZERO
Ingredienti: 100 g albume (3 albumi di un uovo medio) 500 g di zucchero a velo (si avete letto bene 500 !) 150 g di farina di grano 00 400 g di mandorle 3 g di zenzero fresco grattugiato 3 g di scorza di limone grattugiata 1 g di bicarbonato d’ammonio (ammoniaca per dolci)
Quelli portati al raduno li ho fatti con la farina gluten free della Schar
Montare a lungo in planetaria con la frusta (o con un frullino elettrico casalingo) l’albume e lo zucchero a velo (potete farlo in casa frullando alla massima potenza lo zucchero semolato) fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso.
Unire, mescolando a mano con una spatola, la farina setacciata e miscelata con il bicarbonato d’ammonio e poi le mandorle – usandole indifferentemente pelate o meno – e da ultimo la scorza del limone (solo la parte gialla perché lo strato bianco conferisce un gusto amaro) e lo zenzero. Impastare quel tanto che basta ad ottenere un composto omogeneo.
Stendere l’impasto su un foglio di carta forno cosparso di zucchero a velo, che serve a far si che l’impasto non si appiccichi alla carta. Spolverare con altro zucchero a velo ed appiattire con il matterello fino allo spessore delle mandorle. Lasciar asciugare per 12-15 ore a temperatura ambiente: lo zucchero a velo farà asciugare la parte esterna mentre l’interno resterà morbido.
Trascorse le 12-15 ore, prima di infornare, tagliare a quadretti e distanziarli un po’ tra loro, altrimenti in cottura si appiccicano l’un l’altro, e cuocere subito dopo averli tagliati.
Cuocere in forno preriscaldato a 160 gradi per 15 minuti. In ogni caso son cotti non appena cominciano a dorare.
Se non avete il bicarbonato d’ammonio…procuratevelo in un qualsiasi supermercato ma non sostituitelo con il lievito chimico perché è una tipologia d’impasto povera d’acqua ed il baking invece ha bisogno di una certo quantitativo d’acqua per attivarsi.
Le mandorle non occorre tostarle in forno perché…si tosteranno per conto loro con la cottura del biscotto.
Questi biscotti si mantengono molto a lungo, purché chiusi in un sacchetto in modo che non entri aria.
Ciao Cri-Cri, felice di aver fatto la tua conoscenza sabato, ma questa roba qui, dov'era che non l'ho vista?
"Conta poco avere il vento favorevole, se non sai dove andare."
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