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  • TORZELLI di Alessandra S.
    ( Variante con frittura )

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    [ 10.02.2007, 13:56: Messaggio modificato da: Babby ]
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    • </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: Alessandra S.:
      </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: gabmic:
      I torzelli che ho portato al compleanno della Ross, sono tipici della cucina ebraico romanesca.

      TORZELLI
      1 piantina di indivia riccia a persona, olio extra vergine, sale, pepe.

      Pulire l'indivia togliendo le foglie esterne.
      Lessare in acqua salata.
      Scolare benissimo e condire con sale e pepe.
      Friggere in padella con abbondante olio.
      Saranno pronti quando, voltandoli delicatamente, le foglie avranno assunto un colore biondo bruno.
      Si possono mangiare anche freddi.
      </font>[/QUOTE]Si potrebbe inserire una variante?
      Nella mia famiglia e nelle famiglie più vicine, probabilmente per adeguarsi ai nuovi dettami della salute, dopo averli scolati ben bene si usa cuocerli in forno conditi con olio, sale e pepe, e girati a metà cottura per farli abbrustolire da entrambe le parti. Ovvio: così come in tutti i casi analoghi (frappe, bignè di san giuseppe, cannoli...) il gusto del fritto è decisamente piu speciale rispetto al forno... Perà sono davvero buoni lo stesso. Tanto che nonostante l'influenza li sto preparando per stasera!!!!
      [img]graemlins/slurp.gif[/img]
      </font>[/QUOTE]Gazie Ale. Ottima variante. Li proverà prestissimo...
      Ma sai che a Roma tra le persone che conosco nessuno conosce la ricetta dei torzelli?
      Secondo me sono buonissimi...
      [img]graemlins/hello.gif[/img]
      "Bisogna avere un caos dentro di sé per generare una stella danzante" (Friedrich Nietzsche)
      http://flickriver.com/photos/gabmic/
      http://cometramedincanto.blogspot.it/

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      • </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: Babby:
        TORZELLI di Alessandra S.
        ( Variante con frittura )

        inseriti
        </font>[/QUOTE]Beddamatri!!! SENZA FRITTURA!!!!
        [img]graemlins/E17.gif[/img] [img]graemlins/E17.gif[/img] [img]graemlins/E17.gif[/img]

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        • </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: Alessandra S.:
          </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: Babby:
          TORZELLI di Alessandra S.
          ( Variante con frittura )

          inseriti
          </font>[/QUOTE]Beddamatri!!! SENZA FRITTURA!!!!
          [img]graemlins/E17.gif[/img] [img]graemlins/E17.gif[/img] [img]graemlins/E17.gif[/img]
          </font>[/QUOTE][img]graemlins/E17.gif[/img] [img]graemlins/E17.gif[/img] [img]graemlins/E17.gif[/img] no no, ho bisogno di riposo io!! Corretto
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          • IL TORTOLICCHIO:

            E' un antichissimo dolce tipico di Purim. Deriva dalla parola "tortore" che in romanesco significa bastone, randello, vuoi per la sua durezza, vuoi per il colore. Già nel 1318 il provenzale Kalonimos ben Kalonimos venuto a Roma lo assaggià e lo cità nel suo "trattato sulla festa di Purim".
            Oh! Queste cose le ho lette or ora su un giornale, non lo so di mio.

            La ricetta invece eccola:
            500 g farina,
            500 g di miele
            80 g di mandorle con la pelle
            50 g di confetti cannellini (quelli con il pezzetto di cannella dentro)
            scorza di arancia non tanto fine (no microplane pliiiiz!)
            uovo per spennellare

            Sciogliere il miele in un tegame a fuoco basso. Mettere la farina in un recipiente, unire il miele, aggiungere mandorle, confetti e scorza d'arancia. Impastare fino a far diventare l'impasto compatto. Formare dei bastoncini lunghi circa 10/12 cm e larghi 6. Spennellarli con l'uovo intero sbattuto e passarli in forno preriscaldato a 180 gradi per 15-20 minuti.
            Sono, come consistenza, una specie di mostaccioli. A casa nostra lo affettiamo (anche a macchina) molto sottile... ed è già finito!
            [img]graemlins/hello.gif[/img]

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            • IL TORTOLICCHIO di Alessandra S. voilà
              Visita la nuova sezione Dove siamo perché i Coquinari sono coquinari fino in capo al mondo!

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              • Buono buonissimo il tortolicchio.

                Grazie Ale [img]graemlins/E20.gif[/img]
                "Bisogna avere un caos dentro di sé per generare una stella danzante" (Friedrich Nietzsche)
                http://flickriver.com/photos/gabmic/
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                • Gabriella, poi mi racconti i tuoi legami con la cucina giudaico romanesca!
                  Mi hai incuriosito!!!!

                  [img]graemlins/hello.gif[/img]

                  P.S. Ma i biscottini di Boccione (la pasticceria di portico d'ottavia) hai mai provato a farli? Io una volta, partendo dalla ricetta dei mostaccioli, mischiandola con quella del pan pepato e ricavando una mia invenzione. Decente, ma nulla di simile all'originale. Perà mi piacerebbe tanto farli!
                  Ti va di aiutarmi?

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                  • Conosco benissimo Boccione, anche se da quando è morta Rosetta ho difficoltà a tornarci. Era una persona splendida ed entrare lì e non vederla ancora mi crea disagio.
                    Di quale biscottini parli? Dei tortolicchi? No, non ho mai provato a farli. Ho provato a fare la pizza romana, con la ricetta che ho postato, e devo dire che il risultato non era così lontano, anche se avevo sbagliato la cottura. Da Boccione la cottura è sempre a forno altissimo e per breve tempo. Così devono cuocere i tranci di pizza, mantenendosi morbidi al centro. Io invece li ho infornati a 180° e sono venuti più simili a dei biscotti.
                    Invece vengono praticamente uguali gli amaretti, con la ricetta che ho messo.
                    Ho anche provato a riprodurre i ginetti ma il risultato non mi ha soddisfatto...
                    Insomma anche io sono in fase di sperimentazione.
                    Certo che mi piacerebbe aiutarti in questa ricerca, mi stimola e mi diverte, ma devi avere un po' di pazienza... sono senza forno e sono in attesa di comprarlo nuovo. Come mi ristabilisco inizio a girare un po'.
                    Grazie per avermi pensata [img]graemlins/E20.gif[/img]
                    "Bisogna avere un caos dentro di sé per generare una stella danzante" (Friedrich Nietzsche)
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                    • No, non dico i tortolicchi, dico quelli con mandorle e cannella, scuri probabilmente frutto i un "budellone" prima cotto e poi tagliato a fettine alte 1 dito. Si chiamano semplicemente "biscottini".
                      Ricordi quando raccontavo della mishmarà ? Era nel messaggio di stracotto e involtini. Beh, è tradizione che al termine della festa si regali a ciascun invitato "il kavod", che è proprio un sacchetto che contiene la pizza e i biscottini (e nell'era moderna 5 confetti). Questo come a voler far proseguire la festa a casa degli ospiti.
                      Ora è in uso confezionare questo semplice sacchetto in modo originale, magari usando una scatola particolare, un sacchetto in tessuto oppure, per esempio per il nostro matrimonio dipinsi dei barattoli di vetro e dentro ci misi i dolci. Quando ero piccola si usava confezionarli stile fagotto nei fazzoletti rossi o blu a disegnini bianchi, non so se hai presente (quelli che poi hanno spopolato di tutti i colori e commercializzato come bandane) Beh largo spazio alla fantasia.

                      Non vedo l'ora (questo è per te, Babby) di impostare l'indice del pdf... Già c'ho un sacco di idee!!!!!

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                      • Ale
                        Visita la nuova sezione Dove siamo perché i Coquinari sono coquinari fino in capo al mondo!

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                        • </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: Alessandra S.:
                          IL TORTOLICCHIO:

                          E' un antichissimo dolce tipico di Purim. Deriva dalla parola "tortore" che in romanesco significa bastone, randello, vuoi per la sua durezza, vuoi per il colore. Già nel 1318 il provenzale Kalonimos ben Kalonimos venuto a Roma lo assaggià e lo cità nel suo "trattato sulla festa di Purim".
                          Oh! Queste cose le ho lette or ora su un giornale, non lo so di mio.

                          La ricetta invece eccola:
                          500 g farina,
                          500 g di miele
                          80 g di mandorle con la pelle
                          50 g di confetti cannellini (quelli con il pezzetto di cannella dentro)
                          scorza di arancia non tanto fine (no microplane pliiiiz!)
                          uovo per spennellare

                          Sciogliere il miele in un tegame a fuoco basso. Mettere la farina in un recipiente, unire il miele, aggiungere mandorle, confetti e scorza d'arancia. Impastare fino a far diventare l'impasto compatto. Formare dei bastoncini lunghi circa 10/12 cm e larghi 6. Spennellarli con l'uovo intero sbattuto e passarli in forno preriscaldato a 180 gradi per 15-20 minuti.
                          Sono, come consistenza, una specie di mostaccioli. A casa nostra lo affettiamo (anche a macchina) molto sottile... ed è già finito!
                          [img]graemlins/hello.gif[/img]
                          </font>[/QUOTE]Posso aggiungere qualcosa a proposito della storia del tortolicchio?

                          Tratto da un libro splendido che consiglio vivamente di leggere e che pregherei Babby di aggiungere alla bibliografia:

                          Ariel Toaff, Mangiare alla giudia. La cucina ebraica in Italia dal Rinascimento all'età moderna, Bologna, il Mulino, 2000.

                          "...La storia del tortolicchio è una storia lunga quasi quanto la storia degli ebrei romani. Apprezzato e ricercato, diveniva l'inconsapevole protagonista di avventurose vicende, tra il dolce e il piccante, come il suo sapore. Il rabbino di Roma, Isacco Lattes, anch'egli di origine provenzale, ad esempio, ci racconta un fatto avvenuto nella pimavera del 1543. Per la precisione si tratta dei sapidi particolari di una tresca tra una donna sposata, moglie di un agiato bottegaio di pannine in piazza Giudia, ed un giovane commesso di negozio, anch'egli ebreo. Ebbene, il rabbino Lattes ci informa che il pegno d'amore tra i due adulteri era costituito da "un grosso tortolicchio, il prelibato dolce di mandorle e miele", senza dubbio un dono gastronomico molto apprezzato dalla donna, evidentemente affascinata da quel sensuale e afrodisiaco biscotto...".
                          "Bisogna avere un caos dentro di sé per generare una stella danzante" (Friedrich Nietzsche)
                          http://flickriver.com/photos/gabmic/
                          http://cometramedincanto.blogspot.it/

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                          • Ariel Toaff, Mangiare alla giudia. La cucina ebraica in Italia dal Rinascimento all'età moderna, Bologna, il Mulino, 2000.

                            ...avrebbe fatto meglio a continuare a scrivere libri di cucina quello lì... [img]graemlins/50_b.gif[/img] [img]graemlins/50_b.gif[/img] [img]graemlins/50_b.gif[/img] [img]graemlins/50_b.gif[/img]
                            www.marostudio.it

                            Non devi né ridere né piangere ma capire (Baruch Spinoza)

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                            • Babby puo' servire?


                              http://www.coquinaria.it/cgi-bin/ubb.../t/011212.html
                              ...fatti non foste a viver come bruti...

                              http://www.emanuelepolverelli.it/Sit...Benvenuto.html

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                              • </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: manulina:
                                Ariel Toaff, Mangiare alla giudia. La cucina ebraica in Italia dal Rinascimento all'età moderna, Bologna, il Mulino, 2000.

                                ...avrebbe fatto meglio a continuare a scrivere libri di cucina quello lì... [img]graemlins/50_b.gif[/img] [img]graemlins/50_b.gif[/img] [img]graemlins/50_b.gif[/img] [img]graemlins/50_b.gif[/img]
                                </font>[/QUOTE]Presidentessa... dimmi dimmi. Che ti ha fatto il signor Ariel Toaff?

                                Ah, comunque signore, e mi rivolgo principalmente a Manulina e Alessandra, nel caso dicessi delle stupidaggini intervenendo su questo topic, siete pregate di avvisarmi... io tra voi sono decisamente un'infiltrata [img]graemlins/E17.gif[/img]
                                E devo ancora imparare tantissimo.
                                [img]graemlins/E20.gif[/img]

                                [ 11.02.2007, 10:41: Messaggio modificato da: gabmic ]
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                                http://flickriver.com/photos/gabmic/
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