Tutte di casa mia! ma non mie
CROSTATA DI MARMELLATA DI ARANCE AMARE E PASTA REALE giulia berlingieri
Vecchia ricetta di casa non vi do le dosi esatte poichè vado a occhio a seconda dei ruoti che uso.
Fodero la teglia con la pasta frolla classica per la mia famiglia (Per 1 tuorlo: 100 g farina, 50 g zucchero e 40 g di strutto o 50 g di burro) la bucherello con i rebbi della forchetta vi metto circa 1/2 cm di marmellata e poi la copro con la pasta reale fatta con 50% di mandorle sbucciate al momento e 50% di zucchero, la copro con la classica grata di pasta e inforno a 180°/200° fino a che la pasta reale non sia divenuta 'amaretto....
CROSTATA DI RICOTTA sempre di casa mia giulia berlingieri
per un ruoto a bordi alti di circa 30cm.
pasta frolla: farina bianca g 300 - burro g 150 - zucchero g 150 - 3 tuorli - burro e farina per lo stampo
ripieno: ricotta g 450 - zucchero g 80 ' ' cioccolato da fondere g 150 tagliato a pezzi piccoli ' ( a piacere100g. di canditi tagliati a dadini, non quelli pronti) - cannella a piacere ' 1 uovo ' 1 bicchierino di liquore a piacere
PREPARATE la pasta frolla strofinando tra le mani il burro e lo zucchero finché lo zucchero non si sia sciolto nel burro, aggiungete quindi la farina e in ultimo i rossi Avvolgete la pasta in un foglio di pellicola trasparente e passatela a riposare al frigorifero per 30' circa. Intanto preparate il ripieno montando la ricotta con lo zucchero, aggiungere l'uovo, il liquore, la cioccolata e i canditi. Ungete la teglia con il burro e infarinatela, accendete il forno a 170°.
Dividete la pasta in 2/3 e 1/3. Stendete la porzione più grande e foderatevi la teglia, versatevi la ricotta e con la pasta restante formate la classica grata e infornate per circa 30'/40'. Quando si sarà parzialmente freddata spolverizzate con zucchero a velo o cacao.
PASTIERA NAPOLETANA LUIGINA MADIA CELSI
Carissimo Paul ogni promessa è un debito, eccoti la ricetta della pastiera della mia Nonna. giulia berlingieri
pasta frolla: 300 g. di farina, 100 g. di zucchero, 3 rossi d'uovo, 75 g strutto, 75g. burro;
grano: 150 g. di grano bagnato, 200 g. di latte, un cucchiaio di zucchero, mezza bustina di vainiglia; io uso il grano già cotto, in scatola, facendo le proporzioni
ripieno;170 g. di ricotta, 120 g. di zucchero, 2 uova, 50 g, di canditi fra cedro, cocozzata e scorzetta d'arancia, acqua di fiori d'arancio o essenza (mezza fialetta), un pizzico di cannella.
crema pasticciera: 250 cl. di latte, 2 tuorli (uova piccole oppure 1 grande), 1 cucchiaio di farina, 100 g. di zucchero.
IN UN pentolino mettete i rossi d'uovo con lo zucchero e mescolate con energia fino ad ottenere uno zabaione soffice. Incorporate la farina, girando sempre nello stesso senso. Versate poi il latte in precedenza messo a riscaldare con un po' di bucce di limone e una stecca di cannella. Ponete sul fuoco e, senza smettere mai di mescolare, fate addensare la crema, per pochi minuti. Se dovesse impazzire frullarla con un frullatore ad immersione o fruste elettriche, lasciate raffreddare, continuando a mescolare perché non si formi una pellicina in superficie. Cuocete il grano già bagnato con il latte, la sugna, lo zucchero e la vaniglia per 4 ore a fuoco lento e lasciate riposare almeno 12 ore (conviene prepararle il giorno prima). Con il grano già pronto questo passaggio è da saltare. Con gli ingredienti indicati fate una pasta frolla in questo modo: amalgamare prima lo zucchero con lo strutto e il burro ammorbidito poi fare 'fontana... ed incorporare la farina e infine i tuorli (Possibilmente con mani fredde.) senza maltrattare la pasta, fate solo pressione sull'impasto quel tanto che basta ad incorporare tutti gli ingredienti. Formate un panello e lasciatelo riposare per un'ora. Nel frattempo lavorate la ricotta con lo zucchero per 10 minuti, aggiungete i tuorli d'uovo uno per volta, il grano e qualche goccia di acqua d'arancio, la crema, la cannella, i canditi a dadini Assaggiate e, se lo ritenete opportuno, aggiungete ancora un po' di essenza profumata. Stendete la pasta frolla su un foglio di carta oleata (tenendone da parte una certa quantità per la copertura) e ponetela in un ruoto, foderando anche il bordo laterale. Togliete con delicatezza la carta e versate il ripieno. Formate delle strisce con il resto della pasta e ponetele sul ripieno a mo' di griglia. Infornate per circa un'ora a fuoco moderato. (180°) Togliete la pastiera dal forno, lasciatela raffreddare e spolverizzatela di zucchero a velo. Non sformatela, ma servitela nel suo ruoto. La pastiera si può conservare anche una settimana.
VALCHIGLIE Teresa Portiglia dei Madia la mia bisnonna - giulia berlingieri
Quella che segue è una antica ricetta che ti copio da libricino della mia bisnonna dove oltre a varie preparazioni ci sono anche le dosi per fare il sapone o le olive verdi doci. Le ho preparate sostituendo il miele con lo zucchero e cuocendole come una qualsiasi crostata.
500 g. di mandorle, spellarle nell'acqua calda, e pestarle poco per volta nel mortaio da farmacia aggiungendovi a poco a poco un po' di chiara d'uovo fino a consumarne due, deve essere fine come la pasta reale. Fate cuocere a sciroppo 1/2 litro d'acqua e 1/2 chilo di miele, toglierlo dal fuoco e unirvi 250 g. di cioccolato amaro grattugiato, quando sarà sciolto unirvi le mandorle e mischiarle bene. Porlo in una terrina e quando sarà freddo aggiungervi sei tuorli d'uovo uno a uno, questo ripieno si può preparare il dì prima. Foderare di pasta frolla ricca ( quella della prima ricetta) gli stampini unti e infarinate delle valchiglie (formine ovali il doppio grandi di quelle dei bocconotti, conoscete?) e porvi uno strato alto di ripieno lasciando un po' di bordo, poichè le valchiglie non vanno ricoperte di pasta, la loro caratteristica è il lucido che viene formato dopo la cottura, porre nel forno del pane quando sarà un po' spento.
CROSTATA DI MARMELLATA DI ARANCE AMARE E PASTA REALE giulia berlingieri
Vecchia ricetta di casa non vi do le dosi esatte poichè vado a occhio a seconda dei ruoti che uso.
Fodero la teglia con la pasta frolla classica per la mia famiglia (Per 1 tuorlo: 100 g farina, 50 g zucchero e 40 g di strutto o 50 g di burro) la bucherello con i rebbi della forchetta vi metto circa 1/2 cm di marmellata e poi la copro con la pasta reale fatta con 50% di mandorle sbucciate al momento e 50% di zucchero, la copro con la classica grata di pasta e inforno a 180°/200° fino a che la pasta reale non sia divenuta 'amaretto....
CROSTATA DI RICOTTA sempre di casa mia giulia berlingieri
per un ruoto a bordi alti di circa 30cm.
pasta frolla: farina bianca g 300 - burro g 150 - zucchero g 150 - 3 tuorli - burro e farina per lo stampo
ripieno: ricotta g 450 - zucchero g 80 ' ' cioccolato da fondere g 150 tagliato a pezzi piccoli ' ( a piacere100g. di canditi tagliati a dadini, non quelli pronti) - cannella a piacere ' 1 uovo ' 1 bicchierino di liquore a piacere
PREPARATE la pasta frolla strofinando tra le mani il burro e lo zucchero finché lo zucchero non si sia sciolto nel burro, aggiungete quindi la farina e in ultimo i rossi Avvolgete la pasta in un foglio di pellicola trasparente e passatela a riposare al frigorifero per 30' circa. Intanto preparate il ripieno montando la ricotta con lo zucchero, aggiungere l'uovo, il liquore, la cioccolata e i canditi. Ungete la teglia con il burro e infarinatela, accendete il forno a 170°.
Dividete la pasta in 2/3 e 1/3. Stendete la porzione più grande e foderatevi la teglia, versatevi la ricotta e con la pasta restante formate la classica grata e infornate per circa 30'/40'. Quando si sarà parzialmente freddata spolverizzate con zucchero a velo o cacao.
PASTIERA NAPOLETANA LUIGINA MADIA CELSI
Carissimo Paul ogni promessa è un debito, eccoti la ricetta della pastiera della mia Nonna. giulia berlingieri
pasta frolla: 300 g. di farina, 100 g. di zucchero, 3 rossi d'uovo, 75 g strutto, 75g. burro;
grano: 150 g. di grano bagnato, 200 g. di latte, un cucchiaio di zucchero, mezza bustina di vainiglia; io uso il grano già cotto, in scatola, facendo le proporzioni
ripieno;170 g. di ricotta, 120 g. di zucchero, 2 uova, 50 g, di canditi fra cedro, cocozzata e scorzetta d'arancia, acqua di fiori d'arancio o essenza (mezza fialetta), un pizzico di cannella.
crema pasticciera: 250 cl. di latte, 2 tuorli (uova piccole oppure 1 grande), 1 cucchiaio di farina, 100 g. di zucchero.
IN UN pentolino mettete i rossi d'uovo con lo zucchero e mescolate con energia fino ad ottenere uno zabaione soffice. Incorporate la farina, girando sempre nello stesso senso. Versate poi il latte in precedenza messo a riscaldare con un po' di bucce di limone e una stecca di cannella. Ponete sul fuoco e, senza smettere mai di mescolare, fate addensare la crema, per pochi minuti. Se dovesse impazzire frullarla con un frullatore ad immersione o fruste elettriche, lasciate raffreddare, continuando a mescolare perché non si formi una pellicina in superficie. Cuocete il grano già bagnato con il latte, la sugna, lo zucchero e la vaniglia per 4 ore a fuoco lento e lasciate riposare almeno 12 ore (conviene prepararle il giorno prima). Con il grano già pronto questo passaggio è da saltare. Con gli ingredienti indicati fate una pasta frolla in questo modo: amalgamare prima lo zucchero con lo strutto e il burro ammorbidito poi fare 'fontana... ed incorporare la farina e infine i tuorli (Possibilmente con mani fredde.) senza maltrattare la pasta, fate solo pressione sull'impasto quel tanto che basta ad incorporare tutti gli ingredienti. Formate un panello e lasciatelo riposare per un'ora. Nel frattempo lavorate la ricotta con lo zucchero per 10 minuti, aggiungete i tuorli d'uovo uno per volta, il grano e qualche goccia di acqua d'arancio, la crema, la cannella, i canditi a dadini Assaggiate e, se lo ritenete opportuno, aggiungete ancora un po' di essenza profumata. Stendete la pasta frolla su un foglio di carta oleata (tenendone da parte una certa quantità per la copertura) e ponetela in un ruoto, foderando anche il bordo laterale. Togliete con delicatezza la carta e versate il ripieno. Formate delle strisce con il resto della pasta e ponetele sul ripieno a mo' di griglia. Infornate per circa un'ora a fuoco moderato. (180°) Togliete la pastiera dal forno, lasciatela raffreddare e spolverizzatela di zucchero a velo. Non sformatela, ma servitela nel suo ruoto. La pastiera si può conservare anche una settimana.
VALCHIGLIE Teresa Portiglia dei Madia la mia bisnonna - giulia berlingieri
Quella che segue è una antica ricetta che ti copio da libricino della mia bisnonna dove oltre a varie preparazioni ci sono anche le dosi per fare il sapone o le olive verdi doci. Le ho preparate sostituendo il miele con lo zucchero e cuocendole come una qualsiasi crostata.
500 g. di mandorle, spellarle nell'acqua calda, e pestarle poco per volta nel mortaio da farmacia aggiungendovi a poco a poco un po' di chiara d'uovo fino a consumarne due, deve essere fine come la pasta reale. Fate cuocere a sciroppo 1/2 litro d'acqua e 1/2 chilo di miele, toglierlo dal fuoco e unirvi 250 g. di cioccolato amaro grattugiato, quando sarà sciolto unirvi le mandorle e mischiarle bene. Porlo in una terrina e quando sarà freddo aggiungervi sei tuorli d'uovo uno a uno, questo ripieno si può preparare il dì prima. Foderare di pasta frolla ricca ( quella della prima ricetta) gli stampini unti e infarinate delle valchiglie (formine ovali il doppio grandi di quelle dei bocconotti, conoscete?) e porvi uno strato alto di ripieno lasciando un po' di bordo, poichè le valchiglie non vanno ricoperte di pasta, la loro caratteristica è il lucido che viene formato dopo la cottura, porre nel forno del pane quando sarà un po' spento.
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