Pubblicato originariamente da Giuliana
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I vostri figli non sono vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di se stessa. Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi. E, benchè vivano con voi, ciò non di meno non vi appartengono.
La Tavola di Rita
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Pubblicato originariamente da ritabuzz Visualizza il messaggio
io parlavo della carbonara di asparagi..non capisco perchè usare burro senza lattosio e poi mettere il parmigiano...ma forse era senza lattosio? solo una curiosità, eh...
Il parmigiano con stagionatura superiore ai 36 mesi non contiene lattosio ed è consentito per gli intollerantiIsabella
"per l'oca, citofonare Archicuoca!" (Annette)
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Pubblicato originariamente da mariarita Visualizza il messaggiogranite (caffè e mandorla) con le brioches
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Granita di caffè
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La resdora.
La terra non è un dono dei nostri padri, bensì un prestito dei nostri figli.
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Pubblicato originariamente da la Sua fra Visualizza il messaggioarchicuoca che buoni i tuoi tè!!!!La resdora.
La terra non è un dono dei nostri padri, bensì un prestito dei nostri figli.
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Pubblicato originariamente da feffe Visualizza il messaggioche modello hai di Roner?
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Pubblicato originariamente da archicuoca Visualizza il messaggio
Rita, ti ho risposto sopra ma si è un po' perso tra i vari inerventi.
Il parmigiano con stagionatura superiore ai 36 mesi non contiene lattosio ed è consentito per gli intolleranti
La fortuna è che il burro senza lattosio, paragonato al burro mediodi supermercato, non è peggiore. Il parmigiano senza lattosio o molto stagionato è ottimo, e la panna dei coni non ha dato segni di disagio a chi l'ha mangiata.
Per il resto.. grazie <3
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Pubblicato originariamente da archicuoca Visualizza il messaggio
Rita, ti ho risposto sopra ma si è un po' perso tra i vari inerventi.
Il parmigiano con stagionatura superiore ai 36 mesi non contiene lattosio ed è consentito per gli intollerantiI vostri figli non sono vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di se stessa. Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi. E, benchè vivano con voi, ciò non di meno non vi appartengono.
La Tavola di Rita
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cavoli, Nicola, quel dolce allo yogurt fatto all'ultimo minuto fa la sua porchissima figura!!...fatti non foste a viver come bruti...
http://www.emanuelepolverelli.it/Sit...Benvenuto.html
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Culurgiones ogliastrinos culurgioneswm.jpg
la sfoglia:
1 kg di semola di grano duro(anche rimacinata)
400-420 ml di acqua
due pizzichi di sale
il ripieno:
2 kg di patate
500g di fixidu (casu amurgiau) equivalente feta greca
200g di pecorino grattugiato
2 spicchi di aglio
foglioline di menta fresca
olio extravergine di oliva q.b. (circa 250-300ml)
per condine:
olio extravergine e pecorino grattugiato
Impastare la semola e lavorarla bene fino ad ottenere una pasta liscia e soda, avvolgerla in un telo di cotone e lasciarla riposare.
Cuocere le patate a vapore, pelarle e ancora calde schiacciarle con lo schiacciapatate, allo stesso modo schiacciare anche su fixidu, tagliare o schiacciare gli spicchi d'aglio, tagliare di fino la menta, mescolare il tutto, aggiungere il pecorino grattugiato q.b., l'olio di oliva, impastare bene il tutto e lasciare riposare sulla ciotola coperta con un film di pellicola.
Dopo il riposo preparare per fare la sfoglia, e le palline di impasto per averle pronte.
Se si utilizza la sfogliatrice fare l'ultimo passaggio al n°4 per due volte, se stesa con il mattarello farla sottile ma tale da reggere il ripieno e la cottura.
stesa la sfoglia di pasta copparla con un coppapasta da 8cm, su ogni disco di sfoglia mettere la pallina di impasto e chiudere a spiga secondo tradizione.
Terminata la formatura dei culurzones possono essere cotti subito o lasciati asciugare stesi su un telo posizionato su una griglia o su un cestino in maniera che sia traspirante ed evitare che si formi condensa. Non mettere in frigorifero perche trasudando si imumidiscono e si incollano al telo con l'incoveniente della rottura quando si tenta di staccarli al momento della cottura.
Cuocere in abbondante acqua salata in un tegame più largo che alto, quando l'acqua riprende il bollore e is culurzones salgono a galla contare due minuti e toglierli con una schiumarola. depositarli su una pirofila, irrorare con olio extravergine di oliva , spolverizzare con pecorino grattugiato e servire.
Amaretti sardi amarettiwm.jpg
800g di mandorle dolci
200g di mandorle amare
1 kg di zucchero semolato
12-14 albumi
scorza di 3-4 limoni
Le mandorle devono essere di buona qualità possibilmente mediterranee, meglio prenderle pelate e pelarle da se mettendole in acqua calda e togliendo la pellicina, metterle su un telo e farle asciugare all'aria fino a che prendendone una e spezzandola si taglia di netto. Macinarle con l'apposito macinino, No frullatore ne cuter. Mettere lo zucchero in una terrina e con le mani amalgamate la scorza del limone fino a che lo zucchero non si impregni di olio essenziale, aggiungere le mandorle e con le mani mescolare con lo zucchero. battere gli albumi e versarli sulle mandorle, versare solo i primi 10 e riservare gli altri solo se necessari. se le mandorle sono belle secche richiederanno più albumi se non sono secche ne richiederanno di meno. Impastare con le mani fino ad amalgamare il tutto. Coprire con una pellicola e lasciare riposare anche tutta la notte. Dopo il riposo controllare la consistenza e aggiungere eventualmente gli altri albumi.Come ci rendiamo conto che l'impasto è ottimale per fare dei bei amaretti "scrafangiaus" ? è semplicissimo! mettere un foglio di carta paglia o carta forno o semplicemente un vassoio, versare mezzo pacco di zucchero semolato e distribuirlo per tutta la superfice, fare una pallina di impasto di circa 35g , metterla sullo zucchero e imprimere una spinta per farlo rotolare, se rotola bene d'un botto come fosse una pallina di gomma l'impasto è troppo duro e bisogna ammorbidirlo ancora con albumi; se invece la pallina arranca nel suo percorso e ha bisogno di più spinte per terminare il rotolamento nello zucchero significa che la consistenza è quella giusta. Foderare una teglia con la carta forno, posizionare le palline di impasto ben distanziate, mettere su ognuna una mandorla intera al centro. Infornare in forno già caldo se possibile con funzione ventilato e cuocere a 160°C per circa 30 minuti ,nel mio forno, sperimentate nel vostro facendo la prova con un solo amaretto, anche io ogni volta faccio prima la prova perchè non si hanno mai le stesse mandorle e la stessa consistenza; non è tempo perso , mentre cuoce l'amaretto di prova si ha tutto il tempo di preparare la teglia. una volta sfornati lasciarli nella carta fino a che non si raffreddano completamente , non tentate di toglierli caldi , sono talmente fragili che si sfascerebbero. Gli amaretti vanno conservati in scatole di latta e durano circa 20 giorni, a me è capitato solo una volta ovvero quando ho fatto la prova di conservabilità, le altre volte vanno via senza problemi in pochissimo tempo. in un kg di mandorle si ottengono circa 60 amaretti.Ultima modifica di L'Ing; 26/05/2016, 01:04.
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Pubblicato originariamente da graziella66 Visualizza il messaggiocavoli, Nicola, quel dolce allo yogurt fatto all'ultimo minuto fa la sua porchissima figura!!Nicola
"La differenza tra un genio e uno stupido è che il genio ha dei limiti."
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Pubblicato originariamente da sfizio Visualizza il messaggio
Il mio è autocostruito, modello SfizioFederica
"La vita si ascolta, così come si ascolta il mare... Le onde montano, crescono, cambiano le cose. Poi, tutto torna come prima ma non è più la stessa cosa." (Oceano mare - A. Baricco)
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Prima che scoppi il gran caldo mi riprometto di provare assolutamente la terrina di maiale di Giuliana. Il paté di sgombri invece lo vedo bene per ogni stagione"Non si preoccupi madame, ci sarà cibo a sufficienza." da Il pranzo di Babette.
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