Io non vado pazzo per i dolci, sono più per il salato, ma se devo dire una ricetta, mi viene spontanea la Betitorte. da quante volte è stata nominata si capisce che è un'apoteosi. E se proprio devo citarne un'altra casco sempre sul dolce: la mattonella di Babette.
ciao
marchino
Le ricette d i coquinaria sono tantissime e tutte da fare pero' per me il caciucco di Elena, le cotolette d agnello di Giuliana, il pulled pork di Archicuoca e la torta caprese fatta da Savita.
Per me sono molti i piatti che mi ricordano coquinaria, in particolare come già hanno detto la Bettitorte, il budino alla panna, il conquistatore, le terrine e le bavaresi di Giuliana, il babà di Rosaria e l'angelica e la torta sbriciolata di Marina B solo per citarne alcuni. Se proprio devo citarne uno direi il timballo di anelletti di Valeria. siamo stati così fortunati da averne una dimostrazione dal vivo, suoi ospiti a Palermo, una bontà assoluta. Ho provato a cercare il link alla ricetta ma non è più disponibile, c'erano anche i fotogrammi, che peccato.
Quindi metto la seconda cosa che più mi ricorda Coquinaria, un grande cavallo di battaglia per tutti gli aperitivi, sia in versione plum cake sia come minimuffin: il plum cake salato de La Stefi.
Praticamente tutta la mia conoscenza culinaria, ad eccezione della cucina indiana e brasiliana, proviene da Coquinaria. Sono molto grata alla Ross e all'Ing per tutto quello che ho imparato qui, per le persone eccezionali che ho conosciuto, e per le amicizie profonde che si sono formate su questo sito.
Sarebbe impossibile elencare tutte le ricette che sono diventate il mio personale cavallo di battaglia, ma una cosa che non può mai mancare durante i miei pranzi e le mie cene è la focaccia barese postata da IlariaC che, a sua volta aveva preso la ricetta da un altro sito (Mon Dieu). Io, però, l'ho appresa qui.
FOCACCIA BARESE di IlariaC
per una teglia rettangolare di circa 45x33 cm come la mia o tonda di 40 cm:
Per l'impasto:
400 g di farina di grano duro
200 g di farina 00
1 patata lessa (intorno ai 150 g)
1 cucchiaio raso di zucchero (circa 12 g)
1 cucchiaio raso di sale grosso (circa 18 g - io metto 15 g)
1 cubetto di lievito di birra fresco (io 1/2 bustina di quello granulare)
60 g di olio evo
1/2 l d'acqua appena tiepida
? Per il resto:
olio evo abbondante
circa 20 olive nere (di buona qualità ) denocciolate e tagliate a metà
circa 20 olive verdi denocciolate e tagliate a metà (un'aggiunta di Ilaria)
circa 20 pomodorini dolci privati della gran parte di semi e tagliati a metà
sale fino
origano secco
pepe nero
PROCEDIMENTO
In una ciotola capiente mettere le due farine, la patata lessata e schiacciata, lo zucchero, il sale grosso, l'olio e il lievito sciolto nel mezzo litro d'acqua. Quindi cominciare ad amalgamare il tutto con le mani per poi procedere con lo sbattitore (fruste a spirale) per almeno 5 minuti finché l'impasto non raggiunge una consistenza appiccicaticcia e abbastanza liquida (non troppo eh!? - solo in caso sia troppo densa aggiungere qualche goccio di latte).
Quindi versare l'impasto nella teglia GENEROSAMENTE unta d'olio (aggiungo io: generosamente significa che dovete esclamare: "ammazza quanto olio!") e distribuirlo con le mani portandolo un po' sulla superficie.
A questo punto sistemare le mezze olive con la parte che ospitava il nocciolo verso il basso. Mettere in forno statico a 50°C e far lievitare per un'ora, passata la quale la focaccia avrà un aspetto deliziosamente vaporoso.
Terminare l'opera coi pomodorini, l'origano, il pepe, un bel po' di sale fino e un ultimo giro d'olio.
Infornare a 200°C (possibilmente ventilato) per 30-35 minuti.
Le ricette d i coquinaria sono tantissime e tutte da fare pero' per me il caciucco di Elena, le cotolette d agnello di Giuliana, il pulled pork di Archicuoca e la torta caprese fatta da Savita.
1,600 kg seppie nostrali grosse
1,800 kg polpo di scoglio
800 gr di totani grossi
700 gr palombo
400 gr gattuccio
1,200kg di pesce da zuppa (gallinelle, cappone, scorfano)
500 gr di cicale
500 gr digamberi
scampi
200 gr pesce da minestra
fette di pane posato e arrostito e agliato
vino bianco
1 scatoletta di concentrato di pomodoro
olio
aglio
salvia
peperoncino PROCEDIMENTO
Con i pesci da minestra e gli odori usuali (sedano, carota, cipolla, prezzemolo e un pomodorino) preparare un brodo ristretto.
Mettere al fuoco un pentolino capiente con olio aglio, salvia e peperoncino, far soffriggere bene senza bruciare l'aglio, travasare in un tegame largo e alto, unire polpi e seppie tagliati a troccoli cuocere per un quarto d'ora e aggiungere i totani, bagnare con vino bianco se buono altrimenti non usate nulla che è meglio! Aggiungere anche il concentrato di pomodoro diluito nel brodo ottenuto (passato nel colino fitto) e cuocere per altri 20 minuti, rimestando. Mano mano rovesciare il palombo, il gattuccio e i pesci da zuppa.
Seguire la cottura a fuoco lento.
Con molto garbo togliere i pesci da zuppa, ormai pronti, metterli su un vassoio e tenerli al caldo. Ora è la volta di mazzancolle, cicale e scampi. Altri 10 minuti ed è pronto!
Posare il pane agliato nelle terrine e con un grosso ramaiolo attingere sugo, pesci a tranci e interi e crostacei.
2 kg di costolette di agnello
la scorza di 1 limone
rosmarino
2 spicchi d'aglio
sale, pepe
pane grattugiato q.b.
3 uova
olio di arachide per friggere
Preparate le costolette, eliminate grasso in eccesso, poi incidetene i bordi con una forbice e mettetele man mano in un contenitore a strati, unite ad ogni strato pezzetti di scorza di limone, il rosmarino tagliuzzato e l'aglio a pezzetti, un pizzico di pepe. Continuate così fino a finire le costolette, poi compattatele bene nel contenitore. Copritele e lasciate marinare in frigorifero fino al momento di prepararle.
Quando dovete friggere, eliminate accuratamente le scorze del limone, i pezzetti di aglio e il rosmarino più evidente, quindi impanatele con uovo e pane grattugiato e friggetele in olio caldo, salatele solo alla fine, dopo cotte.
La ricetta non è mia, è tratta dal blog di Dario Il Chimico.
L’avevo già pubblicata qui su Coqui, a questo link.
In occasione del Coquicompleanno, ho aggiunto le foto passo passo.
Posso dire che per il Compleanno ho lavorato un pezzo di coppa e spalla di 4,5kg, che ha necessitato di 4+10 ore di cottura a 140°C.
Noi lo abbiamo servito in purezza, solo con il suo sughetto, ma la ricetta originale americana prevede di usarlo come farcitura di un panino, aggiungendo salsa barbecue e Coleslaw Salad (insalata di cavolo cappuccio crudo).
TORTA CAPRESE fatta da Savita nel Bimby Per me, è la torta al cioccolato più buona che ci sia. La ricetta mi è stata richiesta più e più volte e viene riprodotta in diverse parti del mondo, con e senza Bimby.
250 gr.di mandorle pelate
5 fette biscottate
250 gr. di cioccolato fondente a pezzi
250 gr. di burro morbido
6 uova intere
250 gr. di zucchero (invece di 250 gr. di zucchero bianco, ne metto 170 gr. + 40 gr. di zucchero muscovado o dark brown sugar)
mezzo misurino di limoncello (sostituisco il limoncello con l’amaretto di Saronno e aggiungo 2 cucchiai di cacao amaro all’impasto)
1 bustina di lievito vanigliato (16 gr.)
Tritare mandorle e fette biscottate per 12 sec. vel. Turbo e mettere da parte.
Tritare il cioccolato a pezzi per 10 sec. a vel. Turbo, aggiungere il burro a pezzi e far fondere i due ingredienti: 10 min. 37° vel. 2.
Aggiungere le uova intere con lo zucchero e montare il tutto per almeno 1 min. a vel. 5.
Unire le mandorle e le fette biscottate precedentemente tritate, unire il limoncello o l'amaretto e amalgamare il tutto per 6 sec. vel. 6. Aggiungere in ultimo il lievito: 4 sec. vel. 6. Aiutandosi con la spatola versarlo in uno stampo da 26 cm (o in due stampi da 20 cm), precedentemente imburrato e rivestito di carta da forno, facendola aderire perfettamente alle pareti. Cuocere in forno preriscaldato a 170° per 40 – 45 minuti.
A cottura ultimata far raffreddare e capovolgere la caprese su un vassoio da portata, togliere delicatamente la carta da forno e cospargere abbondantemente con zucchero a velo precedentemente preparato con 200 gr. di zucchero vel. Turbo per 12 sec.
Anche se non previsto nella ricetta originale, delle volte, invece di cospargere la torta con lo zucchero a velo, la ricopro completamente con una glassa lucidissima:
GLASSA A SPECCHIO di Faggiotto
(per una torta di 24 cm)
175 gr. di acqua
150 gr. di panna
225 gr. di zucchero
75 gr. di cacao
8 gr. di colla di pesce
Portare ad ebollizione acqua, panna, zucchero e cacao e far bollire per 8/10 minuti, arrivando a 103/104°C. Far raffreddare fino ad una temperatura di 50°C.
Unire la colla di pesce, precedentemente ammorbidita in acqua fredda.
Utilizzare a temperatura di 35-40°C.
Per avere la torta lucidissima occorre tenerla in frigo o in congelatore prima di versare la glassa.
La torta ricotta e pere che portai a Licola,e che era un po' sperimentale..La foto,infatti,non e' mia,infatti,ma fu fatta da qualcuno che era all'incontro,ma non ricordo chi.La Rossanina,mi pare non c'era.
ciao se penso a quando ho scoperto Coquinaria penso alle torte ranocchio di Maffo che avevo trovato cercando ispirazione per la festa di compleanno di Pietro
Di ricette su Coquinaria ce ne sono di meravigliose. Me ne sono segnata davvero tante anche se purtroppo non ho avuto ancora modo di provarle. Quelle che ho ripetuto più e più volte sono la sbrisolona salata (anche con qualche variante) e un liquore strepitoso a base di melograno, zenzero e limone di Giuliana.
Adesso mi segno quelle agginte a questo post che mi erano sfuggite.
Tantissime le ricette sperimentate grazie a tutte voi, potrei dire la pasta da rosticceria di Ro per le pizzette che ho scoperto qui sul forum, la torta sbriciolata di Marina B ma sono davvero tante e tanti i consigli ricevuti
Tre:
Sformato di crepes alle zucchine di NumberOne.
Mi è piaciuta, l'ho rifatta tantissime volte
L'ho mangiata al mio primo raduno e Bruna è stata la primissima coquinaria conosciuta!
Chiffelletti di Cansado
Nuraghe al torrone di Mariantonietta!
"Mamma,non ti sparare le pose perchè sei iscritta a Coquinaria" (Beatrice,30 anni)
quella fu la sfida che la mia Fra pensò l'anno che il coqui compleanno saltò (era il 2011) perché io ero a pisa a cimentarmi inuma cosa che mi faceva paura.. il trapianto.
GRAZIE Francesca per avermi ricordato quel momento emozionante e ... aver messo anche la ricetta
Grazie a te! Piano piano riprenderò a scrivere ma ho colto l'occasione per fare capolino un abbraccio!
"Il vero cuoco non assaggia, è un po' come il pianista che suona senza guardare la tastiera" (A. Buzzi) -- Francesca http://noteincucina.blogspot.com
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