Prima di partire alla ricerca dei funghi, la cosa più importante da fare è informarsi sulle leggi che regolano la raccolta nelle zone prescelte. Queste variano da zona a zona.
Conoscere la quantità massima dei funghi raccolti, l’obbligo o meno del patentino insieme ad altre disposizioni, permette di evitare, in caso di controlli, salate sanzioni.
Come attrezzatura fissa si dovrebbe avere calzature comode (meglio scarponcini o stivali di gomma), un cesto intrecciato (consente il trasporto ottimale dei funghi permettendo l’aerazione), un bastone (utile per spostare con delicatezza foglie ed arbusti e anche come appoggio), un coltellino (per eseguire sul posto le prime operazioni di pulizia, magari con un pennellino incorporato alla fine dell’impugnatura…).
I funghi spontanei devono essere raccolti interi, ma non devono essere strappati o tagliati alla base del gambo, occorrerà fare una leggera torsione del gambo, in modo da non rovinare il micelio.
Gli esemplari troppo piccoli non devono essere raccolti, così come quelli troppo vecchi e/o in fase di decomposizione, che vanno lasciati al loro posto dove possono ancora assolvere al compito a cui sono stati destinati dalla natura.