di Tiziana

Redon, Sabban, Serventi, A tavola nel medioevo, Laterza

Un docente di Storia Medioevale all’Università di Parigi III, una sinologa e studiosa di Storia dell’alimentazione in Cina e in Europa e uno storico dell’alimentazione e delle pratiche alimentari francesi e italiane, riuniti insieme davanti a fogli di carta bianca, possono farti venire l’acquolina in bocca?
La risposta è semplicissima: sì! Possono, perché su quei fogli di carta bianca queste persone d’ingegno hanno saputo scrivere un libro interessante, allegro, stimolante, frutto di lunghi anni di studi, di ricerche e soprattutto di prove pratiche.

Ed è proprio questo l’aspetto più intrigante del libro, a mio parere, insieme col fatto che ciascuna ricetta viene data nella lingua originale, nella sua traduzione letterale, è accompagnata da un commento preciso e puntuale, e infine, la stessa ricetta viene riproposta, con gli stessi ingredienti e la stessa procedura d’esecuzione, ma “eseguibile” in una cucina del terzo millennio.

Dopo un’introduzione che ci descrive cibo, cuochi, società e cultura medievale in cucina, si passa a una serie di notizie sulla cucina medioevale oggi.
La scelta delle ricette, l’ordine con le quali devono essere servite le pietanze, l’adattamento delle ricette dell’epoca agli ingredienti, ai gusti e alle possibilità di oggi.
E infine i consigli pratici da seguire per ottenere i migliori risultati e una serie di Menù per organizzare dei pranzi di tutto rispetto, originalissimi e assolutamente accattivanti. Non ci credete? Provate a invitare una quindicina di persone a pranzo proponendo il seguente:

MENU’ DI QUARESIMA 

1° servizio
Porrata verde di magro
Pesce in agrodolce
Minestra di ceci

2° servizio
Spiedini di anguilla alla San Vincenzo
Tonno in salsa gialla

3° servizio (o entremets)
Pesce in gelatina,
Taillis di frutta secca
Pere al vino greco

4° servizio
Torta in balconata
Pasta di mele

5° servizio
Ippocrasso
Nucato
Vino e spezie

Sarebbe indubbiamente un pranzo originalissimo e, a giudicare dal nome delle portate, assolutamente appetitoso.
Gli autori passano quindi a descrivere una serie di 150 ricette della cucina medioevale in Italia e in Francia, suddividendole in ricette di Brodetti, Carni arrosto, Pesci, Pasticci e Torte e così via, per terminare in bellezza con un elenco di preparazioni raccolte sotto il nome di Altre Cosucce.

Dele mele bullito co le noci, detto nucato
Togli mele bullito e schiumato, con le noci un poco peste e spezie cotte insieme: bagnati la palma de la mano coll’acqua et estendilo: lassa freddare e dà a mangiare. E puoi ponere mandorle e avellane in luogo di noci.

Prendi del miele bollito e schiumato, con delle noci un po’ pestate e delle spezie, il tutto cotto insieme: bagnati con acqua il palmo della mano e stendilo, lascia freddare e dai da mangiare. E al posto delle noci puoi mettere mandorle e nocciole.

Il “nucato” è parente delizioso del torrone nero di Sisteron, in Provenza, come anche dei croccanti italiani a base di noci, nocciole, mandorle, pinoli e pistacchi. Ma quando crocchia sotto i denti, che gradevole sorpresa sentire, insieme al pralinato delle mandorle tostate, il gusto piccante e il profumo delle spezie! Va assolutamente servito a Natale!
In linea eccezionale vi consigliamo di non seguire la ricetta alla lettere perché, a meno che non abbiate il cuoio al posto della pelle, è pericoloso stendere l’impasto bollente con la mano, anche se bagnata. Sarà meglio per voi usare il taglio di un limone diviso in due.
E se volete eseguire questa delizia a casa vostra……..leggetevi il libro, mica vi posso dire tutto io!

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