di betti.
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Nel maggio del 2004 a a Porretta si è svolta una manifestazione in concomitanza con la visita del comune a noi gemellato, Oillioules in Francia. L’evento è stato poco pubblicizzato ed è un vero peccato perché a differenza di altre occasioni simili non ci sono stati solo balli e fanfare. Le numerose pro loco della zona avevano allestito degli stand gastronomici dove cucinavano dal vivo le nostre specialità , ed i francesi erano molto soddisfatti di fare la fila per un piatto di polenta condita o una fetta di castagnaccio.

La pro loco di Castel di Casio, nella persona del sindaco, cucinava le vere crescente nei testi. Dovete sapere che una frazione di Castel di Casio è Lizzo, che è sempre stata rinomata per la qualità della sua argilla, infatti quando ancora si andava a comperare i testi di terracotta ci si raccomandava che venissero da lì. Il padre del sinadaco è conosciuto proprio per la sua abilità nel fare i testi.

 

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[/symple_column] [symple_column size=”one-half” position=”last”][symple_spacing size=”50px”] I testi di argilla sono scaldati sulle braci roventi. [/symple_column]

 

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[/symple_column] [symple_column size=”one-half” position=”last”][symple_spacing size=”50px”]Quando sono roventi vengono impilati a lato del fuoco e poi stesi perché la temperatura si uniformi, devono diventare bianchi come la volta del forno a legna [/symple_column] [symple_column size=”one-half” position=”first”]
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[/symple_column] [symple_column size=”one-half” position=”last”][symple_spacing size=”50px”]Intanto sono state preparate le crescente, che per questa cottura sono fatte esclusivamente di farina, acqua e sale. Niente lievito![/symple_column]

 

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[/symple_column] [symple_column size=”one-half” position=”last”][symple_spacing size=”50px”]Quando i testi sono alla giusta temperatura si incomicia a impilare nella testiera [/symple_column]

 

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[/symple_column] [symple_column size=”one-half” position=”last”][symple_spacing size=”50px”]n testo, una crescenta, poi un altro testo[/symple_column] [symple_column size=”one-half” position=”first”]
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[/symple_column] [symple_column size=”one-half” position=”last”][symple_spacing size=”50px”]finchè non si ottiene una bella pila [/symple_column] [symple_column size=”one-half” position=”first”]
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[/symple_column] [symple_column size=”one-half” position=”last”][symple_spacing size=”50px”]Ecco come è fatta la testiera. A questo punto occorre attendere che le crescente siano cotte, per passare all’ultima fase, il tocco dell’artista! [/symple_column]

 

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[/symple_column] [symple_column size=”one-half” position=”last”][symple_spacing size=”50px”]Le crescente vanno tolte dalla testiera e messe sulla cenere, accanto al fuoco[/symple_column]

 

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[/symple_column] [symple_column size=”one-half” position=”last”][symple_spacing size=”50px”]La vicinanza col calore della fiamma fa sì che si gonfino anche in mancanza di lievito [/symple_column] [symple_column size=”one-half” position=”first”]
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Come si può vedere in questa foto, dove le ultime crescente sulla destra, appena messe nel camino, sono molto più basse delle altre [/symple_column] [symple_column size=”one-half” position=”first”]

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