di Fiorella Radice

Anna Gosetti della Salda, Le ricette regionali italiane, Solares

I libri prima ancora che per quello che hanno da dirci, ci parlano già con il loro aspetto.

E infatti il libro di questa settimana è bello anche da vedere: pagine di una bella carta giallina, un cofanetto con l’immagine di una credenza”della nonna” piena di macinini, oggetti di rame, trecce d’aglio, brocca con rosmarino e salvia….Se andate nelle megalibrerie che vanno di moda adesso, specificate che è distribuito dalla De Agostini, sennò i commessi facile che dicano che è in ristampa.
Come dice il titolo si tratta di una raccolta, ma estremamente minuziosa e documentata, delle ricette della tradizione italiana, suddivise per regione, e per la maggior parte delle ricette vengono date, se esistono, le varianti delle singole zone della regione.
Inoltre ci sono moltissime note. Per capirci: a piede de “patate sotto il coppo” la nota ci dice che questo modo di cuocere le patate è originario di un borgo presso Fontecchio (L’Aquila).
Per rendere più agevole la consultazione, il volume è corredato da due indici: uno per regione ordinato secondo il classico criterio antipasti, primi etc., ed uno analitico.

BARBAIADA

Ingredienti per 4 persone:
due tazzine di cioccolata liquida fatta con acqua,cacao amaro e zucchero

due tazzine di latte

due tazzine di caffè

In un recipiente di rame non stagnato versare la cioccolata, il latte e il caffè; porre sul fuoco e con una frusta sbattere bene il liquido, sino a che si formerà in superficie una schiuma bianca.

Versare allora la “barbaiada” in 4 tazze e servirla.
Durante la stagione estiva si gusta fredda, in bicchieri. In inverno si serve con la panna montata.Nota: questa bevanda, in uso a Milano trent’anni fa, è stata creata da un certo Barbaja, proprietario dell’omonimo caffè. L’autentica composizione di questa bevanda è dubbia, perché c’è chi asserisce che veniva fatta con tuorlo sbattuto con zucchero, unendo poi cacao e latte bollente, frullando tutto quanto.
Era la bevanda classica delle signore che, al pomeriggio, andavano a gustarla nelle pasticcerie alla moda.

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