di ellemir.

Mi lascio andare all’onda dei ricordi e vi voglio raccontare delle nostre estati di quando eravamo piccoli ed arrivava il momento fatidico di andare a fare la spiaggia!
Ragazzi, che cosa era per noi andare al mare a Torregaveta, il massimo della goduria, quelli che avevano famiglie benestanti potevano permettersi la casa a Ischia ma a quelli meno abbienti toccava fittare 15 gg la cabina appunto a Torregaveta, una località di mare che sta proprio vicino Pozzuoli e li tutti i giorni per 15 gg al massimo si faceva la villeggiatura, chi stava un mese era davvero fortunato…

© Nicola Impallomeni

La giornata si svolgeva così: mentre mia mamma si alzava la mattina prestissimo per cucinare noi ci alzavamo lo stesso presto e a turno andavamo a comprare gli sfilatini caldi di pane per farli con burro e marmellata (era villeggiatura pure quando facevamo colazione…) poi dopo i servizi si preparava il cesto di paglia del pranzo e poi via verso il mare!
Ragazzi che odori e che profumi….la pasta al forno, i peperoni imbottiti, polpette al sugo, parmigiana di melenzane oppure le melenzane alla pullastriello, peperoni al grattè (gratin per i fuorinapoli, ma si dicono proprio al grattè) con le ulive e i capperi, la carne alla pizzaiola, e non mancava mai l’anguria col ghiaccio per mantenerla fresca, le percoche nel vino bianco ghiacciato e l’immancabile fornellino camping gas per il caffè dopopranzo nella napoletana classica….
Che ricordi di sabbia fine e ruoti cotti al forno, di pomeriggi interminabili aspettando che digerivamo quelle cose per fare un bagno pomeridiano e quanto darei per tornare indietro e sentire le hit parade di allora coi cugini di campagna e gli alunni del sole…

Perdonate la nostalgia, ma i ricordi passano anche dallo stomaco, che poi sta vicino al cuore!

Le melenzane alla pullastriello sono fatte così:
Affetta le melenzane (rigorosamente dritte dritte e non molto lunghe, altrimenti le tagli a metà) e mettile disposte a piramide con un pizzico di sale fino tra strato e strato per far perdere l’amaro e l’acqua in eccesso.
Poi strizzale e friggile, sistemale su carta da cucina, intanto sbatti le uova e regola di sale e pepe.
Dopo averle fritte metti le melenzane su un piano a due a due e tra di loro un bastoncino di provola o fiordilatte del giorno prima, quindi piuttosto asciutto, ed una fettina di prosciutto cotto.
Chiudile come se fossero un tramezzino e passa questo “portafoglio” nella farina e nell’uovo che hai sbattuto prima e tuffa il tutto in olio bollente!
Le potrai mangiare così come sono o farci la parmigiana sia rossa che bianca…..insomma una delizia ed un profumo incredibile ed immagina noi, me mia sorella e mio fratello, che al mare andavamo con la cesta da pic nic nel portabagagli della bianchina, piena di questi odori stuzzicanti, chi se li dimentica più.